The whispering room #6: Crisalide di Mariano Ciarletta

Mariano Ciarletta è laureato in gestione e conservazione del patrimonio archivistico e librario alla facoltà di beni culturali di Salerno. Autore di tre raccolte poetiche improntate su una ricerca introspettiva è anche autore di due romanzi horror: rami nel Buio, l’esorcismo di Amanzio Evenshire e ai bordi dell’ abisso, storia di un esorcismo. Vincitore di diversi premi letterari tra cui ricordiamo: premio Accademia di Paestum, premio Madonna dell’arco, gran premio della poesia di Sestriere e il premio Siciliano Parnaso, Angelo la Vecchia. Mariano Ciarletta oltre alla scrittura coltiva la sua passione più grande, ossia per la storia Medievale e per gli scritti esoterici. Proprio la sua insolita curiosità, verso un tema così complesso, lo ha spinto nell’ anno 2016 a pubblicare un nuovo racconto horror con la casa editrice Paguro: The Necklace, l’esorcismo di Rose Hoden.

 

Oggi vi presento la video poesia di Mariano Ciarletta, incentrata sul tema del bullismo. Questa volta la presentazione è accompagnata con un botta e risposta breve nel quale l’autore ci ha spiegato più da vicino la poesia, il tema e una possibile soluzione a questto grave problema, che come ben sapete ci ha colpiti e continua a colpire nelle scuole. Buona visione!

Parlaci di “Crisalide”.

Crisalide è stata per me una realizzazione. Hai presente quando desideri ardentemente realizzare qualcosa? Un sogno o un progetto che ti porti dentro? Ecco, più o meno è andata così. Avevo questa tematica da sviluppare, una tematica che, purtroppo mi è fin troppo familiare se guardo nel mio passato e, dunque, grazie a Nicola Surace, il regista che ha realizzato il video è stato possibile.

Il tema che sta al centro della poesia è il bullismo, hai avuto esperienze in questo senso oppure ne parli per sensibilizzare le persone su questo argomento?

Ho avuto delle esperienze personali, precisamente intorno ai 13 anni. Il bullismo è una piaga che può assumere diverse rappresentazioni, un demone dai tanti volti. Può vivere in una parola, in una risata di troppo, in uno schiaffo, in semplici gesti quotidiani. La cosa più grave è che le persone sembrano non accorgersene, molti fanno finta che il bullismo non esista, anzi, molto spesso sono proprio le vittime del bullismo ad essere additate come paranoiche quando non lo sono affatto. A molte persone fa comodo pensare che il bullismo non ci sia, che sia una proiezione data da dei disagi delle vittime, in verità, non è così, il bullismo è un nemico silenzioso, terribile e senza scrupoli. Sensibilizzare dunque la popolazione verso questo tema così delicato, specialmente i giovani è secondo me di vitale importanza.

Perché “Crisalide”?

Ho potuto dare la mia testimonianza sul bullismo con un aspetto metaforico, la crisalide, appunto, è la fase “bozzolo” della farfalla, è una fase incerta, chiusa, di cambiamento. Le vittime del bullismo, si sentono così, come delle granitiche crisalidi che sono costrette, pur di sopravvivere ad ancorarsi al silenzio e resistere alle tempeste della vita.

Secondo te, da cosa nasce il bullismo?

Paradossalmente, le vere vittime del bullismo sono gli stessi bulli. Da diversi documentari sociali e interviste nelle scuole, si è visto come i bulli non operino mai da soli? Sai perché? Perché da soli non ce la farebbero a reggere il confronto, non riuscirebbero a compiere le stesse azioni che eseguono con l’aiuto del branco. Il compito del bullo è quello di giustificare se non eliminare la propria convinzione di debolezza, di inferiorità, come fare questo? Attaccando chi è solo, chi è sensibile, chi non ha il branco dalla sua parte. Si può dire, dunque, che il bullismo nasca principalmente dal disagio del bullo stesso.

Secondo te come si potrebbe risolvere questo problema?

Credo che alla base debba esserci un forte senso educativo da parte del nucleo familiare. La scuola ha i suoi doveri, ma gli insegnanti sono di rafforzo e non possono sostituirsi al lavoro che deve essere necessariamente svolto dai genitori. Credo sia fondamentale osservare i propri figli, far capire loro l’importanza del rispetto, della condivisione e soprattutto dare loro esempi validi. Un altro aspetto interessante sarebbe quello di sensibilizzare i giovani con vari progetti sociali in cui si descriva e si analizzi accuratamente il fenomeno del bullismo.

Anche per oggi è tutto, vi aspetto al prossimo appuntamento con un nuovo romanzo dedicato a un autore emergente!

May the Force be with you!
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