BLOGTOUR: Il giardiniere di Natasha Preston – Orrore senza fine. Cronache di rapimenti

Benvenuti alla quarta tappa del blogtour dedicata al romanzo “Il giardiniere” di Natasha Preston, edito Piemme

IL ROMANZO

Prezzo: € 16,00

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Titolo: The Cellar
Editore: Piemme
Pagine: 324
Prezzo: € 16,00
A Long Thorpe non succede mai niente, finché la sedicenne Summer Robinson non scompare nel nulla e nonostante le ricerche risulta introvabile. Summer è imprigionata in una cantina allestita come una vera casa, con altre tre ragazze. Sono state tutte rapite da un uomo che si fa chiamare Clover.
Lily, Rose, Violet e Poppy sono i suoi fiori delicati e perfetti, la sua famiglia, e lui si prende cura di loro: cena con loro, compra loro vestiti, libri, dvd.
Ma per le ragazze quello è soltanto un orrore senza fine, a cui hanno iniziato a rassegnarsi.Tutte tranne Summer, perché lei sa che i fiori non possono sopravvivere a lungo lontano dal sole….

Let’s talk about “The Cellar”

Oggi in occasione del blogtour dedicato al romanzo “Il Giardiniere” di Natasha Preston, edito in italia da Piemme, parliamo di cronaca, di fatti realmente accaduti che hanno sconvolto la sensibilità di ognuno di noi.

Sono moltissimi i casi noti relativi a rapimenti e sequestri e ce ne sono abbastanza da fare dieci enciclopedie, soprattutto se si risale fino agli anni ’70, ’80 e ’90, i periodi in cui le sparizioni di persone hanno visto il loro apice.

Un caso di rapimento fra i più noti è senz’altro quello del rapimento di Aldo Moro, l’allora presidente della Democrazia Cristiana, che fu sequestrato e, dopo una lunga prigionia, ucciso.
In pochi secondi, sparando con armi automatiche, i brigatisti rossi uccisero i due carabinieri a bordo dell’auto di Moro (Oreste Leonardie Domenico Ricci), i tre poliziotti che viaggiavano sull’auto di scorta (Raffaele Iozzino, Giulio Rivera e Francesco Zizzi) e sequestrarono il presidente della Democrazia Cristiana.

Dopo una prigionia di 55 giorni, durante la quale Moro fu sottoposto a un processo politico da parte del cosiddetto «tribunale del popolo» istituito dalle Brigate Rosse e dopo aver chiesto invano uno scambio di prigionieri con lo Stato italiano, Moro fu ucciso.
Il suo cadavere fu ritrovato a Roma il 9 maggio, nel bagagliaio di una Renault 4 parcheggiata in via Caetani, una traversa di via delle Botteghe Oscure, a poca distanza dalla sede nazionale del Partito Comunista Italiano e da Piazza del Gesù, sede nazionale della Democrazia Cristiana.

Mentre di Aldo Moro si sapeva chi erano i rapitori (le brigate rosse) e i motivi del suo sequestro ci sono invece casi in cui delle persone scomparse non è più trovata traccia. Infatti dei casi di cui vi parlerò di seguito non c’è certezza del fatto che le vittime siano state effettivamente rapite, ma è sicuramente l’ipotesi più plausibile.

 

Un noto caso di scomparsa, invece, è quello di Denise Pipitone, una bambina di tre anni che è scomparsa intorno alle 12 del 1º settembre 2004 a Mazara del Vallo, in Provincia di Trapani, mentre si trovava nei pressi della casa della nonna materna. Secondo la ricostruzione proposta dagli inquirenti Denise sarebbe stata rapita dalla sorellastra Jessica Pulizzi, anche lei minorenne, con la complicità della madre Anna Corona e dell’ex fidanzato Gaspare Ghaleb per motivi sottesi a «vendetta e gelosia perché Denise e Jessica Pulizzi sono figlie dello stesso padre, Piero Pulizzi». Jessica Pulizzi viene successivamente accusata di sequestro di minore in concorso e rinviata a giudizio il 18 gennaio 2010. La donna risulterà assolta in primo dal Tribunale di Marsala il 27 giugno 2013 e il successivo 2 ottobre 2015 la Corte d’appello di Palermo conferma l’assoluzione nei confronti di Jessica Pulizzi, sempre per insufficienza di prove.

 

Un altro tragico caso di sparizione è quello di Emanuela Orlandi, una ragazza di quindici anni, figlia di un dipendente della Città del Vaticano, che è scomparsa a Roma il pomeriggio del 22 giugno 1983. Diverse telefonate anonime o comunque di dubbia identità hanno riferito dell’allontanamento autonomo della ragazza desiderosa di rifarsi una vita, impiegata in qualche bar della città. Le amiche, invece, dissero che la ragazza aveva ricevuto delle proposte di lavoro nel campo della cosmetica. Emanuela, era stata appena promossa al terzo anno di Liceo Scientifico e, contemporaneamente, seguiva i corsi di pianoforte al Pontificio Istituto di Musica Sacra.

 

Ultima, ma non per importanza, è la famosissima sparizione di Ylenia Carrisi, scomparsa misteriosamente a New Orleans (Louisiana, Stati Uniti) il 6 gennaio 1994, la primogenita di Al Bano e Romina Power, che non venne mai più ritrovata. Varie sono le ipotesi di avvistamenti, ma nessuno di essi è stato realmente confermato. Una versione molto accreditata è l’ipotesi di suicidio sotto effetto di stupefacenti: infatti fu avvistata da un guardiano di un parco acquatico, una donna simile alla Carrisi, gettarsi nel fiume Mississippi. Su richiesta del padre Albano Carrisi, il tribunale di Brindisi ha dichiarato la morte presunta di Ylenia nel 2014. La madre Romina Power ha dichiarato che continuerà a cercare Ylenia.

 

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Facoltative:
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Il giveaway inizia il 27/06 e finisce il 03/07

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Siamo giunti alla fine.
Non vi resta che procurarvi una copia de “Il giardiniere”
Vi lascio il calendario con le prossime tappe del blogtour!
Non lasciatevene scappare neanche una!

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4 commenti su “BLOGTOUR: Il giardiniere di Natasha Preston – Orrore senza fine. Cronache di rapimenti

  1. Eleonora Magnotta il said:

    tra questi ricordo benissimo la scomparsa di Denise Pipitone. soprattutto della forza e del coraggio della mamma, che a distanza di anni cerca ancora quella maledetta verità, che credo non uscirà mai. spero solo che la picca denise ovunque si trovi stia bene. che non ci sia in questo caso il risvolto tragico.. un po’ triste questa tappa T_T

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