BLOG TOUR: Il piano inferiore – Quattro chiacchiere con i protagonisti

Cominciamo la giornata con il blog tour dedicato al romanzo di Cristiano PedriniIl piano Inferiore, oggi conosceremo più da vicino Mathis e Charles.

Pagine: 124

Acquistalo subito: Il piano inferiore

Editore: Self Publishing
Genere: Romance M/M

Prezzo: € 13,90
Data di uscita: 11 Novembre

«Può un pesciolino domare uno squalo?». Per Charles Spencer Hoynes la risposta a questa domanda arriverà dopo l’incontro insolito e fortuito con Mathis Owen, un giovane avvocato fresco di laurea.
La sua presenza lo costringerà ad ammettere che oltre ai suoi metodi spregiudicati può esistere anche un altro modo di vivere la sua professione, opponendosi con pazienza, perseveranza e con voce gentile alle ingiustiziIe. Immersi in una candida Washington imbiancata dalla neve, i due giovani impareranno che non sempre è facile amarsi e accettarlo, può far paura. Ma sotto la neve e alla vigilia del magico Natale, tutto può essere possibile!

Capitolo Primo

Catapultato in paradiso?

Quattro anni di università chino su libri e dispense, innumerevoli notti insonni, una lista interminabile di fine settimana sacrificati e molte occasioni sfumate. Ecco riassunto in poche parole il risultato della carriera studentesca di Mathis al quale aggiungere due anni di specializzazione e il superamento dei test della scuola di legge e, infine, quell’unico ma fortunato stage in uno studio legale, quello di Horace Hasting, un caro amico di famiglia che si era offerto di fargli muovere i primi passi nel mondo dell’avvocatura.

«E ora eccomi qui» commentò ad alta voce Mathis, fissando quello stanzino nel quale avrebbe voluto morire e lasciare il suo epitaffio sostituendo quella targhetta di cartone appesa precariamente con del nastro adesivo accanto alla porta. Chi l’aveva scritto perlomeno non aveva sbagliato il suo nome, Mathis Owen, anche se aveva usato un discutibile color verde.

«E ora cosa racconterai a tua nonna quando ti chiederà del tuo primo giorno di lavoro?» chiese poggiando le spalle alla parete e rivolgendo lo sguardo al lungo corridoio illuminato da alcune lampade al neon che irradiavano una luce spenta dove, sul fondo, intravedeva la rampa di scale dalla quale era sceso pochi minuti prima.

La sua lunga discesa verso gli inferi… letteralmente e realmente parlando.

Quel magazzino che a giudicare dalla polvere sparsa un po’ ovunque non era molto frequentato, era l’ultimo angolo vivibile del palazzo. Si tolse dalla tasca dei pantaloni il biglietto che aveva ricevuto nell’atrio dove era scritto il numero di piano e della stanza. Ecco il suo benvenuto in quell’elegante palazzo, in una fredda mattina di dicembre. Un benvenuto anonimo e che aveva immaginato assai diverso.

Strinse il biglietto nella mano, chiuse gli occhi e batté ripetutamente il capo contro la parete prima di desistere pensando che un mal di testa non avrebbe migliorato la sua situazione.

Varcò la soglia del suo ufficio avvicinandosi alla scrivania di legno che, a giudicare dal suo piano, aveva visto seduti dietro a essa generazioni di avvocati, probabilmente tutti passati a miglior vita. Posò la sua valigetta accanto a una lampada d’acciaio. Una pila di cartellette vuote e un portapenne di plastica altrettanto vuoto, erano le uniche cose che vedeva.

Fu la vista di quel grande scaffale che arrivava fino al soffitto, carico di libri, tutti con la copertina di color marrone chiaro, che attirò la sua attenzione. Si avvicinò e ne sfilò uno. Gli bastò sfogliare le prime pagine per accorgersi che si trattava di raccolte di leggi. Lesse la data di stampa impressa sul frontespizio. «1909… Ne avete di anni» sorrise il ragazzo alzando lo sguardo verso i ripiani superiori.

«Voi sarete utili ma… – sospirò ritornando alla scrivania – senza un computer come pensano che debba lavorare?» si domandò grattandosi il capo.

«Te lo porteranno entro sera» sentì pronunciare alle proprie spalle.

Mathis si voltò repentino trovandosi davanti a un uomo di mezza età che stava spingendo all’interno il carrello delle pulizie.

«E lei chi… chi è?» balbettò il giovane.

«Colui che occupava questo posto fino a ieri e che ora dovrà trovarne un altro per la sua pausa pranzo» rispose l’uomo togliendosi un berretto sudicio con l’emblema della Nasa, mostrando una prospiciente calvizie.

Si asciugò la fronte ampia con il suo fazzoletto prima di sedersi nell’unica sedia davanti alla scrivania.

«Beh, mi spiace averle guastato i piani» obiettò Mathis oltrepassando il mobile, aprendo i cassetti per appurare se fossero vuoti, trovandoli sporchi.

«E tu che cosa ci fai qui?»

«Ci lavoro, mi hanno assunto oggi» rispose il ragazzo.

«Tu saresti un avvocato?» rise l’uomo.

«È così divertente?» osservò Mathis battendo nervosamente le dita sul piano della scrivania.

«Quanti anni hai?»

«Ventitré, perché?»

«Curiosità. Te ne avrei dati diciassette, forse diciotto» sorrise l’altro, prendendo dal piano del carrello un sacchetto. Estrasse una ciambella e ne addentò un pezzo. «Ne vuoi una?» chiese porgendogli sbrigativamente la busta.

«No, grazie. Ma visto che lei è qui potrebbe approfittare per ripulire la mia scrivania.»

«Sono in pausa, tuttavia… – rispose l’uomo lanciandogli uno straccio dal ripiano inferiore del carrello – puoi provvedere tu stesso e se vuoi dello sgrassatore…» aggiunse, indicando un flacone che conteneva un liquido biancastro.

Dopo la tappa de L’isola di Skye nella quale ci ha guidati nei luoghi del romanzo, da Washington alla foresta del grande Orsooggi tocca a me raccogliere il testimone per presentarvi i due protagonisti della nuova storia di Cristiano Pedrini, Il piano inferiore.

Sono due i volti che oggi andremo ad analizzare, Mathis Owen e Charles Spencer Hoynes, diversi come il giorno e la notte, ma che poco a poco imparano a conoscersi, arricchendo uno con l’esperienza dell’altro e viceversa.

Mathis Owen

Mathis Owen, è un giovane avvocato alle prese con il debutto nel mondo legale, dopo la laurea e una specializzazione.

Per molti la carriera di avvocato è un completo che gli stona e in un mondo di squali un pesciolino come lui rischia di essere divorato al primo morso. Nella spietata e ipocrita Washington DC Mathis Owen imparerà cosa significa essere un avvocato.

 È un giovane altruista, dotato di una discreta sensibilità ma determinato, vive con sua nonna Luise e conosce a memoria la storia di Washington DC, che sebbene lui ami quest’ultima sembra ancora trattarlo come un volto qualsiasi e in maniera distaccata, mostrandogli un volto di ghiaccio, apatico e che non si cura degli interessi altrui.

Sottovalutare Mathis è un grave errore, lui la determinazione ce l’ha eccome, è questa la ragione che lo spinge ad accettare il lavoro da Charles Spencer Hoynes,  uno degli avvocati più spregiudicati di Washington, lo “squalo”. Riuscirà a sopravvivere?

La vita ha uno strano senso dell’umorismo, incrociare la strada di Charles in qualche modo smuove Mathis, lo sprona a dare il meglio di sè senza però perdere la sua vera essenza, il motivo per il quale ha scelto di diventare avvocato: aiutare le persone.

Charles Spencer Hoynes

Dall’altra parte abbiamo Charles Spencer Hoynes, una sorta di Tony Stark degli avvocati: troppo sicuro di sè, arrogante e senza scrupoli, doti che a Washington gli permettono di sopravvivere e raggiungere vette sempre più alte.

La carriera è sempre stata la cosa più importante per uno del suo calibro, lo riflette nel modo in cui lavora e come porta avanti il suo studio, con dedizione e una sfrenata passione  eppure non si fa problemi a trattare Mathis  in maniera diversa.

Per uno che non si è mai trovato dall’altra parte, nella condizione di credere all’amore a prima vista o di avere tra i piedi una personalità disarmante come quella di Mathis, prova sentimenti contrastanti, ma questo non gli impedisce di manifestare ciò che nutre per l’altro.

Ma due caratteri tanto opposti come potranno trovare un punto d’incontro? Mathis e Charles sono indubbiamente due anime così diverse ma anche per loro, alle porte di un freddo Natale, po’ arrivare il momento per accettare quello che il destino ha riservato loro.

Non perdetevi le tappe del blogtour!

 

 

 

 

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