A tu per tu con Francesco Ambrosio

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A fare quattro chiacchiere con me l’autore de “I guardiani dell’Efterion”, Francesco Ambrosio. Lo ringrazio per il tempo a me dedicato, è un piacere poter parlare con la mente che si cela dietro il fantasy “fantascientifico”.

Benvenuto, Francesco!

Innanzitutto volevo ringraziarti per il romanzo, sei stato veramente gentile. I ringraziamenti non sono mai abbastanza quindi grazie per accettato l’intervista. Questo pomeriggio lo trascorreremo parlando di una delle tue opere, riesci a indovinare quale?

I guardiani dell’Efterion, forse?  Io ne approfitto per ringraziare te e per la tua disponibilità.

 

  1. Non è facile condividere con il mondo le proprie idee, tu hai avuto coraggio a metterti in gioco. Cos’è che ti ha spinto ad intraprendere la carriera da scrittore?

È forse prematuro parlare di carriera ma quello che posso dire è che mettere fuori questa mia creatività mi ha dato uno scopo nella vita quando non ne avevo.

 

  1. Parliamo del tuo romanzo, I guardiani dell’Efterion. Da dove nasce l’idea di questa novella interplanetaria?

L’idea è nata da una sola storia che è diventata il primo capitolo di questo romanzo fino poi a svilupparne altre sulla stessa scia e a fonderle in unico romanzo su consiglio di Vincenzo Ambrosanio, mio insegnate di un corso di scrittura che ho frequentato dal 2014 al 2015.

 

  1. Una cosa che mi ha molto incuriosita sono i nomi. Come fai a sceglierli? Sono frutto della tua fantasia o di accurate ricerche?

I nomi sono croce e delizia, mi spiego meglio. Mi attacco molto ai nomi particolari e soprattutto mi dispiace perderli e a volte li riutilizzo in altre storie. Molti sono inventati, altri ispirati.

 

  1. Il tuo romanzo è una stanza di specchi, non sai mai cosa si cela dietro il riflesso. Qual è il messaggio che volevi lanciare con I guardiani dell’Efterion?

Che il male va estirpato alla radice, bisogna andare all’origine delle cose e dei personaggi, non a caso ho utilizzato molti capitoli in flashback.

 

  1. Questa è una domanda che pongo spesso. Hai dei consigli per chi vuole intraprendere il tuo stesso viaggio… quello da scrittore?

Di aprire il cassetto, iniziare a scrivere, provarci e migliorarsi sempre, non pensare mai che un romanzo sia tutto. Io così mi pongo di fronte alla vita: crescere e migliorarsi sempre.

 

  1. Leggendo la tua biografia ho scoperto che sei appassionato di thriller storici e fantasy? Quali sono i tuoi romanzi preferiti per ciascun genere?

Per i thriller storici è difficile trovarne uno ma posso dire che il romanzo che ha fatto un po’da apripista al genere  è stato il Codice da Vinci di Dan Brown. Per il fantasy ho apprezzato molto il modo di scrivere di Ursula Le Guin, nei libri della saga di Earthsea.  Ma il ritmo incalzante del mio romanzo è ispirato di più ai thriller.

 

  1. Sono sempre curiosa. Quali sono i tuoi modelli, i tuoi autori di riferimento?

I miei autori di riferimento sono Martin Rua, Lucas Dean e Matilde Asensi.

 

  1. Che cosa riserverà il futuro a Francesco Ambrosio? A cosa stai lavorando al momento?

Sto lavorando al seguito di questo primo libro perché l’Efterion sarà ricco di sorprese fino alla fine e quindi a esso ho voluto dedicare una vera e propria saga. Il secondo libro è una raccolta di 16 storie sui guardiani dell’Efterion e poi ci sono anche altre cose che già ho scritto e romanzi in cantiere. Le idee e i promemoria pieni non mancano ma manca il tempo.

 

La nostra intervista si conclude qui, vi ricordo che I guardiani dell’Efterion è disponibile in e-book e cartaceo sul sito di Bibliotheka Edizioni. Un grosso in bocca al lupo all’autore!

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