Recensione: “La Legione Occulta” di Roberto Genovesi (Newton Comics)

Il Fumetto  Trama:

Per la storia ufficiale non sono mai esistiti. Solo le leggende, le chiacchiere scambiate tra i fumi dell’alcol tra i viandanti ubriachi, raccontano della misteriosa Legio Sine Nota. Veggenti, auguri, negromanti e aruspici, raccolti da bambini nelle arene, nei mercati degli schiavi e nei villaggi dati alle fiamme: sono gli uomini di Victor Julius Felix, addestrati a dialogare con spettri e dèi, per evocarne la protezione o sfidarne la cieca violenza, avvezzi a lottare nel campo del soprannaturale, dove niente può la daga romana. Un prezioso alleato per il nascente impero di Augusto, un pericoloso nemico per chi trama contro Roma…

Recensione:

Bentornati sulla Stamberga, oggi vi parlerò di una bellissima Graphic Novel della neonata collana di fumetti Newton Comics di Newton Compton e curata da Tunué“La Legione Occulta” tratta dall’omonimo romanzo di Roberto Genovesi, in uscita in tutte le librerie il 26 Ottobre.

Questa è una delle due prime uscite di questa nuova collana di fumetti di casa Newton Compton, ma devo dire che per essere il suo primo lancio Newton Comics ha davvero fatto centro!

Iniziamo parlando un po di Newton Comics, che è una collana di fumetti tratta dai romanzi bestseller che Newton Compton ha pubblicato negli anni e che punta ad offrire un nuovo punto di vista sui ai suoi lettori, mentre cerca di avvicinare più persone possibili alla lettura tramite un genere abbordabile e divertente quale è il fumetto.

Come il romanzo da cui è tratta, la graphic novel ci racconta le gesta della misteriosa Legio Sine Nota, la legione occulta dell’impero romano sotto le dipendeze dell’imperatore Augusto e di Victor Julius Felix.

Le sue fila si compongono di figure misteriose quali druidi, sciamani, stregoni e veggenti, tutti individui straordinari che mostrano le loro capacità fin dalle primissime pagine del fumetto.
I primi membri della legione che conosciamo sono il comandante Victor Julius Felix, un centurione ligio al dovere, Jago, un sacerdote cieco capace di intercedere con gli dei e scendere a patti con loro, Sibiam, un fachiro in grado di “parlare” al metallo e Dryantilla, una potente veggente in grado di prevedere le mosse dei nemici.
Questi sono solo alcuni dei membri della legione occulta che Dagos, il protagonista incontrerà lungo il suo cammino.

Dagos è un Augure, un oracolo romano in grado di leggere i segni divini nelle viscere degli uccelli e nel loro volo, cercando di predire l’esito delle battaglie. La sua non è una capacità strabiliante quanto quelle degli altri membri della legione occulta, ma gli garantisce l’accesso alla fortezza di Leptis Magna, quartier generale di questa fazione.

Se ve lo state chiedendo, ebbene si, la legione occulta ha un compito ben preciso, ovvero quello di fronteggiare nemici con poteri sovrannaturali o che sfruttano a loro volta riti magici per poter spianare la strada ai soldati e permettere loro di sconfiggerli contenendo le perdite. Ogni membro ha il suo compito e anche Dagos riceve i suoi, ma dopo una serie di eventi tutto cambia e la situazione si mette male per la Legio Sine Nota portandola velocemente alla rovina.

Devo essere sincero, sono assolutamente entusiasta di ciò che ho letto. La legione occulta mi ha travolto con la potenza delle chine di Lorenzo Nuti, il carattere epico delle avventure dei protagonisti e i loro poteri incredibili, magistralmente adattati dal romanzo da Andrea Meucci.

Diciamo che se dovessi fare un paragone la Legio Sine Nota sarebbe una versione romanizzata degli X-Men che, però, enfatizza la brutalità e la ferocia di un mondo in bilico fra la barbarie di antichi popoli e l’estrema civilizzazione romana.
Il personaggio che mi ha affascinato di più e che secondo me è quello di maggior spessore all’interno delle vicende è Jago, colui che ha la facoltà di intercedere con gli dei e che sacrifica qualcosa ogni volta che stringe un patto con essi, infatti la sua cecità deriva proprio dal pagamento di uno di questi patti.

Proprio questa logica del “patto” è una tematica estremamente interessante che si ripercuote durante tutta la narrazione, infatti l’autore sembra quasi volerci ricordare che nella vita non si ottiene niente in cambio di niente e che per raggiungere un obiettivo bisogna sempre lasciare qualcosa, compiere un piccolo sacrificio per poter andare avanti.

La stessa cosa accade a Dagos che, a mio parere, sacrifica qualcosa di veramente importante per perseguire il suo ideale, ma ciò che ha lasciato dietro di sé è qualcosa di così essenziale nella vita di un uomo che ai miei occhi lo ha reso più simile ad una bestia. Ovviamente questo è solo il mio parere (Dagos ti odio!).
Era da parecchio che non leggevo una graphic novel che mi facesse affezionare in questo modo ai suoi personaggi, ma non posso farci niente, ho davvero amato questo fumetto e non vedo l’ora di poterne leggere un seguito.

Oltre a questo la qualità del prodotto è veramente ottima soprattutto se confrontata al suo prezzo, la rilegatura cartonata è resistente e ben fatta, le pagine si sfogliano che è una meraviglia e i contenuti sono curati a regola d’arte, ma come ho già detto in questo c’è anche lo zampino di Tunué, nello specifico quello di Massimo Clemente, che come sempre ci regala un’ottima qualità editoriale.

Detto questo faccio il mio in bocca al lupo a Newton Comics, sperando che continui così e vi do appuntamento a domani per la recensione della seconda uscita di questa collana, ovvero Marathon di Andrea Frediani!

 

Buona lettura a tutti!

 

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