Snowden di Oliver Stone | Recensione di Sandy

 

Snowden di Oliver Stone

«Alcuni potrebbero dire “Non mi interessa se violano la mia privacy perché io non ho nulla da nascondere.” Occorre fargli capire che stanno fraintendendo il concetto fondamentale dei diritti umani. Non occorre giustificare il motivo per cui si ha “bisogno” di un diritto: il carico della giustificazione ricade su chi cerca di infrangere quel determinato diritto. Ma anche se fosse, non puoi cedere i diritti altrui perché a te non sono utili. Ad esempio, la maggioranza non può votare contro i basilari diritti di una minoranza.
[…] Affermare che non si è interessati al diritto alla privacy perché non si ha nulla da nascondere è come dire che non si è interessati alla libertà di parola perché non si ha nulla da dire.»
Edward Snowden

Dettagli:

  • Titolo originale: Snowden
  • Anno: 2016
  • Data di uscita: 24 novembre 2016
  • Durata: 134 minuti
  • Genere: Biografico, Drammatico, Thriller
  • Regia: Oliver Stone
  • Acquistalo subito: Snowden

Interpreti e personaggi:

  • Joseph Gordon-Levitt / Edward Snowden: Edward Snowden
  • Shailene Woodley: Lindsay Mills
  • Melissa Leo: Laura Poitras
  • Zachary Quinto: Glenn Greenwald
  • Tom Wilkinson: Ewen MacAskill
  • Scott Eastwood: Trevor James
  • Timothy Olyphant: agente CIA Geneva
  • Ben Schnetzer: Gabriel Sol
  • Keith Stanfield: Patrick Haynes
  • Rhys Ifans: Corbin O’Brian
  • Nicolas Cage: Hank Forrester
  • Joely Richardson: Janine Gibson
  • Logan Marshall-Green: Catfish, pilota di droni

Trama:

Quando Edward J. Snowden divulgò il programma segreto di sorveglianza globale della NSA (National Security Agency) aprì gli occhi del mondo e, contemporaneamente, chiuse le porte del proprio futuro.
Nel 2013 Edward Snowden lascia con discrezione il suo impiego alla National Security Agency e vola ad Hong Kong per incontrare i giornalisti Glenn Greenwald e Ewen MacAskill, e la regista Laura Poitras, allo scopo di rivelare i giganteschi programmi di sorveglianza informatica elaborati dal governo degli Stati Uniti. Consulente esperto di informatica, legato da un impegno di massima segretezza, Ed ha scoperto che una montagna virtuale di dati viene registrata tracciando ogni forma di comunicazione digitale, non solo relativa a governi stranieri e a potenziali gruppi di terroristi, ma anche a quella di normali cittadini americani. Disilluso rispetto al suo lavoro nel mondo dell’intelligence, Snowden raccoglie meticolosamente centinaia di migliaia di documenti segreti per dimostrare la portata della violazione dei diritti in atto. Lasciando la donna che ama, Lindsay Mills, Ed trova il coraggio di agire spinto dai principi in cui crede.

Recensione:

Bentornati al nostro appuntamento settimanale con il mondo del cinema. Il protagonista di questa settimana è Snowden di Oliver Stone, un thriller legato alla sicurezza informatica, sorveglianza e politica, ma prima di mettere troppa carne al fuoco procediamo per gradi.

Non è semplice portare sul grande schermo storie basate su avvenimenti realmente accaduti o personaggi che hanno fatto parlare di sè e che continuano ancora a farlo. ll più delle volte sono documentari o saggi ad informarci sugli avvenimenti, i registi spesso perdono di vista l’argomento e finiscono per romanzarlo più del dovuto, ma ci sono altri che invece riescono nel loro intento, sorprendendo lo spettatore e regalando un prodotto di cui andare fieri. Oliver Stone si è preso un grosso rischio nel trasformare l’informatico Edward Snowden in un film, considerando che gli argomenti di cui si parla non sono semplici da macinare. Quando si parla di informazione, privacy e sicurezza informatica è difficile riuscire a conciliare gli argomenti e renderli semplici.

Prima di procedere però, è giusto che vi dica due parole sul personaggio in questione. Se ci pensate con attenzione il suo cognome dovrebbe suonarvi familiare, perchè? È noto per aver divulgato informazioni secretate sui vari programmi di sorveglianza di massa utilizzati dal governo statunitense e britannico, programmi di intercettazione telefonica riguardanti metadati delle comunicazioni, il Tempora e Prism, servendosi della collaborazione del “The Guardian”.

Detto questo, possiamo andare avanti. Stone decide di partire proprio da questo, senza troppi giri di parole mostra l’evoluzione di un giovane, il cui sogno era quello di aiutare la sua nazione, proteggerla da eventuali pericoli, mettendo a disposizione la propria intelligenza per un bene collettivo. Il problema con gli ideali e i sogni è che possono essere infranti. Snowden si rende conto che coloro che dovrebbero tutelare e proteggere il paese, sono i primi ad infrangere le regole, tenendo all’oscuro i cittadini e spiandoli, raccogliendo informazioni su ognuno di loro e mettendola a disposizione di chiunque sia disposto a pagare. Le nostre vite vengono caricate continuamente dentro un server e attraverso una parola chiave è possibile risalire a tutto ciò che ci riguarda e ci mette in relazione gli uni con gli altri.

In sostanza possiamo descrivere questo film come un suggerimento ad aprire gli occhi, ma in particolar modo a fare attenzione a tutti i dispositivi elettronici che ci controllano e che monitorano ogni nostro movimento, come i social network di cui ci serviamo ogni giorno attraverso le app. La geolocalizzazione, gli hastag, i selfie, non sono altro che modi per auto-sorvegliarci e facilitare il controllo delle nostre vite a chi ne giova.

Ho trovato interessante il filo narrativo della pellicola, nonostante ci fosse un cast eccezionale, il messaggio non è passata in secondo piano, ma è rimasta costantemente padrone della scena. La claustrofobia provocata dalla tecnologia e dalla consapevolezza di essere controllati era ben percepibile e palpabile. In questo bisogna rendere merito al regista ma in particolar modo all’ottimo lavoro svolto dai vari attori. Il protagonista, Joseph Gordon – Levitt, nei panni di Snowden è riuscito a convincermi e trasmettermi la sua frustrazione per un sistema incapace di rispettare la privacy delle persone. Lo consiglio a tutti coloro che amano le storie diverse, che apprezzano una trasposizione su fatti realmente accaduti e che vuole informarsi, per quanto possibile, su un personaggio che è stato messo a tacere in tutti i modi possibili. Vi ricordo che se Snowden provasse ad uscire dal territorio russo probabilmente potrebbe essere torturato ed ucciso quindi oltre ad aver aperto gli occhi al mondo, deve pure guardarsi le spalle. Viva la coerenza. Lol.

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