Cell da brivido | a cura di Deborah

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Tecnologia, amica fidata ed inseparabile o portatrice di disagi e sventure? Ammetto, dopo aver letto il romanzo di Stephen King, Cell ho iniziato a guardare il progresso inesorabile con mezzo occhio di sospetto. Generalmente ho un buon rapporto con il tech, mi informo, provo e sperimento per rimanere a passo con i nuovi supporti anche se sono un’inguaribile nostalgica, per me non morirà mai il fascino della carta stampata o vergata dall’inchiostro. Dicono che la tecnologia in generale abbia migliorato le condizioni della nostra vita, in parte è assolutamente vero, in parte però ha generato nuove problematiche connesse ad essa. E se questi nuovi problemi non fossero tutti scoperti e di routine? Cosa accadrebbe se geni incontrastabili mettessero appunto sistemi, programmi o impulsi che, potenzialmente, potrebbero gettare nel caos il mondo civile? Si, proprio come se fosse un romanzo oppure il set di un film apocalittico. Personalmente non stento a credere che una cosa del genere potrebbe succedere, la tecnologia è una scienza senza confini, un cielo costellato da continue scoperte e innovazioni. Proprio come in Cell, magari questa o la prossima volta che prenderete in mano il vostro cellulare vi trasformerà in telepazzi, mostri violenti senza un briciolo di ragione. Riporterebbe la realtà ad un tempo ancestrale e passato, fortunatamente finito. Risorgerebbe così lo stato di natura promosso da Hobbes, Homo Homini Lupis: il più forte uccide il più debole. Il mondo ripiomberebbe nell’oscurità assoluta, nessuno potrebbe più fidarsi del compagno, del fratello, della famiglia; semplicemente perché non li riconoscerebbe più come “amici”. In un secondo o con una chiamata il nostro cervello potrebbe, come un pc, essere completamente sconvolto, infettato o riprogrammato. Voi non avete timore? Io sinceramente si!

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