Let’s talk about: La via di casa di Louise Penny

Il villaggio di Three Pines era costruito intorno al parco. Le case formavano un cerchio e fuori dal cerchio si diramavano quattro strade, come i punti cardinali. Gamache ora si chiedeva se davvero fossero orientate a nord, sud, est, ovest. Three Pines era una bussola? Una guida per chi si era perso?

IL ROMANZO

Acquistalo subito: La via di casa

Editore: Piemme
Collana: Thriller
Data di uscita: 17 Ottobre
Prezzo: € 19,50
Pagine: 420
ISBN: 978-88-566-4781-5

A Three Pines, piccola cittadina del Québec, immersa nell’idilliaco sud dai paesaggi punteggiati di pini maestosi, è difficile che accada qualcosa. È qui che Armand Gamache sta vivendo gli anni della pensione, dopo una carriera come ispettore capo della Omicidi. Ma c’è qualcuno che viene a disturbare la sua quiete, fatta di letture colte e tranquille serate estive. Clara Morrow, la vicina di casa, famosa pittrice. Suo marito Peter, un artista anche lui, sembra scomparso: Clara ha un brutto presentimento e un grande bisogno di ritrovarlo. Per l’ex ispettore, lasciare Three Pines è uno sforzo sovrumano, ma alla fine accetta di aiutarla. Comincia così un viaggio alla ricerca di un uomo   che diventa sempre più misterioso man mano che il tempo passa. Un viaggio che porterà Gamache fino all’area più desolata della regione, quella del grande fiume San Lorenzo, un posto talmente “dannato” che i primi marinai che vi capitarono lo definirono «la Terra che Dio donò a Caino». E lì, lontano da casa e sempre più vicino al cuore nero dell’uomo che sta cercando, Gamache scoprirà qualcosa che non avrebbe creduto possibile.

Con la consueta bravura, dopo L’inganno della luce (Piemme, 2013), Louise Penny ci regala una nuova avventura del suo amatissimo ispettore, che è stata a lungo ai primi posti delle classifiche canadesi e americane. Una storia che ci trasporta in un luogo così calmo e immobile che fidarsi delle sue apparenze sarebbe davvero un errore imperdonabile.

COPERTINE A CONFRONTO

 

Let’s talk about “The Long Way Home”

 

Armand Gamache era venuto qui a riposare. A guarire. Gli avevano promesso la pace. E Clara sapeva di aver appena infranto quella promessa.

Io e alcune blogger abbiamo avuto la possibilità di leggere il nuovo romanzo di Louise Penny, “La via di casa”, pubblicato da Piemme e in uscita proprio oggi.

Questo è il decimo romanzo con Armand Gamache protagonista, ispettore capo della squadra omicidi di Quebec.

A volte capita di smarrire la via di casa, finendo per inciampare in una serie di ostacoli in grado di testare la nostra resistenza. Tuttavia sono questi ostacoli a permetterci il più delle volte di ritrovare noi stessi, di aiutarci a vedere quella luce in fondo al tunnel che ci sembrava impossibile da vedere, ma capita anche che quel faro in lontananza si riveli essere solo un’effimera illusione, qualcosa che si credeva essere un’ancora di salvezza che invece si rivela l’ennesimo specchietto per le allodole.

Questa è la situazione con la quale convivono i protagonisti di questo romanzo, una scalata ostile che permetterà loro di vedere oltre le apparenze.

L’arte è la chiave di tutto, la forma di espressione più immediata diventa il fulcro dell’indagine di Gamache e come ogni cosa si trasforma da fonte di ispirazione a rovina dell’uomo, degenerando al punto da usarla come mezzo di distruzione di massa.

Il problema non aveva che fare con le parole, ma con le ferite. Vecchie ferite. E forse con un’anima afflitta dal peccato.

Per Armand Gamache è giunto il momento di ritirarsi, lasciare che siano le nuove generazioni a condurre il gioco. Dopo una lunga carriera nella squadra omicidi è ora di cambiare aria e Three Pines sembra il posto perfetto per ricominciare, un luogo incontaminato dall’aria tossica della città e dalla caccia ai serial killer.

Reine-Marie, sua moglie, sente di aver trovato finalmente un equilibrio, ma quando lei e suo marito cominciano ad abituarsi al clima della città, qualcuno interrompe la loro quiete.

Clara Morrow è una pittrice in grado di racchiudere dentro la sua tela le emozioni, la sua è una rara capacità che fa gola a molti, non a caso suo marito si sentiva sempre in soggezione ed era questo uno dei motivi per i quali non riuscivano più a comunicare. Poco a poco dentro Peter cresceva del rancore verso sua moglie, lo stesso che lo ha portato ad allontanarla, finendo per mandare in frantumi il suo matrimonio.

Clara era stanca di discutere per ogni cosa, di dover litigare anche per poter dire la propria opinione. Era da un po’ di tempo che Peter non riusciva più a dipingere come voleva e il non poter esprimere sulla tela ciò che provava lo castrava, rendendolo irascibile e colmando ancora di più il suo “odio” nei confronti di sua moglie. Per questa ragione Clara decide di prendersi una pausa dalla negatività di Peter, allontanandolo dalla loro casa per un anno intero.

Alla luce di questi fatti, quando si presenta il momento per lui di ritornare, Clara comincia a preoccuparsi per la sua assenza e se non fosse passato un po’ di tempo dalla data stabilita, non avrebbe mai interrotto la quiete dei Gamache.

E loro pensavano a un uomo che aveva un buco dove avrebbe dovuto avere il nocciolo.

La scomparsa di Peter fornisce un pretesto ad Armand per sentire ancora una volta il brivido derivante dalla caccia e dalla risoluzione di un enigma, ma più si inoltra nel cuore di questa inaspettata avventura e più si rende conto che Peter Morrow ha smarrito la retta via, trovandosi a vagare per lande desolate alla ricerca di sé stesso e d’ispirazione che possa aiutarlo a catturare l’essenza di ciò che ha dentro.  

Gamache non sarà da solo, insieme a lui ci saranno anche Jean-Guy Beauviour, Myrna, Clara e sua moglie, personaggi fondamentali per riuscire a fare luce sulla misteriosa scomparsa di Peter.

Questo viaggio ricorda le scatole cinesi, man mano che si scoprono nuove tracce ci si ritrova a fronteggiare sempre nuovi enigmi, che portano a loro volta ad altri enigmi.

Chi poteva immaginare che la scomparsa di un uomo potesse portare a una macabra verità, dove l’arte è il mezzo con cui perpetrare il più atroce dei delitti?

Un artista che si è smarrito è un sentimento che cresce. Ti distrugge.

Louise Penny racchiude mistero, passione e follia, in un solo romanzo, mostrando la fragilità delle persone, in special modo quando smarriscono sé stesse e restano bloccati nel labirinto dell’insicurezza.

Questo sicuramente è uno di quei gialli in cui il protagonista non è l’omicidio, ma la ricerca delle motivazioni che hanno portato al compiersi di un atto così efferato, così brutale da smuovere le fondamenta stesse dell’animo del lettore.

“La via di casa” è una strada accidentata, buia ed imprevedibile, che vi porterà alla scoperta di qualcosa che non avreste mai immaginato di scoprire.

Non perdetevi le altre recensioni:

Bookspedia
Chiara in Bookland
Leggendo Romance

 

 

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

Salva

May the Force be with you!
Precedente La cuccia di Lea #2: Settembre: avventure a quattro zampe Successivo Le farfalle di Kerguélen di Sonia Carboncini | Recensione di Deborah

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.