BLOG TOUR: L’Isola degli Eterni di Monica Iemi – Ambientazione

Tocca a me raccogliere il testimone per parlarvi dell’ambientazione del romanzo di Monica Iemi, “L’isola degli Eterni”, un fantasy che merita la nostra attenzione. Oggi non mi soffermerò solo sullo scenario, andrò a fondo per raccontarvi la vera storia dell’isola.

18 Aprile

Acquistalo subito: L’Isola degli Eterni

Editore: Leone Editore
Collana: Sàtura

Prezzo:  € 16,90
Pagine: 540

Per la dodicenne Giulia essere catapultata sull’Isola degli Eterni è fin da subito uno shock. In questo mondo parallelo vivono degli strani abitanti, che hanno smesso di invecchiare, di ammalarsi, di ferirsi e anche di morire. Sono in questa condizione da centinaia di anni, in una realtà che sembra priva di guerre, di odio e di rancori. Insomma, abitano in un vero e proprio mondo ideale. In quel luogo misterioso Giulia stringe un patto per cui sarà costretta a trascorrere lì un mese all’anno, fino al giorno in cui, compiuti i vent’anni, sarà deciso tra lei e un altro dei prescelti, chiamati Indicati, chi potrà accedere alla vita eterna. Ma c’è un prezzo da pagare per essere immortali. Le regole ferree che gli abitanti si sono imposti vincolano infatti la loro libertà, fino al punto che ogni emozione è bandita. Le dimostrazioni di affetto sull’Isola degli Eterni sono perfino illegali. Tutto l’opposto della vita sulla terra, dove Giulia interagisce con le persone che la circondano. Affetto, amicizia, amore, ma anche odio e dolore fanno parte del suo quotidiano, e non vengono controllate da regole. Di fronte a tutto questo, Giulia si trova quindi a dover scegliere tra razionalità ed emozione. Quale delle due avrà la meglio?

Adoro i romanzi di questo genere perchè sono un passe-partout verso nuovi mondi, scenari pazzeschi che prendono vita dinnanzi ai nostri occhi e credetemi, non c’è niente di meglio di aprire un libro e partire verso nuove mete. È anche questa la ragione per cui sono felice di proseguire il blog tour con questa tappa, l’ambientazione, perchè per me è uno degli aspetti importanti di un fantasy. Senza un worldbuilding che funzioni non c’è un terreno su cui i  personaggi possono poggiare i piedi, che si tratti della storia del mondo in cui devono muoversi o persino della sua geografia pura e semplice.

Giulia Monteverdi a soli dodici anni viene catapultata in un mondo incredibile, l’Isola degli Eterni, un luogo invisibile agli occhi di tutti tranne che a quelli di coloro che vi abitano o alle persone come la protagonista, un’Indicata, ovvero una sorta di guida del mondo esterno, l’unica persona in grado di unire due realtà separate da tempo. 

Come tutte le realtà isolate anche questa ha i suoi pregi e difetti, infatti vivendo in una “bolla” che separa fisicamente i due mondi, chi vive all’interno non sa cosa accade al di fuori della barriera, fatta della stessa sostanza delle Sfere di trasporto con cui Giulia riesce a spostarsi da un piano all’altro. Questo però non è l’unico aspetto curioso del luogo. L’energia che ha generato, per così dire, il territorio proviene da uno dei capitoli più tristi e sanguinosi della storia degli Eterni. La Sfera di Protezione che avvolge il posto gli permette di mantenersi nascosto, ma non solo, infatti questa barriera la proietta in un dimensione a sè stante, facendo in modo che non sia rintracciabile da nessun radar. 

Anche ipotizzando che qualcuno riesca a raggiungere il luogo è impossibile accedervi senza il preciso invito di uno degli abitanti, ma questo non accade mai. Infine la Sfera consente anche al tempo di rallentare fino quasi a fermarsi, facendo invecchiare lentamente chiunque vi metta piede, un discreto vantaggio per gli abitanti di questa insolita Isola, che guidati dall’antico macchinario nella Sala Protetta hanno cominciato a ricevere “consigli” su come gestire il territorio, suggerimenti che con il passare degli anni sono diventate vere e proprie leggi.

Facciamo un passiamo indietro e parliamo un po’ di storia. Com’è stato possibile tutto questo? Prima di diventare l’Isola che visita Giulia, il territorio era ben diverso, continuamente invaso e saccheggiato, passato di mano in mano fino a quando, durante una feroce battaglia succede l’inaspettato. Il signor Zanard, capo del consiglio, padre di Michael e Daniel, muore proteggendo il figlio più giovane. È in quel momento, proprio sulla linea immaginaria che delimitava i due confini, che succede l’inaspettato: l’energia che alimentava l’isola viene sprigionata, lasciando soltanto un figlio a piangere suo padre. Nessun soldato, nessuna guerra, solo dolore e la comparsa del Macchinario, che ha dato origine all’Isola degli Eterni. 

Come avrete intuito l’Isola è un luogo peculiare e maestoso, circondato da bellissime spiagge e acque cristalline. I monti si stagliano oltre le nuvole, dominando tutto dalla loro colossale altezza, mentre la città con la sua architettura singolare si rivela essere funzionale, ma in tutto questo c’è un’altra piccola particolarità che colpisce l’occhio di chi guarda: non ci sono bambini.

Essere Eterni potrà sembrare grandioso ma Giulia poco a poco ci mostra anche l’altro lato dell’immortalità, quella che proibisce la nascita di bambini perchè rischiano di non crescere e dove il contatto fisico così come le emozioni sono alieni, il caro prezzo da pagare per una vita tranquilla, lunga, sospesa nel tempo.

«La prima volta che sentii nominare l’Isola degli Eterni avevo solo dodici anni. Era notte fonda ed ero, come sempre, a letto malata.»

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Leone Editore per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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