Un libro per due #11: Cronache di un gatto viaggiatore di Hiro Arikawa

“I gatti non piangono come gli esseri umani. Però… non so perché, ma in quel momento mi è sembrato di comprendere che cosa significhi piangere.”

IL ROMANZO

Pagine: 269

Acquistalo subito: Cronache di un gatto viaggiatore

Editore: Garzanti
Prezzo: € 16,90

Pagine: 269
ISBN: 9788811672586

Nana è un gatto randagio che vive di espedienti. Con la sua bizzarra coda a forma di sette, è fiero della sua indipendenza. Ma un giorno ha un incidente. A salvarlo e a prendersi cura di lui è Satoru. Nana all’inizio non si fida di lui, graffia e si ritrae. Non è abituato all’affetto degli uomini. Anche Satoru da tanto tempo non permette a qualcuno di avvicinarsi. Eppure capisce subito come far cambiare idea a Nana: un po’ di cibo, una cuccia calda, qualche coccola furtiva. E tra i due nasce un’amicizia speciale che riempie la loro vita. Fino al giorno in cui Satoru, dopo aver perso il lavoro, deve trasferirsi e non può più occuparsi di Nana. È allora che i due decidono di fare un viaggio, su una vecchia station wagon color argento, per trovare un nuovo padrone tra le amicizie di Satoru. Tra filari di betulle bianche, peschi e canne di bambù, attraverso un Giappone pieno di colori, profumi e panorami dal fascino infinito, incontrano il migliore amico di Satoru da bambino, la prima donna che ha amato e poi perso e il suo compagno di scorribande delle medie. Ma nessuno di loro può prendersi cura di Nana. Sarà invece quest’ultimo ad arricchire le loro vite ricordando quali sono le cose importanti, quelle che regalano gioia e serenità. E quando il viaggio è quasi alla fine, il gatto e il suo padrone capiscono che non possono fare a meno l’uno dell’altro. E che, qualunque cosa accada, vogliono stare insieme. Nonostante tutto. Nonostante ci sia una verità che Satoru non ha il coraggio di dire a Nana. Eppure non ha più importanza. Perché il loro legame durerà per sempre.

COPERTINE A CONFRONTO

Let’s talk about “Tabineko Ripoto”

“Questo nome, Nana, non ti sembra che sia da femmina? Io sono un maschio in piena regola: le due cose non conciliano.”

In questa domenica fredda parliamo di un libro che scalda il cuore, si tratta di “Cronache di un gatto viaggiatore” di Hiro Arikawa, pubblicato in Italia da Garzanti.

Questo è un romanzo particolare, raccontato dal punto di vista di un gatto randagio, Nana, che è la nostra voce guida lungo tutta la durata del racconto.

Il legame che si instaura tra umano e animale è unico, in particolar modo quando la creatura ripone la fiducia sul padrone e quest’ultimo non la tradisce, creando un legame forte e duraturo nel tempo.

Hiro Arikawa sceglie di dare voce a una storia che riecheggia potente tra le pagine, portando con sé una ventata di freschezza e profumo di fiori di ciliegio. Il Giappone diventa il fulcro del romanzo, il viaggio che compiono Nana e Satoru non è un semplice itinerario, ma diventa l’occasione perfetta per conoscere più a fondo i personaggi e bearsi dei panorami mozzafiato che regala la terra nipponica.

“La vita non va sempre come uno vorrebbe, anche per un gatto. E poi non poter più vivere con Satoru per me significava semplicemente ritornare a cinque anni prima.”

Nana è una testa calda, al contrario del suo amico Satoru, il padrone improvvisato che una sera di cinque anni prima gli ha salvato la vita, restandogli accanto durante la guarigione e facendolo diventare a tutti gli effetti il suo compagno di casa.

Nana prende il nome dalla sua particolare macchia che forma un numero sette sulla coda e da come lo tratta Satoru è chiaro che lo ritenga un vero e proprio amico di un semplice felino e nonostante Nana cerchi di distaccarsi, è chiaro che ormai è affezionato a Satoru.

Un incontro cambia la vita di due esseri viventi che si ritrovano a condividere qualcosa di speciale, gioie e dolori, un’amicizia diversa da tutte le altre ed è in nome della stessa che Satoru sceglie di trovare una nuova casa a Nana per non lasciarlo sul ciglio della strada, dove un tempo l’ha trovato.

Perdere il proprio lavoro per Satoru è stato un colpo basso, una nuova sfida da superare, ma non può rimettersi in pista e rischiare di affondare insieme a Nana. Comincia per i due un viaggio indimenticabile che si trasforma in qualcosa di più, la vita.

“Noi ci incamminiamo verso un nuovo viaggio, contando i ricordi del precedente. Ricordando quelli che se ne sono andati prima e pensando a coloro che verranno dopo. E poi un giorno, probabilmente, incontreremo al di là dell’orizzonte tutti quelli che abbiamo amato.”

Hiro Arikawa racconta un viaggio necessario per capire quanto sia importante un legame, infatti, alla fine di questo i due capiscono di non potersi separare e di non poter fare l’uno a meno dell’altro. Ma è stato fondamentale percorrere quella via affinchè trovassero il coraggio di ammettere che la separazione facesse male e di ritrovare ciò che un tempo credevano perduto.

È un rapporto che si basa sulla fiducia e rispetto reciproco, concetti che non ci dovrebbero essere del tutto nuovi, eppure non bisogna darli per scontato perché spesso è la persona di cui credi di poterti fidare a tradirti. In un certo senso è come se il destino avesse messo sulla giusta strada due anime spezzate, facendo in modo che riuscissero a chiudere quelle ferite che si trascinavano da tempo.

“Cronache di un gatto viaggiatore” è una lettura che si divora veramente in breve tempo, resa intrigante dalla penna suggestiva dell’autrice, che quando dà voce a Nana è quasi poetica, come volesse donare un’anima umana a un felino.

Non ho mai visto un rapporto così stretto tra uomo e gatto come in questo romanzo, una storia straziante che porta a riflettere sulle nostre scelte e sulla vita sempre più imprevedibile.

Questo è un romanzo straziante sul quale posso soltanto dirvi che, come è già successo con un cane di nostra conoscenza di cui c’è una famosa statua in Giappone, vi spezzerà il cuore.

***
Non perdetevi la recensione di Sara di Bookspedia!

Salva

May the Force be with you!
Precedente La vita segreta delle mucche di Rosamund Young | Recensione di Deborah Successivo #Segnalazione: Come rette parallele di Alessia D'Ambrosio

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.