BLOGTOUR: Il ragazzo nuovo di Tracy Chevalier – Recensione

  Festeggio il mio compleanno dandovi il benvenuto alla tappa d’apertura del blogtour dedicata al romanzo “Il ragazzo nuovo” di Tracy Chevalier, uscito l’8 giugno per Rizzoli.
Grazie a Carlo di The Room Tales per i banner dei blogtour.

IL ROMANZO

Prezzo: € 18,00

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L’Otello di Tracy Chevalier. Un progetto internazionale in cui celebri autori contemporanei riscrivono le opere più amate di William Shakespeare.È quasi estate, la scuola sta per finire. Ma per Osei Kokote, tredici anni, figlio di un diplomatico ghanese, è il primo giorno in un nuovo istituto, nell’ennesima città in cui si trova circondato da visi sconosciuti. Stavolta i suoi compagni sono solo ragazzini bianchi. E quando Osei mette piede nel cortile, quel mattino, con gli alunni tutti in fila, in attesa che la campanella dia inizio alle lezioni, per un attimo a muovere l’aria sono soltanto le domande sussurrate a mezza bocca e le occhiate diffidenti. Per sua fortuna troverà presto un’alleata in Dee, la ragazzina più popolare della scuola, la biondina che tutti vorrebbero come amica. La complicità tra loro è immediata: un sentimento che nasce e cresce improvviso, talmente intenso da sollevarsi in volo come un globo di luce in un giorno uguale agli altri, ma al tempo stesso un sentimento troppo pulito e cristallino per non provocare invidie e reazioni malevole.Tracy Chevalier, maestra della narrazione storica, ha scelto di ambientare un nuovo Otello nell’America degli anni Settanta, all’interno del cortile di una scuola periferica di Washington DC, dove i ragazzini si fidanzano all’intervallo e si lasciano all’ora di pranzo. Dove i loro gesti e giochi lasciano già trasparire gli insidiosi pregiudizi degli adulti. Tutto, in questo romanzo tragico, si svolge nell’arco di un solo giorno. Che sembra poco, ma non lo è, per raccontare come la gelosia, le prevaricazioni e il tradimento possono comodamente stritolare un gruppo di amici e lasciare noi, sul finire del pomeriggio, ancora increduli e spaventati.

Let’s talk about “New Boy”

Il ragazzo nuovo non si curava della giostra. Fissava l’edificio che aveva di fronte, la tipica scuola dei sobborghi, due scatoloni di mattoni rossi messi l’uno contro l’altro, a L, senza un briciolo di fantasia.

Il ragazzo nuovo è una rivisitazione in chiave moderna dell’Otello di Shakespeare, portata alla nostra attenzione dalla penna di Tracy Chevalier. La storia è ambientata negli anni ’70, all’interno di una scuola elementare di un sobborgo di Washington DC. L’intero arco narrativo della vicenda si svolge in una sola giornata, ambientata nel parco giochi della scuola elementare dove ogni piccolo imprevisto o incidente può trasformarsi in un’esplosione di odio, rancore e pregiudizio.
Come in ogni scuola americana chi risulta più popolare vince tutto: la ragazza più bella, gli amici più tosti, l’attenzione di tutti coloro che si ritengono mediocri al cospetto dei veri divi del cortile. Proprio l’importanza che viene data a questo aspetto della socialità dei bambini ne sottolinea l’aspetto malevolo all’interno dell’ambiente scolastico, che costringe, come sempre i diversi e i deboli a patire per colpa dei “tipi giusti”.

A Ian era giunto all’orecchio che era arrivato un ragazzo nuovo, ma gli era sfuggito un dettaglio cruciale: il colore della sua pelle.

Osei è un bambino di colore, figlio di un diplomatico ghaniano e appena arrivato nella nuova scuola, piena di ragazzini ed insegnanti bianchi, viene colto immediatamente da un forte disagio. Infatti sia i bambini che gli insegnanti hanno una mentalità fortemente razzista, che li porta a trattare in maniera differente il piccolo Osei.
Al di sopra di tutti questi pregiudizi c’è, invece, Dee, che incuriosita dal nuovo arrivato cerca di stringere amicizia con lui, rompendo il sottile equilibrio che manteneva l’ordine e la pace nel parco giochi. Infatti questo non va a genio al gelosissimo Ian, “capo” dominatore del cortile che con i suoi modi da bullo tiene tutti in riga sotto il suo regime di terrore, e che non ha intenzione di lasciare che Dee e Osei approfondiscano la loro amicizia. Ovviamente, conoscendo Otello sappiamo tutti verso quale tragico epilogo stanno volgendo i fatti.

Si guardarono in faccia e scoppiarono a ridere, una risata complice per quel gioco che li aveva trasformati di colpo in due lettere dell’alfabeto. O aveva dei bei denti, come un lampo di luce nel viso scuro che accese un fuoco dentro di lei.

Questo romanzo tratta in maniera molto ampia ed evidente un tema molto spinoso ed attuale, ovvero il razzismo inserito nel contesto della nostra società e della politica, in cui Osei non è altro che il rappresentante di tutti coloro che emigrano cercando fortuna, costretti da cause di forza maggiore, e che trovano al loro sbarco solo odio e rifiuto da parte di coloro che dovrebbero dar loro una mano.
L’autrice ha interpretato in maniera molto convincente ed originale questo tema specifico, trasformando il parco giochi della scuola in un vero e proprio diorama della nostra società, in cui ogni parte ha la sua rappresentanza.
A mio parere in questo contesto diventa superfluo paragonare il romanzo all’opera originale di Shakespeare in quanto mette in luce tematiche tanto attuali da farle diventare il vero e proprio fulcro del romanzo. L’autrice, infatti, ha introdotto nel romanzo anche un altro importante tema sociale, il bullismo, di cui si parla moltissimo in questo momento.

Osei avvertiva sempre qualcosa di più profondo: il conforto di ritrovarsi fra uguali. Quella era la sua gente e nessuno lo squadrava da capo a piedi, giudicandolo per il colore della sua pelle.

In fondo il razzismo ed il bullismo sono due problemi che spesso si intrecciano, formando una vera e propria catena di eventi correlati tra loro, ma la cosa che mi ha fatto più pensare è stato il paragone con la società moderna, che governata da presidenti e Ministri, viene silenziosamente paragonata al cortile del bulletto di turno, una metafora geniale che rende perfettamente l’idea dello stato attuale delle cose, fra l’erezione di un muro al confine col Messico e una testata nucleare Nord Coreana che scoppia nell’oceano Pacifico.

Tutto questo viene descritto in maniera limpida e cristallina da Tracy Chevalier, che tesse una narrazione scorrevole e ricca di contenuto, che purtroppo però mantiene molto poco dell’opera originale di Shakespeare.
Anche l’intesa fra Osei e Dee viene descritta in maniera perfetta dall’autrice che non tralascia un aspetto fondamentale della crescita dei bambini, ovvero la scoperta della sessualità, che li porta a rapportarsi con un mondo più grande di loro e , a volte, anche più grande di noi.

Le opere di Shakespeare sono rappresentate, lette e ama te in tutto il mondo da più di quattrocento anni. Vengono riadattate per ogni nuova generazione, diventando film per adolescenti, musical, film di fantascienza, racconti di guerra giapponese, oppure semplici riscritture.

La Hogarth Press si pone come obiettivo quello di pubblicare le migliori opere di autori contemporanei, rielaborazioni degli originali shakesperiani, che vengono riadattati nell’era moderna. Questo è il caso de “Il ragazzo nuovo”, nonostante sia la rielaborazione del capolavoro “Otello”, Tracy Chevalier l’ha smembrato per regalare una storia nuova dal retrogusto shakesperiano. Non a caso, la scelta dei protagonisti è mirata a far sì che le persone non conoscano soltanto il dramma della vita, ma che possano anche assaporare quei momenti di dolcezza e spensieratezza che soltanto i piccoli gesti sanno regalare. La vita è una giostra di emozioni, sta a noi scegliere come goderle e prendere da ogni situazione, per quanto spiacevole possa essere, il meglio.

Siamo giunti alla fine.
Non vi resta che procurarvi una copia de “Il ragazzo nuovo”.
Vi lascio il calendario con le prossime tappe del blogtour!
Non lasciatevene scappare neanche una!

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