Let’s talk about: Sette giorni di te di Cecilia Vinesse

“L’unica cosa che sapevo fare era aggrapparmi forte e contare ogni singolo secondo, fino all’ultimo. Quello che temevo di più. Improvviso, violento, definitivo. La fine.”

IL ROMANZO

Acquistalo subito: Sette giorni di te

Editore: Piemme
Collana: Young Adult
Età: 14 anni
Prezzo: € 18,00

Pagine: 264

Sophia ha sette giorni per impacchettare tutte le sue cose e tornare negli Stati Uniti. Sette giorni per dire addio a Tokyo e ai suoi migliori amici. Sette giorni per guardare anime, mangiare ramen e per fare l’alba cantando a squarciagola…Sette giorni perfetti. Finché Jamie Foster-Collins non torna in Giappone a rovinare tutto. I due sono stati migliori amici, una storia finita con un cuore spezzato. Pertanto, l’ultima cosa che lei vuole è che Jamie rubi la scena alla sua partenza con il suo arrivo. Appena inizia il conto alla rovescia, però, i rapporti che Sofia pensava sarebbero sopravvissuti a tutto cominciano a esplodere. E Jamie è lì, ad aiutarla a raccogliere i pezzi. Sophia è costretta ad ammettere che, forse, potrebbe averlo giudicato male ma sette, brevi giorni a Tokyo, per quanto perfetti, possono concludersi con qualcosa diverso da un addio.

COPERTINE A CONFRONTO

Let’s talk about “Seven Days of You ”

Avevo passato tutta la vita a rimbalzare per il globo come una pallina da ping pong, cambiando città, lasciandomi dietro una scia di persone e luoghi.

Vi ho parlato della protagonista di questo romanzo nel blogtour di questa mattina e ora, a poche ore di distanza, condivido con voi le mie impressioni riguardo il debutto di Cecilia Vinesse e il suo “Sette giorni di te”.

Quando ho avuto tra le mani il libro, non avrei mai creduto di poter imbattermi in una storia in grado di risucchiarmi in così poco tempo e di cui non mi vergogno a dirlo, ho apprezzato ogni singola scelta stilistica dell’autrice nel rendere questo young adult molto realistico, senza farcirlo di esagerazioni e soprattutto ricordando a tutti noi (almeno a quelli ora adulti) quanto l’adolescenza sia un periodo travagliato, in particolar modo quando non si riesce a ritagliarsi un posto nel mondo.

Chi mi conosce sa quanto spesso sia restìa nel leggere un romanzo di questo genere. Un po’ perché, lo devo ammettere, spesso sono mossa da pregiudizi e un po’ perché torno sempre alla mia comfort zone, in grado di impedirmi di desiderare altro. Sono perciò felice di dirlo, questo settembre si è rivelato inaspettato, questa lettura è l’ennesima prova dei bei romanzi che sto scoprendo e per i quali devo ringraziare Sara. Bando alle ciance e cominciamo!

Era come aspettare che il mondo evaporasse e che tutto ciò che sembrava reale sparisse all’improvviso. Ecco come sarebbe stato questo addio. Lo sapevo.

Sette giorni. A Sophia restano solo sette giorni per mettere via i suoi ricordi, chiuderli dentro una scatola e lasciare che i traslocatori li portino via insieme al resto della sua roba. Sette giorni e qualche ora per salutare Tokyo, i suoi amici, la sua vita.

Sette giorni per lasciarsi tutto alle spalle e ricominciare nuovamente negli Stati Uniti. Sette giorni scanditi dal ritmo frenetico di una città pulsante di vita e che per ben quattro anni è rimasta invariata mentre lei continuava a crescere, a sentirla sempre più casa sua. Ora ogni minuscolo particolare di Tokyo diventa importante, Shibuya e le persone che vanno e vengono, i karaoke e le serate con i suoi amici stanno per trasformarsi in una parte del suo passato, ciò che si lascerà dietro quando salirà su un aereo.

Ogni singolo momento vissuto insieme a coloro che ama e a cui vuole bene è tutto ciò che conta, aggrapparsi agli attimi felici è l’unico modo per non pensare all’addio definitivo. È pronta, sa di esserlo, ma può una persona essere veramente pronta a rinunciare a tutto? In quella settimana frenetica e imprevedibile, Sophia scoprirà che non si può essere mai pronti a nulla.

Era impossibile. Era come cercare di non farsi restare in mente una canzone. Una canzone che ti piace, anche se non ti va di ammetterlo. Una canzone che, più o meno, forse ti va di risentire.

A sostenerla in questa sua ultima settimana è la sua migliore amica, Mika, e David, per il quale ha anche una cotta, ma neanche nei suoi sogni più terribili avrebbe potuto immaginare che il passato sarebbe tornato a bussare alla sua porta, portando niente poco di meno che Jamie, il ragazzo che è stato in grado a spezzarle il cuore l’ultima volta che se ne era andato.

Il suo mondo crolla a picco sotto gli occhi smeraldo di Jamie. Anche se è tornato proprio nella settimana in cui dovrà partire, Sophia non riesce ad ignorarlo e improvvisamente la ventata di freschezza giapponese si trasforma in una brezza carica di malinconia e occasioni perse, quelle che i due non hanno mai colto, dovuto anche alla distanza che li separava.

Il suo conto alla rovescia si trasforma in un’occasione per affrontare le sue paure, snodare le questioni ingarbugliate con Jamie e capire se effettivamente l’America possa rappresentare un futuro. Nel suo cuore sogna Parigi, suo padre, una nuova vita tutta da scrivere, ma non è facile. La sua situazione familiare è complicata. Nonostante sua madre sia disposta a farsi da parte, a permetterle di vivere con suo padre, Sophia scoprirà sulla sua pelle cosa significhi il rifiuto di un padre, il quale ha sempre idealizzato ma che non è mai stato in grado di prendersi cura delle sue figlie. E tutto questo accade in una settimana. Una settimana qualunque che porta con sé una valanga di cose, un po’ troppe cose, che un corpicino come il suo non riesce a contenere e neanche a metabolizzare del tutto.  

Per un istante il resto della notte si fece vago, sbavato, incerto, se paragonato alla vividezza delle mie dita sul suo palmo, della pioggia che cadeva fra noi, scostante come una pulsazione.

E in mezzo a tutto questo c’è Jamie. Lo stesso ragazzo che un tempo non sopportava e che ora è lì, di fronte a lei, destabilizzandola con un semplice sguardo. Jamie con i suoi modi di fare, le cose che nasconde dietro un ciuffo ribelle e il suo sorriso appena abbozzato, intimoriscono la ragazza. È come se fosse arrivato fino a lei solo per irritarla, ma dietro l’irritazione c’è molto di più. Poco a poco ritrova Jamie, rendendosi conto che non è mai cambiato, è ancora lo stesso nerd appassionato di Miyazaki con il quale è piacevole parlare, ma c’è un nuovo aspetto di lui che nessuno conosce e piano piano Sophia imparerà a conoscerlo, finendo per dimenticare gli inutili motivi che li hanno portati a separarsi del tutto.

Jamie diventa il nuovo centro della sua stabilità ed è ironico che accada proprio quando deve partire, ma è  in quei brevi momenti che precedono la sua partenza che impara quanto sia importante non dare nulla per scontato. I piccoli gesti possono ribaltare una situazione rendendola piacevole, nonostante una partenza sia incombente. Lo stare bene con Jamie rende leggera Sophia, la quale, nonostante soffra a lasciare la sua amata Tokyo, la sua migliore amica e lui, riesce ancora ad assaporare quegli ultimi istanti e renderli suoi, per sempre, un ricordo che resterà impresso, il giorno in cui si rese conto di avere anche lei un posto nel mondo.

Eppure, nonostante tutto riesco a sentirlo che pulsa, quasi respira su di me. La brace calda e viva di una stella.

Sette giorni di te racconta una storia di vita dagli occhi di Sophia, una giovane ragazza, alla ricerca di una stabilità. A Tokyo aveva trovato un equilibrio, ma per ironia della sorte, è da questo che deve allontanarsi, trovandosi ad affrontare in una sola settimana tutto: questioni irrisolte, i problemi con suo padre e gli improvvisi risvolti di un’amicizia messa a dura prova dal fato.

Cecilia Vinesse concentra tutto questo in sette giorni, facendo diventare importante ogni piccola cosa, ogni piccolo gesto, sino a renderlo unico e indelebile come un tatuaggio.

Sceglie come protagonista una ragazza matura per la sua età, che deve fare i conti con lo strano umorismo del destino. La vita non è facile e questo l’autrice lo dimostra bene, nessuno dei personaggi ha una vita perfetta. Sono ragazzi normali a cui manca qualcosa. Caroline, la classica cheerlader, non è altro che una ragazza sola alla ricerca di veri amici, per non parlare di David e le sue chiacchiere al vento, così come Mika che deve costantemente fare i conti con genitori severi e Jamie, animo tormentato e con seri problemi che gravano sulle sue spalle. Sophia non è la sola a dover gestire i casini della vita per questo ha trovato in questo gruppo la sua famiglia.
Attraverso una Tokyo gremita di persone, Cecilia Vinesse, racconta la storia di Sophia, che allo stesso tempo ingloba tutto ciò che ha attorno e dal quale si deve separare. È un young adult che scorre fluido e rapido, come il conto alla rovescia di Sophia. Un romanzo che di certo mi sento di consigliarvi per gli amanti del genere e anche per chi, come me, spesso è un scettico.

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May the Force be with you!
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