Let’s talk about: La ragazza della fontana di Antonio Benforte

Ringrazio @carlo.salvato per il tempo, la pazienza e questa bellissima illustrazione.

Molto spesso temiamo l’ignoto perchè abbiamo paura, dopo averlo conosciuto, di rimanerne affascinati.

Pagine: 160

Acquistalo subito: La ragazza della fontana

Editore: Scrittura & Scritture
Collana: Voci
Data di uscita: 16 Novembre 2017
Prezzo: € 13,50
Pagine: 160
ISBN:
9788889682982

L’estate dei Mondiali di calcio del ’94, le spensierate vacanze tra partite di pallone in pineta e tuffi al mare da raggiungere con un pulmino sgangherato: è tutto qui il divertimento di cinque ragazzini di un paesino chiuso e ancora arretrato, diffidente verso il Capitano, il diverso, un uomo taciturno e solitario, bersaglio di scherno e di maldicenze, da cui tutti sono invitati a tenersi lontano.
Una sera d’agosto, però, le vite dei cinque amici sterzano bruscamente: una ragazza viene trovata morta nei pressi della fontana della piazza.
I legami si allentano e le amicizie, fino ad allora certezze, sono subito messe a dura prova da sottili ipocrisie e ataviche paure.
Un romanzo in cui si respira la vita vera di un gruppetto di adolescenti e del loro complicato mondo fatto di insicurezze e timori, che possono portare a scelte sbagliate o a seconde possibilità inaspettate.
Perché ci vuole coraggio a essere se stessi, ma solo allora si comincia a vivere davvero.

Quell’estate del 1994 accaddero delle cose che mi diedero modo di stringere con lui un legame incredibilmente forte, qualcosa di unico e che non mi è accaduto mai più nella vita, qualcosa che mi porto ancora dentro e che forse non mi abbandonerà mai.

Source: Pinterest

Il protagonista di oggi è “La ragazza della fontana” di Antonio Benforte, pubblicato da Scrittura & Scritture nella collana Voci. Questa è una delle due novità fresche di stampa dell’editore campano, che come sempre punta a regalare al lettore più di una semplice storia.

I libri di Scrittura & Scritture ci regalano emozioni, sono compagni valorosi che ci trasportano ovunque, facendoci vivere le avventure più belle di sempre. Agli inizi di gennaio ho fatto un salto indietro nel tempo per assistere alla vita di Teresa Filangieri mentre oggi seguo le vicende di un intrepido quindicenne e la sua storia d’amicizia con l’uomo emarginato da tutto il paese, il Capitano.

 Era l’estate del 1994 e se ci penso, io avevo soltanto due anni mentre Carlo quattro, lui si ricorda ancora i bambini che giocavano a pallone con il Super Santos, i mitici palloni arancioni che hanno segnato un’epoca. È sulla scia spensierata dell’adolescenza che Antonio Benforte costruisce la sua storia. Già dalle prime pagine si respira un’aria diversa, incontaminata da tutta quella tecnologia che abbiamo oggi.

Un tempo, se volevi divertirti, bastava poco per trasformare la noia in divertimento: un giro in bici oppure una partita a calcio. Se chiudete gli occhi potete notare anche dei bambini che si scambiano le figurine dei giocatori per completare l’album Panini, ma c’è anche l’odore di pane appena sfornato che stuzzica l’olfatto e le chiacchiere delle signore che spettegolano da un balcone all’altro arricchiscono il quadro.

Era l’estate del 1994 e il tempo scorreva lento, scandito dalla vita di paese, dove l’estate regalava un po’ di libertà agli studenti, sempre fuori a giocare con gli amici e cimentarsi in nuove avventure. È un anno importante il 94; nel paesino del protagonista accade l’impensabile, il ritrovamento di un cadavere nella fontana della piazza principale. L’avvenimento non passa inosservato eppure, anche se ne parla, nessuno va oltre il passaparola. Per un gruppo di quindicenni quel cadavere ha qualcosa di misterioso e allo stesso tempo terrificante. Come si sa il mistero è attraente, ma la paura di scoprire la verità di ciò che c’è dietro è ancora più forte.

Per il protagonista è un’immagine marchiata a fuoco nella mente, una di quelle da cui è impossibile liberarsi e col tempo diventa la sua ossessione. Chi è la ragazza della fontana e perché è stata uccisa?

Ero rimasto quasi impassibile a tutte le cose che mi erano successe quell’estate: alla morte, all’amore, alla paura di diventare grandi che di colpo ci aveva attanagliato tutti. Ma questo scambio di battute secche e malvagie con Luca aveva aperto una voragine nel mio stomaco, facendomi male, in un modo che non avevo mai provato prima.”

Source: Pinterest

Come capita spesso qualcuno comincia a ipotizzare sul crimine e cerca di trovare a tutti i costi un colpevole e guarda caso, l’assassino ideale è il “matto” del paese. Nessuno sa molto del Capitano, è sempre così sfuggente, in balìa della rabbia e della solitudine. A nessuno interessa chi sia in realtà o perché soffra così tanto, nessuno vuole sapere qual è il motivo del suo stato d’animo così negativo, ma tutti sono certi che solo uno come lui potrebbe essere il colpevole. Sarà realmente così?

Il protagonista di questo romanzo è un quindicenne come tanti, che ha capito quanto sia dura vivere in un paesino dalla mentalità chiusa con i riflettori del pregiudizio puntati addosso. L’adolescenza è un periodo difficile per tutti, è il momento in cui ogni cosa viene messa in discussione e cominciano a sbocciare sentimenti a cui ancora nessuno prestava la dovuta attenzione. È un periodo movimentato dove ogni cosa scorre alla velocità della luce e si ha paura di crescere e di seguire il percorso tracciato dai genitori, ma è anche un momento nel quale i legami si sfaldano e altri cominciano a formarsi.

Questo periodo viene brillantemente sviluppato dalla penna di Benforte, che non solo regala attimi di spensieratezza ma anche pone i suoi stessi personaggi di fronte alla cruda realtà. Non c’è un lieto fine per tutti, come ci continua ad insegnare Walt Disney, anzi spesso è fuggendo dalla propria terra che si riesce a trovare un posto nel mondo.

“Io ero l’unico, forse, in tutto il paese, a conoscere il Capitano e non considerarlo un pazzo. Tutti lo evitavano per i suoi modi burberi e il suo fare da eremita, ma io ero riusciro ad aprirmi un carco nella sua corazza e lui aveva trovato in me il suo unico amico e confessore.”

Source: Pinterest

Nonostante questo possa sembrare un romanzo adolescenziale, in realtà nasconde al suo interno una traccia oscura, una scia di tenebre che ci porterà alla scoperta della verità sul terribile delitto che è stato commesso ai danni della misteriosa ragazza della fontana.

Ci sono romanzi pieni di vita, magia e avventure. Ci sono romanzi spaventosi o quello che vogliono insegnarci qualcosa e quelli che ci aiutano a vedere il mondo sotto un altro punto di vista. Questo appartiene a quest’ultima categoria, non solo mi ha permesso di godermi il “viaggio” e l’evoluzione dei suoi personaggi, ma mi ha regalato quel qualcosa in più che soltanto pochi libri sanno donare.

Nelle sue 155 pagine il romanzo di Antonio Benforte racchiude un’estate di cambiamenti, sia da parte dei giovani protagonisti che del piccolo paesino. Si respira un’aria malinconica e allo stesso tempo spensierata, un forte contrasto che rende il romanzo ancora più intenso.

E così, un’altra estate se ne è andata, fra giochi, risa e pettegolezzi, ma così come finisce, porta con sé anche qualcosa di caro e prezioso, a volte si tratta solo di ricordi, delle memorie del tempo passato con altre persone, a volte invece porta via le persone stesse.

L’estate è come una trappola, che dietro alla gioia e il divertimento, al calore e alla leggerezza del vento nasconde l’imprevedibilità della vita. Durante l’estate è sempre facile conoscere nuove persone, innamorarsi e stare bene, ma è come se si sapesse a priori che come i fuochi fatui quelle persone, quelle esperienze, finiranno proprio con quella stessa estate, lasciando un vuoto.

 

May the Force be with you!
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