Let’s talk about: Terapia d’amore di Daniel Glattauer

Ci inseriamo in quello che, senza dubbio, è l’inizio di una seduta. I due pazienti, Joana, sui quarant’anni, e Valentin, di poco più grande, hanno appena preso posto. Siedono ben distanti, due sedie vuote a separarli. Nulla autorizza a credere che si conoscano o siano interessati a sapere qualcosa l’una dell’altro. Di fronte ai due siede il terapeuta, tra i quaranta e i quarantacinque… un’oasi di simpatica indifferenza, il segnale di un sapiente equilibrio tra vicinanza e distacco. Ha un’aria di lieta partecipazione e, a differenza dei pazienti, sembra di ottimo umore. Il suo sguardo traboccante di interesse fa la spola tra i due.

IL ROMANZO

Pagine: 128

Acquistalo subito: Terapia d’amore

Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Data di uscita: 12 Ottobre
Prezzo: € 13,00
Pagine: 128
ISBN: 9788807032653
Traduttore: Leonella Basiglini

Si dice che innamorarsi sia un po’ come andare sott’acqua, in una bolla sospesa fuori dal tempo e dallo spazio, all’interno della quale all’inizio esistiamo solo noi e la persona amata.
È così che Joana e Valentin si sono conosciuti: a un corso di sub, in vacanza, dove fin da subito sono stati la coppia perfetta.
Il colpo di fulmine, poi il matrimonio, i figli, una bella casa. Una storia da favola. E poi? Cosa succede quando, dentro a quella bolla, inizia a mancare l’aria? Diciassette anni dopo, Joana e Valentin sono seduti nello studio di uno psicologo, agli estremi opposti di un divano. Lei gli rinfaccia di essere freddo, insensibile e assente. Lui non sopporta che la moglie sappia sempre tutto, che lo interrompa continuamente e non lo ascolti mai. Sembra la solita, triste dinamica di una coppia che ha sostituito l’amore con il disincanto e la rabbia. Ma cosa accadrebbe se d’un tratto i ruoli si ribaltassero e se anche il terapeuta che li osserva con apparente distacco avesse problemi di cuore?
Dopo aver descritto la nascita di un amore via email nel suo straordinario romanzo d’esordio Le ho mai raccontato del vento del Nord, Daniel Glattauer ricorre ora alla forma della commedia teatrale, fatta di botta-e-risposta serrati tra moglie e marito e tra dottore e pazienti, di stoccate e colpi di scena, per raccontarci cosa succede dopo, quando l’amore vacilla.
Giocando in modo irriverente ed esilarante con i cliché di un matrimonio in crisi e dosando ironia e un pizzico di sano cinismo, si chiede: ai tempi di In Treatment e della terapia di coppia, che cosa avrebbero fatto il Principe azzurro e la Bella principessa dopo anni di matrimonio?

Un uomo. Una donna. Lo studio di un terapeuta di coppia. Si alza il sipario: va in scena l’amore oggi.

COPERTINE A CONFRONTO

 

Let’s talk about “Die Wunderübung”

Di fronte ai due siede il terapeuta, tra i quaranta e i quarantacinque… un’oasi di simpatica indifferenza, il segnale di un sapiente equilibrio tra vicinanza e distacco.

Bentornati, lettori. Questa domenica chiude definitivamente una settimana tutta da dimenticare e quale miglior modo per farlo se non con una lettura leggera e allo stesso tempo intrigante?  

Fino a ieri conoscevo Daniel Glattauer soltanto per “Le ho mai raccontato del vento del Nord”, libro consigliatomi da una persona fidata e dopo aver letto questa breve commedia sono sempre più curiosa di leggere altri suoi romanzi.

Sono sempre stata affascinata da quelle situazioni dove tutti i nodi vengono al pettine e alla fine bisogna per forza affrontare tutte le questioni spinose, come succede in “Carnage” o in “Perfetti sconosciuti”, ma questa volta a rendere più intrigante la storia è la possibilità di vedere da vicino come lavora un terapeuta nella sua giornata tipo, alle prese con una coppia giunta ad un punto di rottura dopo diciassette anni di matrimonio.

“Fate largo a questo pensiero, così da poter scorgere questa qualità ancora più nel profondo, così da cogliere più intensamente l’importanza che ha per voi.”

Joana e Valentin Dorek sono una coppia sposata da diciassette anni. La loro è la classica storia di un colpo di fulmine che ha portato ad un matrimonio, ad avere figli e un giorno svegliarsi con la sensazione che questa vita non fosse più per loro e che forse abbiano sbagliato a scegliersi, a trovarsi.

Il terapeuta è una sorta di mediatore, una figura che cerca di indirizzare il confronto trasformandolo in qualcosa di costruttivo, che possa far comprendere alle due persone quali sono i problemi che li hanno portati ad allontanarsi.

Due caratteri diversi entrano spesso in contrasto soprattutto quando entrambi sono “dominanti” e cercano di prevalere l’uno sull’altro. Questo è il caso dei Dorek, che continuano a darsi addosso, nonostante stiano prendendo parte ad una seduta.

Emerge subito che Joana è ferita dall’indifferenza di suo marito, che nel momento del bisogno è mancato e allo stesso tempo Valentin sa di non esserci stato, ma l’orgoglio lo tradisce e finisce puntualmente per nascondersi dietro le liti pur di non aprirsi. Pragmatico, come Joana stessa suggerisce, preferisce evitare lo scontro piuttosto che rimanere ferito e ammettere di avere torto.

“Signora Dorek, questo pugno rappresenta il suo cuore. Il suo cuore chiuso perché arrabbiato, offeso, in collera e triste.”

La seduta si trasforma in un ring dove i due coniugi si sfidano senza esclusioni di colpi, ferendosi a parole e allontanandosi sempre di più. Il terapeuta attraverso esercizi cerca di riportare sulla giusta strada i due, sempre più colmi di odio e rancore l’uno verso l’altro.

Qualcosa però accade, improvvisamente la situazione si ribalta e ci ritroviamo catapultati in uno scambio di ruoli inaspettato, la parte comica della seduta in corso, che permette alla coppia di vedere la loro crisi sotto un altro punto di vista, uno diverso, che porta a galla qualcosa che credevano di aver perduto nel tempo.

“Terapia d’amore” è un romanzo breve e imprevedibile, dove è difficile riuscire a prendere le parti di uno o dell’altro coniuge, ma aiuta a comprendere come siano spesso le incomprensioni più futili ad alimentare i problemi più grandi, soprattutto quando si lascia correre a lungo tempo e non si tenta il confronto subito.

Devo dire che è qualcosa di inaspettato, non avrei mai creduto di ritrovarmi a fine pagina e pensare che è proprio geniale questo racconto. Daniel Glattauer osa spingersi oltre, mostrando il lato “problematico” dell’amore, ma allo stesso tempo quello che sa perdonare, se è vero amore.

È una lettura che si legge tutta d’un fiato sia per la sua brevità che per il modo in cui ha scelto di raccontarla, attraverso dialoghi che permettono al lettore di essere un protagonista silenzioso, sempre vigile e che osserva di nascosto la seduta, apprendendo sempre di più sui protagonisti, sulla loro storia e in particolar modo su come ragionano quando sono messi alle strette.

Era una terapia che si prospettava essere un vero e proprio fallimento e che invece, per chi come me la dava per scontata, si è rivelata l’opposto.

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