Benvenuti alla quarta tappa del blogtour dedicata al romanzo “Hotel delle Muse” di Ann Kidd Taylor, edito Corbaccio.
Grazie a Carlo di The Room Tales per i bellissimi banner.
Siete pronti a cominciare?
IL ROMANZO
Acquistalo subito: Hotel delle Muse
“Quando, in passato, avevo immaginato la mia vita a trent’anni, era così che mi vedevo: come ora, a studiare gli squali.”
Maeve Donnelly aveva solo dodici anni quando ha perso entrambi i genitori in un terribile incidente aereo.Da quel momento in lei si è fatto strada un enorme vuoto che rischiava di trascinarla nel baratro della depressione.
Capita raramente che un’esperienza traumatica possa segnare la vita di una persona in maniera così vivida, soprattutto quando si parla di un’aggressione da parte di uno squalo, da cui è ancora più raro uscire vivi.
Questa esperienza ha rafforzato Maeve che nel mare ha sempre visto la sua casa e proprio questo la spinge a diventare una biologa marina, avvicinandola ancora di più al suo amato oceano.
“Ma, fino a quel momento, il futuro che avevo sempre sognato non si era materializzato.”
Diventare una biologa marina non è semplice perchè bisogna prestare particolare attenzione alle creature che popolano il mare, creando un rapporto di fiducia che permetta a chi studia di comprendere meglio i comportamenti ed il pensiero di queste affascinanti creature.
Nonostante possano intimorirci, infatti, molte specie attaccano solo per paura o spinte dalla fame e dal bisogno di nutrirsi, ma il più delle volte siamo noi l’animale più spaventoso e pericoloso.
In questo senso Maeve ha sempre dimostrato di avere una certa attitudine nel rapportarsi con le creature marine.
Nonostante il morso di quello squalo in qualche modo è entrata in contatto con il suo mondo diventando a tutti gli effetti una figura della quale fidarsi ed è per questo che ritorna all’Hotel delle Muse dopo tanto tempo.
“Sarei stata la zia Maeve per i figli che avrebbe avuto il mio fratello gemello Robin, e io avrei sposato il mare. Tante persone, compreso Robin, direbbero che l’ho già fatto.”
Come tutti gli esseri umani Maeve nasconde un animo fragile, tormentato dalla sua perdita e spezzato dall’amore che non ha mai potuto avere.
Un po’ come nelle tragedie sembra essere destinata a non avere un lieto fine.
Daniel, il suo Daniel, quello a cui ha dato il primo bacio e che poteva diventare il suo compagno ora è una persona completamente diversa e in Maeve si apre una ferita più grande di quella che già aveva.
L’Hotel delle Muse dovrebbe essere d’ispirazione e permetterle di raggiungere la sua felicità, oltrepassando ogni ostacolo che la vita le continua a porre lungo il cammino.
Per saperne di più non resta che leggere il romanzo!
Buona lettura!
Siamo giunti alla fine.
Non vi resta che procurarvi una copia di “Hotel delle Muse”
Vi lascio il calendario con le prossime tappe del blogtour!
Non lasciatevene scappare neanche una!
La gif degli squali è fantastica, potrei fissarla per ore.