Close-Up: Ar-Men. Un faro leggendario di Susy Zappa (Il Frangente)

Oggi vi presento il quarto volume della saga Bretone di Susy Zappa, “Ar-men. Un faro leggendario”, edito da Edizioni il Frangente. Al faro, la razionalità si confonde e si perde nel piacere dell’illogico e della solitudine, anche se a volte il destino è più incline alla follia. Una luce seducente; a volte inganna, altre volte penetra il subconscio umano liberando ossessioni o desideri.

Acquistalo subito: Ar-men. Un faro leggendario

Editore: Edizioni il Frangente
Genere: Narrativa
Pagine: 128
Prezzo: € 19,00

“A 5 miglia a ovest dall’isola di Sein, il faro emerge come un lume sopra un cimitero di relitti; in un mare sarcastico chiamato Iroise, cosparso d’isolotti così affilati da smembrare anche la corrente marina”.

Ar-Men, una torre di pietra costruita sulla cresta delle onde; il fascino misterioso della sua luce segna il destino dei naviganti, ma anche di uomini che vi hanno lasciato la loro impronta dopo aver vissuto come eremiti: i guardiani del fuoco o forse della follia.

“…il vento geme dall’oltretomba; il cielo è più nero dell’inchiostro e dell’inferno; le onde s’infrangono arruffate e rimbombanti, ma un faro mette al riparo il navigante dalla tempesta”.

Al faro, la razionalità si confonde e si perde nel piacere dell’illogico e della solitudine, anche se a volte il destino è più incline alla follia. Una luce seducente; a volte inganna, altre volte penetra il subconscio umano liberando ossessioni o desideri.
Fascinazione: i guardiani rimarranno legati al loro faro per l’eternità, sia da vivi sia da morti.
La maggior parte dei fari di Francia conta circa 150 anni; la qualità estetica e la ricchezza simbolica sono sempre state fonte d’ispirazione per tutte le forme artistiche; è difficile sottrarsi al fascino del faro quando, con autorità, posa il suo fascio luminoso sul mare.
Ar-Men, il grande protagonista nella storia dei fari, dove un pugno di uomini ha contribuito a farlo entrare nella leggenda come l’Inferno nell’Inferno.
Un libro che racconta storie di sentimenti, emozioni, riflessioni, sogni; paura di condividere lo spazio marino con un faro infernale. In accordo con la Vita, il guardiano stipulava un patto: una relazione esperienziale con il suo faro e la rigorosa sorveglianza alla lanterna.


“ Quando un timido raggio di sole fa breccia tra le nubi, ecco apparire un faro all’orizzonte; da un abisso oscuro, sommerso da frange di schiuma, l’ultimo baluardo luminoso travolto dall’immensità del nulla… se l’immensità dell’oceano si può definire tale”.


Mentre l’isola di Sein è resistita agli assalti incessanti di un mare mai tranquillo, per secoli le navi si sono spezzate contro gli scogli assassini nella Chaussée de Sein.


“Ogni volta che una nave esce dal porto, l’imprevedibilità del destino riaffiora insieme alla consapevolezza che credersi preparati non serve a nulla”


Un cimitero di relitti in un territorio sacro alla Morte. Alla fine del Basse Froide, un faro emerge dalle onde. Ar-Men è talmente solitario da guadagnarsi la definizione di Inferno…la porta del faro cede sotto i colpi del mare mentre l’acqua invade ogni spazio e graffia l’intonaco…. Il guardiano annota febbrilmente su un taccuino gli eventi della giornata, mentre in un angolo della stanza, un’Ombra è in silenziosa attesa.

Spesso la vita del guardiano è governata dall’angoscia e dall’ansia causate dagli elementi della natura. L’angoscia notturna sublimata dal conforto dell’alba; l’ansia di non arrivare a riparare un guasto alla lanterna e l’angoscia dei fantasmi che si annidano nella mente. Ma in questo osservatorio privilegiato, il grande segreto è l’armonia con se stessi che conduce a una maggior chiarezza per semplificare gli aspetti della vita.

Finalmente posso segnalarvi il quarto volume della saga Bretone, un progetto affascinante in cui Susy Zappa racconta di storie vere, leggende della Bretagna, isole misteriose e mitici fari. Nel primo volume, “Sein una virgola sull’acqua, ritratto di un’isola bretone leggendaria”, si parte alla scoperta dell’isola di Sein, un luogo nefasto che conserva il suo fascino e dove si racconta che vi abitassero delle druide, con “Fari di Bretagna” invece questi edifici mostrano il loro lato oscuro e ne “La magia del faro” si parte all’esplorazione della fantomatica isola di Wrac’h, detta anche l’isola della Strega, mentre in “Ar-Men. Un faro leggendario” i sentimenti, emozioni, riflessioni, sogni e paura di condividere lo spazio marino con un faro infernale sono al centro della narrazione.

Ritratto di un’isola bretone leggendaria

Storia di naufraghi e naufragi, di un’isola circondata da un cordone di fari così bello da essere definito “la Versailles del mare”. Come una zattera ancorata alla prua del Finistère, il libro narra la storia della piccola isola di Sein, in bretone Enez Sun, collocata nel parco marino d’Iroise. La distanza che separa il continente dall’isola è soltanto di otto chilometri, ma quel tratto di mare, chiamato la Raz de Sein, è il luogo più pericoloso al mondo per la navigazione. Un’isola abbracciata da due mari, rincorsa da leggende di corsari, dove i Celti presupponevano la fine del Mondo. L’isola delle nove Sacerdotesse votate alla castità e di un popolo di Anime in pena che dalla Baia dei Trapassati erano traghettati a Sein per essere inumati. Streghe, miti e leggende di cui Enez Sun custodisce un mistero. 
L’isola di Sein è un crocevia di ricordi, dove le leggende avvolgono il cuore di emozioni. I senani hanno cavalcato le onde della vita dimostrando a loro stessi uno straordinario carattere forgiato dall’istinto di sopravvivenza. I sassi e le rocce custodiscono i pensieri di chi ha attraversato il tempo e i confini. I senani svicolano, ma sanno di essere ereditieri di un passato che è entrato nella memoria. 

Storie di uomini e di mare

Dopo l’appassionante Sein, una virgola sull’acqua. Ritratto di un’isola bretone leggendaria, la saga continua seguendo il filo conduttore dei fari di Bretagna. Un’avvincente lettura del lato “oscuro” dei fari, che per lungo tempo sono stati punti di riferimento vitali per le navi in balia dell’immensa furia del mare.
Le pagine svelano il racconto affascinante delle origini dei fari più belli di Francia, alcuni dai nomi mitici; un itinerario che si snoda tra paesaggi magnifici e austeri che mutano a seconda della luce e delle maree. La voce del faro si mescola ai presagi della tempesta e narra i terribili eventi e i piacevoli ricordi che riemergono durante le violente mareggiate.
Si svelano le sensazioni più intime del guardiano del faro, che si stemperano in un’atmosfera di drammatici scenari; si riporta a galla la storia, racconti in via di estinzione avvolti da un’aura di romanticismo.
Il faro: un luogo di pietra che richiama energia; un punto d’incontro per esplorare e meditare, testimone perenne dell’illustre mare.

La magia del faro

Sulla costa ventosa dei Pays des Abers un faro si erge sopra una piccola isola deserta, accessibile solo con la bassa marea, il faro di Wrac’h, ovvero il faro della Strega.

Ad esso si legano le vite di due donne, o forse di una sola, due destini che si incrociano in questo angolo di Bretagna, in un viaggio nel tempo che riporta alla Seconda guerra mondiale, al momento in cui Agathe abita il faro.

Come inseguendo un fantasma, un’altra donna, una scrittrice, molti decenni dopo ripercorre le sue orme sull’isola di Wrac’h e si immerge nell’atmosfera magica e solitaria del faro. Per un periodo ne sarà la sua guardiana, in un altalenarsi di momenti di pura bellezza e istanti di profonda inquietudine. Vivere al faro schiude un universo in cui è difficile distinguere il confine tra realtà e suggestione, mentre la marea trasforma di continuo il paesaggio.

Un’esperienza intensamente emotiva che lascia un unico messaggio forte: non si deve mai dubitare del proprio istinto, ma seguirlo per trovare la propria strada.

Nata sotto il segno dell’Acquario, dopo un percorso rivolto alle varie forme artistiche, la sua passione per la creatività la porta a dedicarsi alla pittura e alla scultura surrealista. Collezionista di tutto ciò che ha il fascino di un tempo passato, dalle vecchie scatole di latta ai libri di favole. Spirito ribelle, cerca di cogliere l’attimo fuggente perché l’oggi è già la proiezione del domani; ama catturare l’istante e immortalarlo sulla pellicola fotografica in bianco e nero. 

Inizia a dedicarsi alla scrittura componendo riflessioni e pensieri. Poi dall’inaspettato incontro con l’isola bretone di Sein, crocevia di ricordi, dove le leggende avvolgono il cuore di emozioni, nasce Sein, una virgola sull’acqua. Ritratto di un’isola bretone leggendaria (2015, Edizioni Il Frangente).

Prosegue il suo viaggio di scrittrice sulla rotta dei fari di Bretagna per raccontarne il fascino che attraverso i secoli ha attirato artisti e bohémien con Fari di Bretagna. Storie di uomini e di mare (2017, Edizioni Il Frangente).

La magia del faro è il racconto di un’esperienza da sempre sognata, il corollario dell’esistenza onirica di una persona innamorata delle forti emozioni. Vivere in un faro permette di godere dei profumi intensi portati dal vento e dal mare in tempesta, nel quale, a volte, la scrittrice rispecchia i propri stati d’animo.

Socchiudendo gli occhi, così si firma l’artista.

 

 

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