Apparenti suicidi di Stuart MacBride | Recensione di Sandy

1

«L’ultima cosa che vide, prima che tutto diventasse buio, fu l’albero di pere al tramonto, appeso alla quercia, illuminato dalle luci natalizie. Ancora meraviglioso.»

 

Dettagli:

  • Titolo originale: 12 Days of Winter
  • Genere: Thriller
  • Editore: Newton Compton Editori
  • Collana: Nuova Narrativa Newton
  • Pagine: 190
  • Prezzo: € 9,90

Il Libro – Trama:

Non è sempre vero che a Natale siamo tutti più buoni.
Nella cittadina di Oldcastle la tranquilla e festosa atmosfera natalizia viene turbata da crimini e cattive azioni di ogni genere. Omicidi, tradimenti, spaccio, ricatti sessuali: sembra proprio che a Oldcastle tutti abbiano degli scheletri nell’armadio. Billy Partridge, ad esempio, è nei guai e per uscirne non ha altra scelta che tentare un colpo in un appartamento, ma le cose non vanno esattamente come previsto; Philippe è uno chef rinomato, con un pessimo carattere e dei coltelli molto affilati che lo rendono decisamente pericoloso; il signor Unwin, impresario funebre, sa come esercitare la sua arte anche per risolvere problemi personali; il giovane Brian, spacciatore alle prime armi, sta per scoprire che la vita di un trafficante di droga può riservare macabre sorprese; e Lord Peter Forsyth-Leven, membro del parlamento scozzese, imparerà a sue spese che avere tutto significa semplicemente che si ha molto da perdere… Dodici storie legate da un filo rosso-sangue come in un unico intreccio criminoso, dodici racconti al cardiopalmo permeati da quell’umorismo nero che distingue la penna di MacBride, non a caso uno dei più acclamati scrittori di thriller del mondo.

Recensione:

Buongiorno, amici lettori!
Come procede la settimana? La mia così e così, sono immersa nello studio, ormai vedo concetti ovunque. Lol. Ad ogni modo, lasciate che vi tenga compagnia con un libro che ho scoperto per caso, ormai mi conoscete, quando vado in libreria capita spesso che scelga un po’ a random, intrigata da titoli o copertine. Il lupo perde il pelo ma non il vizio.

Apparenti suicidi di Stuart MacBride si è rivelato un bel acquisto. È una raccolta di dodici racconti, “12 days of winter”, che mettono a dura prova lo spirito natalizio. Per chi ama come me il genere glielo consiglio vivamente. Le tematiche variano da racconto a racconto eppure l’autore è riuscito a trovare un filo conduttore che legasse i racconti ai personaggi.
C’è stato un racconto che mi ha particolarmente colpita?  Più di uno.
MacBride ha uno stile unico, si vede che è padrone del genere e sa come attirare l’attenzione del lettore, tenendolo incollato anche un semplice racconto. Le metafore che usa, quelle tinte un po’ dark, danno un tocco sublime all’atmosfera natalizia. Un po’ come il sangue sulla neve che crea un contrasto suggestivo, le morti descritte nei racconti hanno lo stesso effetto. Una sorta di innocenza e sogni persi, questo è MacBride. La cruda verità è che la morte esiste e in molti casi colpisce all’improvviso, anche a Natale. È interessante la sua scelta e allo stesso tempo intelligente. Non è come la descrivono film dal lieto fine. La morte non si ferma, “lavora” 365 giorni all’anno e questo è un dato di fatto. La sua penna non ha risparmiato nessuno. Omicidi, crimini di ogni tipo, cannibalismo. MacBride ci regala di tutto in poche briciole. Se i racconti sono stati così stuzzicanti, non vedo l’ora di leggere qualche suo romanzo. Se non sapete cosa mettere sotto l’albero questo natale, questo piccolo gioiellino non è affatto male per tenervi compagnia durante una serata invernale. Non vedo l’ora che arrivi l’inverno. Tazze di cioccolata calda, piumoni, maglioncini, freddo. È un po’ presto ma questo libro mi ha fatto venire la voglia.

Perché non cinque libricini? Ho voluto penalizzare la scelta della casa editrice di mettere una serie di racconti a quasi dieci euro perché anche il portafoglio ha la sua parte. Trovo che per 190 pagine anche cinque o sei euro sarebbero andati bene, come accade con le collane Gold o Gli insuperabili Gold.

Vorrei fare un piccolo appunto sulla grafica. La copertina è semplice, la donna di spalle è una bella scelta, la neve di sfondo fa venire quella voglia di immergersi in una nuova avventura invernale. Il titolo è un po’ fuorviante, avrei preferito quei “dodici giorni d’inverno” ma è una scelta soggettiva. Apparenti suicidi tuttavia non suona male, fa riflettere che ci sia di più oltre all’apparente stroncamento di una vita, infatti è il come quelle vite finiscono che mi ha colpito. Dietro un gesto si nasconde un mondo. Forse è per questo che il titolo ha comunque il suo senso, anche se in alcuni casi si trattava di omicidi.

 

Stamberga - Voto 4

 

 

 

Note sull’autore – Stuart MacBride:

È lo scrittore scozzese numero 1 nel Regno Unito ed è tradotto in tutto il mondo. La Newton Compton ha pubblicato i thriller Il collezionista di bambini (Premio Barry come miglior romanzo d’esordio), Il cacciatore di ossa, La porta dell’inferno, La casa delle anime morte, Il collezionista di occhi, Sangue nero, La stanza delle torture, Vicino al cadavere e Scomparso, con protagonista Logan McRae. Nel 2013 è uscito Cartoline dall’inferno, con protagonista il detective Ash Henderson, di cui Omicidi quasi perfetti è un ideale seguito, e Apparenti suicidi. Ha ricevuto il prestigioso premio CWA Dagger in the Library e l’ITV Crime Thriller come rivelazione dell’anno. Il suo sito è www.stuartmacbride.com.

 

Salva

Salva

Salva

Salva

May the Force be with you!
Precedente Dal libro al film, trasposizioni cinematografiche | a cura di Deborah Successivo Pomodori verdi fritti alla fermata del treno | Recensione di Deborah

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.