Domino Letterario di Gennaio: Melody di Sharon M. Draper

Instagram: @brivididicarta | @stambergadinchiostro

Tutti si esprimono con le parole. Tutti tranne me. E scommetto che la maggior parte della gente non è consapevole del vero potere delle parole. Io invece sì.

Pagine: 249

Acquistalo subito: Melody

Editore: Feltrinelli
Collana: UP
Prezzo: € 13,00
Pagine: 249
ISBN:
9788807910340

Melody ha una memoria fotografica eccezionale. La sua mente è come una videocamera costantemente in modalità “registrazione”. E non c’è il tasto “Cancella”. È l’alunna più intelligente della scuola, ma nessuno lo sa. Quasi tutti – compresi i suoi insegnanti e i medici – ritengono che lei non abbia alcuna capacità di apprendimento, e fino a oggi le sue giornate a scuola sono state scandite da noiosissime ripetizioni dell’alfabeto. Cose da prima elementare. Se solo lei potesse parlare, se solo potesse dire che cosa pensa e che cosa sa… Ma non può. Perché Melody non può parlare. Non può camminare. Non può scrivere. Melody sente scoppiare la propria voce dentro la sua testa: questo bisogno di comunicare la farà impazzire, ne è certa. Finché un giorno non scopre qualcosa che le permetterà di esprimersi. Dopo undici anni, finalmente Melody avrà una voce. Però non tutti intorno a lei sono pronti per quello che dirà.

Quando dormo, sogno. E nei sogni posso fare ogni cosa. Quando si mettono insieme le squadre per i giochi in cortile, vengo scelta per prima. E corro come un razzo! […] Telefono ai miei amici e parliamo per ore. Sussurro segreti all’orecchio. Canto.

Credit: Ken Wong

La mia tessera per questo mese è il regalo che ho ricevuto al mio compleanno e al quale tengo di più, poiché è stata la persona più importante per me a donarmelo e non potete sapere che gioia è stato riceverlo. Il libro di cui sto parlando è “Melody” di Sharon M. Draper, un romanzo così intenso da ricordarmi ciò che avevo provato quando ho letto per la prima volta “Per sempre o per molto, molto tempo”.

Descrivere questo romanzo con parole semplici mi riesce difficile, forse soltanto Melody riuscirebbe a trovare le frasi giuste da dire per arrivare dritto al cuore e convincervi a darle una possibilità. Sapete, lei ama le parole. Le ama così tanto da volerle disperatamente usare per gridare al mondo, anche soltanto per una volta, cosa le passa per la testa, ma la sua paralisi cerebrale, oltre ad averle portato via la possibilità di muoversi, le impedisce di esprimersi. E così, mentre il mondo scorre a una velocità frenetica Melody resta a guardare e nessuno, nemmeno i suoi genitori, riusciranno mai a sentire ciò che sente.

Le parole sono importanti. Ci permettono di comunicare. Per questo motivo si parla di “potere delle parole”, ma spesso non ci rendiamo conto di quanto sia grande questo potere e che anche poche parole possono fare più danni di un colpo di pistola.

Per Melody non riuscire a comunicare è frustrante, giorno dopo giorno la spinge a voler dare di più, a cercare di trovare un modo per farci comprendere, ma anche così un linguaggio fatto di cartellini contenenti nomi, verbi e aggettivi, non sono sufficienti a tradurre il suo pensiero. Nella sua mente è nascosta un intelletto sopraffino, incatenato ad un corpo che non riesce ad esprimerlo.

Comunicare sembra così facile, ma leggendo il flusso di pensieri della protagonista, ci si rende conto che in mezzo alle parole c’è corridoio infinito che separa il messaggio dalla comprensione. Melody perciò impara che più è complesso il messaggio e tanto più bisogna impegnarsi per renderlo comprensibile. Con sua madre è semplice riuscire a parlare senza parole, basta uno sguardo e le due si capiscono, ma con suo padre diventa un’impresa quasi titanica ed è allora che neanche mille cartellini possono esprimere ciò che lei vorrebbe dire.

“Volevo dire alla mamma che mi dispiaceva vederla triste e spaventata. Volevo dirle che non era colpa sua. Che ero così e basta, e lei non c’entrava niente. La cosa che mi faceva più soffrire di più era non poterle dire niente di tutto ciò.”

Credit: Ken Wong

Sharon M. Draper non cerca di dimostrare pietà nei confronti di chi è disabile, anzi cerca di spiegare quanto sia difficile la loro vita, soprattutto per quelli più giovani che ancora hanno la vita davanti a sé. Essere disabili è difficile, ho avuto un compagno affetto da una sindrome simile a quella della protagonista e credetemi se vi dico che aveva una forza incredibile, spesso era proprio lui che aiutava noi altri a capire ciò che non riuscivamo ad elaborare normalmente.

È proprio questo uno dei punti a favore del romanzo, la capacità di questa storia di entrare nella vita della protagonista e mostrarci con i suoi occhi la sua forza ma anche la sua sofferenza, specialmente quando nasce sua sorella ed è l’opposto di lei, sana, attiva e in grado di fare tutto ciò che lei non può fare.

L’autrice aiuta a comprendere cosa comporta per una famiglia avere a che fare con una bambina con le problematiche di Melody, non è una cosa da poco. Nonostante il mondo cerchi di spingere i genitori a sbarazzarsi della figlia, loro restano con lei fino alla fine, anche se è difficile e nessuno crede che ce la possano fare.

Per Melody la normalità è un concetto assai astratto, almeno fino a quando non entra in possesso del suo Medi-Talker, un dispositivo in grado di permetterle di comunicare con gli altri. E da quel momento il suo mondo fatto di parole nella mente diventa concreto, è un po’ più semplice comunicare un concetto.

Come ben sappiamo il mondo della disabilità non è un mondo facile, è un percorso ad ostacoli che va affrontato ogni mattina quando ci si sveglia e ogni notte quando si va a dormire. Fare parte di un gruppo ed essere accettati è forse tutto quello che si desidera, come succede anche a Melody, ma non sempre si è accolti a braccia aperte. Si teme il diverso perché spesso non si comprende o non si vuole andare oltre lo strato delle persone.

“Non sarebbe fantastico – penso ogni tanto – se qualcuno mi scrivesse le parole sopra la testa in modo che gli altri sapessero quello che penso? Potrei benissimo convivere con delle nuvole fluttuanti sopra di me che parlano al mio posto.”

Source: Pinterest

Desideravo così tanto leggere “Melody” da non poter più aspettare e ora che ne parlo, mi rendo conto, che l’attesa è stata ripagata.

Questo è un romanzo pensato per i ragazzi, per coloro che amano tuffarsi in quel genere di storie che travolgono con la forza di un uragano e una volta portato a termine, lasciano quel vuoto che soltanto un libro simile riuscirà –forse- a colmare.

Sharon M. Draper costruisce una storia basata sull’emotività, la crescita e la difficoltà di comunicazione, raccontando la storia di una bambina la cui vita è sempre stata difficile, ma che non si è fermata di fronte al suo limite e che supportata dalla famiglia riesce ad abbattere il muro creato dalla sua condizione. Si vede che per l’autrice la protagonista rappresenta un tentativo di omaggiare tutti coloro che si spingono oltre l’egoismo per dare il meglio ai propri figli, nonostante i loro errori o le loro condizioni, allo stesso tempo è anche un modo per ricordare a tutti noi che che ogni volta che ci sentiamo abbandonati trovare una compagna come Melody può alleviare la sofferenza e regalare un motivo per cui vale la pena sorridere.

“Melody” è una sinfonia muta con tanto da regalare ma che nessuno riesce ad udire.

May the Force be with you!
DOMINO LETTERARIO

Informazioni su Sandy

Per quanto mi impegni a leggere di tutto, prediligo sempre e comunque il buon caro thriller, un bel giallo e perché no, un noir vecchio stile. Capiterà quindi spesso che troviate tra le mie recensioni queste sfumature. Stesso discorso per i film.

Precedente Let’s talk about: La ragazza della fontana di Antonio Benforte Successivo Chi cerca trova – Day #27: Correte tutti sotto copertina! Ai posti di lettura!

5 commenti su “Domino Letterario di Gennaio: Melody di Sharon M. Draper

  1. Federica Caglioni il said:

    Wow è… non ho parole. La tua recensione mi ha lasciata senza parole da quanto è bella! Semplicemente: wow! Capisco Melody, le difficoltà della sua vita e non vedo l’ora di leggere questo libro perché so che mi ritroverei in lei… in WL e tra i prossimi acquisti ;) Adoro il domino!

  2. Deb_Leggendo Romance Blog il said:

    Ciao!! Una recensione stupenda, si sente tutto l’amore che hai verso questo libro. Non lo conoscevo, ma finisce subito in wl e non vedo l’ora di leggerlo!

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.