BLOGTOUR: La principessa si salva da sola di Amanda Lovelace – Instapoet

Benvenuti alla seconda tappa dedicata al romanzo di Amanda Lovelace, “La principessa si salva da sola”, pubblicato da Sperling & Kupfer. Siete pronti a conoscere più da vicino il mondo degli Instapoet?

27 Febbraio

Acquistalo subito: La principessa si salva da sola

Editore: Sperling & Kupfer
Data di uscita: 27 Febbraio
Prezzo: € 15,00
Pagine: 195
ISBN:
9788820064532

Una giovane donna mette nero su bianco frammenti della sua anima: parole che ripercorrono le tappe di un percorso di crescita, accettazione e scoperta – di sé, del proprio valore e della propria forza. Un viaggio in versi attraverso l’esperienza dell’amore e del dolore, della perdita e della rinascita. Si ricorda bambina, quando credeva nelle favole e aspettava un principe che arrivasse a salvarla. Si rivede prigioniera in una torre inespugnabile, vittima di sguardi, giudizi e false promesse, intrappolata in un corpo che lei stessa non aveva ancora imparato ad amare, fragile custode di un cuore di cristallo. Fino a quando, costretta dal destino ad attraversare il fuoco, capisce di non esserne stata annientata, di poter rimettere insieme tutti i pezzi, uno dopo l’altro, parola dopo parola. Scoprendo proprio in quelle parole, che sempre le hanno dato conforto, l’arma più potente per difendersi e salvarsi da sé, unica regina della propria vita.
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È cresciuta divorando storie da lettrice, fino a quando ha trovato parole tutte sue e ha iniziato inevitabilmente a scriverle. Ha una laurea in Letteratura inglese e vive in New Jersey con il marito, un gatto lunatico e una libreria che ormai necessita di una casa tutta per sé. La principessa si salva da sola è la sua prima raccolta di poesie. Inizialmente autopubblicata, è diventata subito virale tra le lettrici in Rete, al punto da vincere i Goodreads Choice Awards nel 2016. Ha destato quindi l’interesse di Andrews McMeel, l’editore americano di Rupi Kaur e di alcuni dei più noti «Instapoets», i nuovi poeti che arrivano dai social network. Ripubblicata, la raccolta ha raggiunto cifre da bestseller. E ora Amanda Lovelace si appresta a dare alle stampe nuovi versi, sempre sulle donne e per le donne, a continuazione della serie che ha intitolato Women Are Some Kind of Magic, «le donne sono creature magiche». Le sue poesie sono in corso di traduzione in altre quattro lingue.
@ladybookmad

Alicia Cook

Un tempo essere poeti aveva tutto un altro significato, non bastava mostrare al mondo le proprie doti in versi, ma sapere come trasmettere una miriade di emozioni in poche sillabe, dando alle parole più di un solo significato. L’arte della poesia per secoli è stata affidata a coloro che sono stati in un certo i depositari della cultura, autori che hanno lasciato un segno e che ancora oggi sono vivi nelle loro opere.

 

Con il passare dei secoli non è cambiata soltanto la nostra lingua, ma anche il modo di esprimerci e il modo di comunicare ciò che proviamo al mondo. A progredire non è soltanto la tecnologia, ma anche le parole che devono inesorabilmente adattarsi al mondo digitale, basti prendere come esempio Twitter o Instagram.

Il linguaggio digitale si conta i caratteri, non più in sillabe e questo significa che bisogna essere capaci di racchiudere un universo in pochi versi. In un mondo il cui ritmo è scandito dai bit al secondo o da quanti followers siano disposti a seguirci, anche le tematiche trattate nelle poesie hanno la loro rilevanza. È così che nascono gli Instapoet, personaggi che si servono di una poesia tutta nuova per raccontare storie di vita concrete, di amori perduti o di disuguaglianze di genere.

Rupi Kaur

Nel ventunesimo secolo i social network hanno una rilevanza maggiore di qualsiasi altro mezzo di comunicazione, essendo veloci, diretti e di grande diffusione. Per questo motivo non c’è da meravigliarsi se Rupi Kaur, condividendo i suoi versi sui social abbia avuto un tale successo. Che sia accompagnata da illustrazioni minimaliste o semplicemente si tratti di parole, la poesia resterà sempre il modo più affascinante e introspettivo per raccontarsi.

Quando si parla di poesia si pensa subito a qualcosa di profondo, di veramente intimo ed in effetti è proprio questo che rappresenta la poesia, soprattutto in un’era in cui sembra quasi che i numeri valgano più delle parole.

Sui social è difficilmente essere rappresentati con il proprio nome, spesso è già preso e ci si aggancia ad un nickname fatto di lettere e numeri, ma quando si comincia a lavorare sul proprio profilo come se fosse una tela su cui riversare i colori, le cose cambiano, lentamente le persone cominciano a conoscerci e questo ci permette di essere riconosciuti non solo più per il nickname ma anche per ciò che siamo in grado di fare o di raccontare.

Da Hera Lindsay Bird a Rupi Kaur abbiamo la testimonianza di donne differenti che hanno fatto della poesia la loro armatura, come anche Amanda Lovelace stessa, una corazza solida ma allo stesso tempo delicata che si nutre del loro spirito per difenderle da un mondo in cui l’anonimato è all’ordine del giorno, ma anche per denunciare tutte quelle spiacevoli realtà che nessuno ha il coraggio di affrontare, non apertamente, almeno.

“La principessa si salva da sola” non è altro che uno scrigno di emozioni pronte a fluire non appena un lettore decide di aprirlo. Non mi resta che augurarvi una buona lettura.

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May the Force be with you!
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