Il ladro di merendine di Andrea Camilleri | Recensione di Sandy

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«Insegnerò a Francois a non avere paura della mia morte» pensò. E da quel pensiero che lo stupì per il fatto stesso d’averlo potuto pensare, trasse una provvisoria serenità.

Dettagli:

  • Titolo originale: Il ladro di merendine
  • Genere: Giallo
  • Editore: Sellerio Editore
  • Collana: La memoria
  • Pagine: 247
  • Prezzo: € 10,00
  • Prezzo e- book: € 6,99

Il Libro – Trama:

Il ladro di merendine è il terzo giallo di Andrea Camilleri ad avere come protagonista Salvo Montalbano, il commissario di stanza a Vigàta, «il centro più inventato della Sicilia più tipica».

Dopo La forma dell’acqua e Il cane di terracotta questo è il terzo «giallo» di Andrea Camilleri ad avere come protagonista Salvo Montalbano, il commissario di stanza a Vigàta, «il centro più inventato della Sicilia più tipica». Questa volta Montalbano – preoccupato peraltro di evitare la promozione a vicequestore, che significherebbe compromissione burocratica e rinuncia ai propri capricci investigativi – sospetta l’esistenza di un collegamento tra due morti violente: quella di un tunisino imbarcato su di un motopeschereccio di Mazara del Vallo e quella di un commerciante di Vigàta accoltellato dentro un ascensore. Per Camilleri la Sicilia di oggi è fonte continua di ispirazione e di scoperta, di intrecci di romanzo poliziesco e di osservazioni su di un costume magari inquietante ma certamente non statico; soprattutto gli suggerisce un linguaggio, una parlata mai banale né risaputa. Tutto il contrario delle metafore viete e irritanti adoperate dagli uomini dei servizi segreti con i quali Montalbano si trova a scontrarsi duramente: figure retoriche sempre più incapaci di reggere il discorso della «ragion di stato» quando ormai, come osserva il nostro commissario, «praticamente serviamo due stati diversi».

 

Recensione:

Questo è uno dei casi più strazianti del Commissario Montalbano, che ho avuto modo di conoscere tramite la serie a lui dedicata. È stata quest’ultima ad avvicinarmi al suo creatore, Andrea Camilleri.
Tre casi importanti e abilmente collegati fra loro. La morte di un tunisino imbarcato su un motopeschereccio di Mazara del Vallo, la morte del singor Lapecora, noto commerciante di Vigàta, ucciso dentro l’ascensore del suo condominio e continui furti di merendine.

Le indagini scaturiscono l’orrore che si cela dietro l’assassinio del signor Lapecora. Interrogando il vicinato riesce a comporre il puzzle ed avere così un quadro più ampio della vicenda. La moglie del noto commerciante, saputa della sua infedeltà, con una scusa da quattro soldi finge di andare a trovare sua sorella per procurarsi un alibi, ma invece uccide il marito a sangue freddo. Nel corso delle indagini complicatissime verrà a conoscenza di una triste realtà, quella di Karima e suo figlio Francois di cinque anni. Una tunisina di nome Aisha rivelerà a Montalbano della fuga di questi ultimi, costretti a scappare per non cadere in mano di sconosciuti che desiderano la loro morte. Alla fine sarà uno dei due ad essere risparmiato, suo figlio, che è riuscito a fuggire grazie al sacrificio di sua madre. Così a Montalbano giungerà la notizia della morte di Karima insieme al motivo per la quale la sua vita era a rischio. Due anni prima, infatti, la polizia tunisina aveva proposto una collaborazione per eliminare il terrorista Ahmed Moussad, ma la questura aveva rifiutato. Scoperto che la sorella di Ahmed, Karima, abitava in Sicilia. Ahmed e il suo braccio destro Fahrid, avevano intenzione di aprire una base operativa in Italia. Per questo motivo Fahrid aveva preso contatti con Karima, quest’ultima costringe Lapecora ad occuparsi della parte amministrativa della “ditta”. Questa si rivela essere un’eccellente copertura in quanto permette a Moussad di comunicare con la Tunisia tramite finte lettere commerciali.

Ahmed convinto dal suo braccio destro decide di venire in Italia ma sul peschereccio, il comandante decide di ucciderlo. Fahrid medita vendetta e sospettando di Lapecora corre ad ucciderlo ma con sua sorpresa scopre che qualcuno lo ha preceduto e il suo obiettivo si sposta su Karima.

Il misterioso ladro di merendine finalmente verrà svelato. Il piccolo Francois, rimasto orfano, instaurerà un legame profondo con il Commissario e la compagna, tanto da arrivare a volerla sposare e adottare il piccolo per creare la famiglia che non ha mai avuto. Grazie a un ricatto, Montalbano riesce a far ritrovare il corpo di Karima, rendendo così legale l’adozione del piccolo Francois, che incomincia una nuova vita con la sorella di Mimì.

L’attento sguardo di Camilleri rende questo romanzo magnifico. La caratterizzazione del suo Commissario è delle migliori, dietro l’aspetto investigativo si nasconde un uomo fragile a cui il suo autore è riuscito a dare una valvola di sfogo, dando la possibilità al lettore di avvicinarsi all’impenetrabile Montalbano. Ho apprezzato moltissimo che sia stato scritto in dialetto siciliano, è uno dei tanti fatto che lo rende unico e permette a chi non ha familiarità del dialetto di avvicinarsi. “Avvicinarsi”, non parlarlo. Il ladro di merendine sotto questo punto di vista si rivela molto di più di un giallo, è una traccia indelebile destinata a restarci impressa a lungo.

 

Stamberga - Voto 4

 

 

 

Note sull’autore – Andrea Camilleri:

Nato a Porto Empedocle nel 1925, regista di teatro, televisione, radio e sceneggiatore. Ha insegnato regia presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica. Ha pubblicato numerosi saggi sullo spettacolo e il volume, I teatri stabili in Italia(1898-1918). Il suo primo romanzo, Il corso delle cose, del 1978, è stato trasmesso in tre puntate dalla TV col titolo La mano sugli occhi. Con questa casa editrice ha pubblicato: La strage dimenticata (1984), La stagione della caccia (1992), La bolla di componenda (1993), Il birraio di Preston (1995), Un filo di fumo (1997), Il gioco della mosca (1997), La concessione del telefono (1998), Il corso delle cose (1998), Il re di Girgenti (2001), La presa di Macallè (2003), Privo di titolo (2005), Le pecore e il pastore (2007), Maruzza Musumeci (2007), Il casellante (2008), Il sonaglio (2009), La rizzagliata (2009), Il nipote del Negus (2010, anche in versione audiolibro), Gran Circo Taddei e altre storie di Vigàta (2011), La setta degli angeli (2011), La Regina di Pomerania e altre storie di Vigàta (2012), La rivoluzione della luna (2013), La banda Sacco (2013), Inseguendo un’ombra (2014), Il quadro delle meraviglie. Scritti per teatro, radio, musica, cinema (2015), Le vichinghe volanti e altre storie d’amore a Vigàta (2015), La cappella di famiglia e altre storie di Vigàta (2016); e inoltre i romanzi con protagonista il commissario Salvo Montalbano: La forma dell’acqua (1994), Il cane di terracotta (1996), Il ladro di merendine (1996), La voce del violino (1997), La gita a Tindari (2000), L’odore della notte (2001), Il giro di boa (2003), La pazienza del ragno (2004), La luna di carta (2005), La vampa d’agosto (2006), Le ali della sfinge (2006), La pista di sabbia (2007), Il campo del vasaio (2008), L’età del dubbio (2008), La danza del gabbiano (2009), La caccia al tesoro (2010), Il sorriso di Angelica (2010), Il gioco degli specchi (2011), Una lama di luce (2012), Una voce di notte (2012), Un covo di vipere (2013), La piramide di fango (2014), Morte in mare aperto e altre indagini del giovane Montalbano (2014), La giostra degli scambi (2015), L’altro capo del filo (2016).

Premio Campiello 2011 alla Carriera, Premio Chandler 2011 alla Carriera, Premio Fregene Letteratura – Opera Complessiva 2013, Premio Pepe Carvalho 2014, Premio Gogol’ 2015.

 

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