BLOGTOUR: L’allieva. La serie di Alessia Gazzola – L’allieva

Benvenuti alla tappa d’apertura dedicata alla serie “L’allieva” di Alessia Gazzola, pubblicata da Longanesi. La Stamberga d’Inchiostro ha l’onore di aprire le danze con la recensione del primo libro della serie, per l’appunto “L’allieva”.
Vi ricordo che alla fine della recensione trovate due sorprese, un concorso e la possibilità di vincere una delle tre copie in palio.

Pagine: 376

Acquistalo subito: L’allieva

Editore: Longanesi
Collana: La Gaja Scienza
Prezzo: € 14,90

Pagine: 376

Alice Allevi è una giovane specializzanda in medicina legale. Ha ancora tanto da imparare e sa di essere un po’ distratta, spesso sbadata. Ma di una cosa è sicura: ama il suo lavoro. Anche se l’istituto in cui lo svolge è un vero e proprio santuario delle umiliazioni. E anche se i suoi superiori non la ritengono tagliata per quel mestiere. Alice resiste a tutto, incoraggiata dall’affetto delle amiche, dalla carica vitale della sua coinquilina giapponese, Yukino, e dal rapporto di stima, spesso non ricambiata, che la lega a Claudio, suo collega e superiore (e forse qualcosa in più). Fino all’omicidio. Per un medico legale, un sopralluogo sulla scena del crimine è routine, un omicidio è parte del lavoro quotidiano. Ma non questa volta. Stavolta, quando Alice entra in quel lussuoso appartamento romano e vede il cadavere della ragazza disteso ai suoi piedi, la testa circondata da un’aureola di sangue, capisce che quello non sarà un caso come gli altri. Perché stavolta conosce la vittima.

 

 

“Mi sento come se una grande tristezza cosmica stesse facendo di me un sol boccone.”

Il 13 novembre sbarcherà nelle nostre librerie “Arabesque”, nuovo capitolo con protagonista Alice Allevi. In occasione dell’arrivo del nuovo romanzo parliamo del primo capitolo della serie, “L’allieva”, pubblicato nel 2010 da Longanesi.

“Sindrome da un cuore in sospeso” è il prequel e io avendolo scoperto tardi, lo recupererò il prima possibile, anche in vista della nuova uscita che voglio assolutamente leggere.

Non ho mai letto nulla di Alessia Gazzola, la conoscevo soltanto per la serie da cui è stata tratta la fiction, andata in onda su Rai1 con protagonista Alessandra Mastonardi nel ruolo di Alice Allevi. Dopo aver finito di leggere “L’allieva” posso dirvi che Alessia Gazzola si serve di spensieratezza e anche ironia per sviluppare la sua storia; la sua eroina non è la classica donna tutta d’un pezzo dal passato travagliato, ma è una giovane ragazza che si sta formando ed è goffa, sgraziata, ma perspicace ed è questa sua dote a renderla fuori dagli schemi agli occhi del lettore.

Al centro del romanzo c’è Alice Allevi, giovane specializzanda in medicina legale al secondo anno alle prese con i problemi da studentessa universitaria, come scadenze, esami e avvicinarsi al traguardo sempre più ambito: la laurea.

“Sono stufa di questa figure di merda che colleziono quotidianamente, ma non faccio nulla, al contempo, per arrestarne il susseguirsi.”

La carriera che ha scelto di intraprendere non è una delle più facili. Un medico legale deve innanzitutto essere preciso, puntuale e attento ad ogni minimo particolare per poter fornire un referto impeccabile che possa permettere alla polizia di progredire nelle indagini.

Una figura di questo calibro è essenziale alle autorità, per questo motivo non può permettersi di commettere errori ed essere impacciato. Alice ama questa professione ed è disposta a tutto per concretizzare il suo sogno, ma il suo modo di essere, la sua goffaggine, la porta ad essere mal vista da docenti e colleghi, che ormai l’hanno esclusa dalla cerchia, lasciandola sola a sé stessa e in balia dei suoi istinti.

Attraverso gli occhi di Alice scopriamo che l’Istituto di Medicina Legale è una trincea, dove non sopravvive soltanto chi eccelle, ma anche chi riesce a conquistare la stima di Claudio Conforti, il fiore all’occhiello della fondazione ma anche il superiore della specializzanda pasticciona. Ambra ha tutte le carte in regola per essere la numero uno ed è uno dei tanti motivi per cui la nostra protagonista non la sopporta, il continuare a vivere dietro l’ombra del prodigio dell’istituto la mette costantemente in cattiva luce, per fortuna è riuscita a legare con qualcuno, Lara, sua amica e coinquilina con la quale riesce a confidarsi.

La morte di Giulia Valenti, una ragazza che aveva conosciuto poche ore prima del decesso, sconvolge Alice che si sente in obbligo di indagare, rischiando di combinare soltanto pasticci, anzi una serie spropositata di casini. Collaborare nelle indagini con la polizia porta a galla un discreto intuito, derivato dalle sensazioni di Alice, ma allo stesso tempo altre fonti di guai, in quanto la ragazza sceglie di trasgredire le regole per scovare la verità e poter così catturare il colpevole. Almeno, questo è l’intento, durante l’ardua caccia al colpevole scoprirà che non è così semplice mettere in gabbia un criminale.

“Mi domando: se nella totale illegalità e incoscienza mi muovevo già con la furbizia e l’audacia della Pantera Rosa, cosa combinerei nel caso in cui accettassi? Di quali altri guai sarei capace?”

Se pensate di trovarvi di fronte a un giallo puro e crudo lasciate che vi dica che non è così, le nozioni medico legali trattate e il ritrovamento di un cadavere arricchiscono questo chick-lit di una leggerissima sfumatura giallastra, che sbiadisce lentamente con il procedere della storia.

Alessia Gazzola dipinge i suoi personaggi in maniera pittoresca, rendendoli ironici e quasi una parodia del meticoloso mondo della medicina legale, sempre così austero e metodico, così come anche del giallo stesso. Pur nascendo spontaneo un confronto con le eroine create da Patricia Cornwell e Kathy Reichs, è meglio distaccare del tutto questi tre mondi, in quanto da una parte le due maestre del thriller hanno scelto un approccio più serio del genere mentre la Gazzola si è tuffata su qualcosa di più ironico che permettesse al lettore di ridere tra un morto e l’altro.

La particolarità di questo romanzo, infatti, risiede nella scelta di trasformare clichè del tutto visti e rivisti in qualcosa di nuovo e frizzante, che ha quella giusta spinta per invogliare il lettore a continuare la sua lettura, portandolo ad odiare o amare alcuni dei personaggi.

È una lettura che scorre veloce in quanto commedia, come ho già detto, con una lieve tinta di giallo a rendere il tutto un po’ più interessante.

È giunta l’ora di lasciarvi alle pagine del romanzo, così che possiate apprezzare anche voi le avventure di Alice Allevi, presto nuovamente in libreria.

 

Acquistando entro il 18 novembre una copia cartacea del nuovo romanzo di Alessia Gazzola, Arabesque, sul sito www.ibs.it, si potrà partecipare al concorso “Vinci una giornata sul set dell’Allieva”. In palio, 2 ingressi sul set della seconda stagione dell’Allieva in compagnia di Alessia Gazzola e degli attori protagonisti e 2 soggiorni a Roma (viaggio a/r in treno e una notte in hotel).

Tre copie in edizione speciale cercano casa!
Per vincere una delle copie in palio vi basta seguire le seguenti regole:
Obbligatorie:
– Diventare lettori fissi dei blog partecipanti
– Commentare le recensioni
– Mettere mi piace alla pagina Facebook di Longanesi
Facoltative:
– Condividere le tappe taggando 2 persone
Il giveaway comincia il 6/11 e finisce il 20/11

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Vi lascio il calendario con le prossime tappe del blogtour!
Non lasciatevene scappare neanche una!

May the Force be with you!
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Un commento su “BLOGTOUR: L’allieva. La serie di Alessia Gazzola – L’allieva

  1. Ciao! Che emozione aprire il blogtour *_*
    Il prequel non l’ho letto ancora nemmeno io, ma sono molto curiosa di scoprire come si sono conosciuti Alice e Claudio.
    I libri della Gazzola mi piacciono moltissimo, ogni volta che ne esce uno nuovo faccio il conto alla rovescia XD
    Un salutone e ottima analisi delle avventure della nostra dottoressa pasticciona =)
    Leryn

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