A tu per tu con Ella Smith

Ella Smith, classe 1990 scrittrice emergente, auto pubblicante, ho scelto di utilizzare uno pseudonimo per il mio primo libro, ho sempre avuto un’amore smodato per le parole, sin da bambina.
Questo è il mio primo libro,vivo in Italia, con la mia famiglia, e il mio amico peloso.
Sono sempre alla costante ricerca di nuove letture e stimoli, collaboro con alcuni blog per lasciare recensioni. 
Pagine: 305

Acquistalo subito: Unbreakable Hearts

Editore: Self Publishing
Prezzo: € 1,99
Pagine: 305

C’è sempre stato un alone di innocenza attorno ad Estella Fray, nonostante il suo mondo sia tutto tranne che innocente. Suo padre, i suoi amici e lei stessa, appartengono ad un mondo oscuro dove la morte e la vita sono solo una linea sottile che puntualmente viene superata per poter sopravvivere. Estella è un vampiro, vive a New York; Kit è il figlio del vampiro che per primo si è ribellato al regno di Hanry, Benjamin. Da allora, l’odio e il desiderio di vendetta hanno sempre intaccato i loro rapporti. Ma quando un giorno, una nuova minaccia spunta dall’ombra con la chiara intenzione di uccidere Hanry e Benjamin, Kit ed Estella non hanno altre alternative se non quella di sposarsi. Vincolati da un contratto e costretti a convivere per dimostrare una pace che in realtà è lontana dalle loro reali intenzioni, scopriranno che i loro cuori non sono così infrangibili come credevano.

Ieri vi ho parlato del romanzo e oggi lascio la parola all’autrice per saperne di più su “Unbreakable Hearts” e conoscere più da vicino Ella Smith. Vi ricordo che cliccando l’immagine qui sotto, potete leggere le miei impressioni sul romanzo. Buona lettura!

 

 

Come nasce l’idea di “Unbreakable Hearts”?

Partiamo con il botto? Okay!

Allora, diciamo che l’idea è nata per gioco. Dalla voglia di mettermi alla prova.

Essendo una lettrice accanita, quella di iniziare a scrivere è stata una passione che è nata dall’incompletezza che provavo dopo aver chiuso un libro.

Non mi sentivo soddisfatta. E così, dalle fanfiction su personaggi non miei, ho iniziato a scrivere delle storie diverse. Da zero, senza una scaletta.

Unbreakable Hearts, è nato dall’ultimo capitolo. Da due nomi, su un foglio di carta. Da quel finale che immaginavo nella mia mente.

Volevo raccontare una storia d’amore. Una di quelle passionali, dove si percepisce un senso di completezza. Scrivevo scene, per lo più, dialoghi.  Alla fine, ho riordinato le idee, e da quella voglia di mettere in bianco e nero quello che la mia mente immaginava né è venuta fuori una storia. Ne è venuto fuori un libro. Il mio.

 

Raccontaci un po’ dei personaggi. Ognuno di loro arricchisce il romanzo ma come nasce l’idea per ognuno di loro?

Come hai detto tu,  ognuno di loro è parte del romanzo. Volevo raccontare una storia d’amore, ma non volevo nemmeno che Estella e Kit, sembrassero soli al mondo. Se devo essere sincera, odio quelle storie o quei libri dove i personaggi di contorno, non lasciano niente. Riempiono e basta. No. Io volevo dare un giusto spazio a tutti, in modo da poter creare un meccanismo che riuscisse a concatenare fatti, e azioni, senza distogliere troppo l’attenzione dai due personaggi principali. (Non è stato facile, ma spero di esserci riuscita.)

Ho lasciato che la mia fantasia avesse la meglio. Sapevo in qualche modo che Kit, doveva essere cattivo, arrogante e coraggioso. Kit, doveva essere l’emblema del cambiamento e doveva piacere da matti alla me adolescente- barra lettrice- amante del genere. 

Stesso discorso per Estella.  Ho sempre avuto un debole per quelle protagoniste dal carattere forte, dalla testa calda, che nonostante siano consapevoli di non essere forti, non si lasciano intimorire da nessuno. Donne che combattono, che iniziano a crescere, dopo aver affrontato una tempesta…

Ho immaginato lei come un ago di una bilancia, o per restare in tema, come una lancetta di un orologio fermo che riprendere a ticchettare quando meno te lo aspetti.

 

Una curiosità. Quanto c’è di Ella Smith in questo racconto?

Bè, c’è molto di me. Del mio modo di essere. Alcuni personaggi hanno sicuramente delle sfaccettature involontarie del mio carattere. Rispecchiano la persona che sono nella vita reale,  anche se i fatti raccontati sono puramente di fantasia.

 

Descrivi il tuo romanzo con tre parole.

Passionale, romantico e incompleto.

 

Con quale personaggio ti identifichi e perché?

Sicuramente Kit. Anche se è più complesso di quello che sembra. Lui è un ragazzo che ha smesso di farsi in quattro per le persone che non lo stimano e non lo rispettano. Ma comunque si dimostra leale fino alla fine. Corre dei rischi, fa delle scelte che vanno contro di lui pur di salvare le persone che ama, ma non smette comunque di lottare per ciò che sente. Lui lotta per la sua felicità in fondo. Ecco, io faccio lo stesso.

 

Cinque motivi per cui vale la pena leggere “Unbreakable Hearts”?

Uhm, vediamo…

  1. Perché ci sono i Vampiri. Ovvio! Non se ne ha mai abbastanza!
    Ne di loro, né delle storie d’amore tormentate.
  2. Perché parla di un amore totalizzante.
    Se siete dei romantici a cui non vanno a genio i libri troppo rasa allora questo potrebbe essere il secondo dei motivi per leggere Unbreakble Hearts. I miei vampiri sono dark e pieni di segreti.
  3. Per quel messaggio che è intriso in quelle scelte che compiono i personaggi.
    La crescita che attraversano i personaggi, tutti, tra un complotto e l’altro.
  4. Perché per lo meno saprete che c’è un cuore dentro questo libro.
    Che sia quello infrangibile di Estella o il vostro, sappiate che batte, eccome se batte.
  5. Perché spero che ne troviate anche solo uno per farlo.

Qual è il messaggio che volevi trasmettere con “Unbreakable Hearts”?

Che la vita è sempre imprevedibile. Che a volte ci sembra di non andare da nessuna parte, e di restare fermi. Che tutto può cambiare da un momento all’altro e che in ogni caso bisogna reagire.

Andare avanti e non smettere mai di credere nell’amore. Per lo meno in quell’idea di amore che sicuramente un libro, non tradirà mai.

Cosa riserverà il futuro a Ella Smith?

Per ora ho inviato una nuova proposta editoriale ad alcune CE, e spero in una risposta. La storia è quella attualmente presente in forma completa su Wattapd. Vorrei pubblicarla, prima o poi.

Nel frattempo, ho iniziato a fare ricerche per un seguito di Unbreakable, ma ancora niente di ufficiale… Ma ti farò sapere se ci sono novità.

Come nasce un fantasy?

Mhm…

Il mio è nato nel momento in cui ho deciso che cosa erano i miei protagonisti. Quindi dall’inizio. Sapevo di chi e di cosa stavo raccontando. Nasce ancora prima di iniziare a scrivere in un certo senso.

Da delle domande precise che la tua mente si pone.

Chi sono? Cosa sono? Dove vivano? Che passato hanno? Quanti anni hanno? Da quanto tempo? Cosa possono fare? Dove vivono e da quanto?

Quelle risposte ti permettono di capire il genere di cui scrivi.

 

Cosa è realmente importante per te quando pubblichi uno scritto?

L’unica cosa che conta per me, quando pubblico uno scritto ( e fino ad ora ne ho pubblicato solo uno) è sapere se piace o meno il mio modo di scrivere. Cercare di capire, se chi sceglie di leggermi apprezza oppure no quello che racconto.  Sapere di essere riuscita ad arrivare a qualcuno, e che quel qualcuno sia riuscito a cogliere il messaggio che volevo fosse colto. È per questo che ho deciso di provare a scrivere anche su Wattpad. I lettori come me, perché in fondo sono una lettrice, dicono sempre cosa pensano, soprattutto quando ne hanno la possibilità. Dialogare, commentare, sapere cosa piace oppure no, e viceversa, bé, credo non ci sia niente di più bello.

 

Ha un hobby che continui a coltivare?

Da bambina sognavo di essere una ballerina.

Ho frequentato un corso di danza classica per otto anni. Ma, dopo la vita, i progetti insomma, mi hanno portata ad accantonare la passione per la danza, e a concentrarla sull’altra passione, quella nata ad otto anni per una copertina verde acqua e una strega viola sopra.

Il mio unico Hobby è leggere.  Leggo tanto, e generi che per altro sono lontani anni luce da quello di cui scrivo. Sfamo la mia mente, non appena ne ho l’occasione.

 

In termini di tempo, quanto impieghi a scrivere?

Dipende. A volte scrivo dei capitoli in sei, sette ore.  Altri invece, ci metto giorni, o settimane.

Il flusso dei miei pensieri lo scarico tutto. Non seguo scalette, e quindi sì, scrivere è facile. Il problema  è dare forma e senso a quello che scrivi.

E poi ci sono dei momenti in cui non sai il tipo di direzione che vuoi dare alla tua storia e quindi quelle settimane diventano mesi. A volte, sospendo tutto e riprendo il file dopo un bel po’ .

In ogni caso, è un tempo che non si può quantificare.

 

Una domanda che pongo spesso. Hai qualche consiglio per chi vuole diventare scrittore?

Sì, quello di buttarsi. Di rischiare, di inviare i manoscritti alle CE. Di provare a pubblicare  i propri racconti. Se non si vuole pubblicare un libro allora si può provare a farlo  sui social. Bisogna correre il rischio, esporsi in qualche modo.  E soprattutto di non avere paura di sbagliare. 

Se non rischi, non impari, e non cresci.

Io ad esempio, scrivo anche su Wattpad. E non Fanfiction, tranquilli.

Ormai milioni di lettori e scrittori come me, cercano di farsi leggere attraverso tutto ciò che è social. Il lettore moderno, ama interagire con l’autore. È lui che ti sceglie, non può la CE, o l’editore. Ma lui, il lettore. Perché se piaci a lui, allora hai vinto. Di non scoraggiarsi per le critiche, o per le recensioni negative. Ricordatevi che Harry Potter è stato rifiutato da ben dodici CE, prima di essere pubblicato, e che non potete piacere a tutti. Non voi, ma il vostro libro, ed è tutto normale.  

Quindi, buttatevi e se lo fate, passate anche a trovarmi su Wattpad: ElSmith1.

Grazie per questa intervista. E per la tua recensione che non vedo l’ora di leggere.

Un abbraccio. Alla prossima.

Anche questa intervista volge al termine, ringrazio Ella Smith per questa piacevole chiacchierata e vi ricordo che “Unbrekable Hearts” è disponibile su amazon. 

May the Force be with you!
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