BLOGTOUR: La narratrice sconosciuta di Brunonia Barry – Quando la giustizia vacilla

Benvenuti alla quinta tappa del blogtour dedicata al romanzo “La narratrice sconosciuta” di Brunonia Barry, edito Garzanti.
Siete pronti?

IL ROMANZO

Acquistalo subito: La narratrice sconosciuta

Il buio è appena calato avvolgendo Salem nel suo manto scuro. Callie ha sette anni appena ed è sola sulla scogliera che domina la baia. Non dovrebbe essere lì. È troppo pericoloso. Poi all’improvviso sente uno strano grido e lo spettacolo che si presenta ai suoi occhi la lascia senza parole: tre donne sono state uccise. Solo Rose, la più anziana del gruppo, riesce a scappare e a portare Callie in salvo.
Sono passati vent’anni da quel terribile evento. Anni in cui Callie ha fatto di tutto per dimenticare e vivere una vita il più possibile normale. Ha promesso a sé stessa che non avrebbe più messo piede a Salem, il luogo dei suoi incubi. Eppure, sente che per lei è arrivato il momento di tornare là dove tutto è cominciato. Perché un ragazzo è stato trovato senza vita, e prima della fine un grido ha squarciato il cielo nero. Quello stesso grido che ha sentito da bambina e torna sempre a tormentarla. Ora non può permettere che Rose venga condannata per qualcosa che non ha commesso. La Rose che lei conosce, e che anni addietro le ha salvato la vita, non avrebbe mai osato fare del male a nessuno. Ne è sicura. Così come ne è sicuro l’ispettore Rafferty, incaricato di occuparsi del caso. A Callie allora non resta altra scelta che far luce sulla verità. Una verità che ha radici in quella terribile notte sulla scogliera, dove si è compiuto un destino ancora avvolto nel mistero e che ora ha bisogno di essere svelato. Costi quel che costi.

Let’s talk about “Quando la giustizia vacilla”

“La giustizia è come una tela di ragno: trattiene gli insetti piccoli, mentre i grandi trafiggono la tela e restano liberi.”

Oggi parliamo di un argomento spinoso. Se vi ricordate avevamo già parlato di alcuni casi in cui le autorità hanno premuto il grilletto un po’ troppo impulsivamente, mettendo fine a diverse vite. Questa volta facciamo un salto indietro, analizzando la situazione dal punto di vista globale e non soltanto nello specifico.

Uno studio condotto da Samuel Gross mette in evidenza che dal 1973 al 2004 su circa 400 persone soltanto 144 abbiano scampato la morte. Un po’ perché si aveva bisogno di una vittima e un po’ per salvare la reputazione, spesso e volentieri la storia dimostra come siano i pregiudizi a rendere un condannato il tipo ideale per una pubblica esecuzione e per questa ragione non c’è da stupirsi di manomissioni di prove o interrogatori in cui la persona è stata costretta a confessare reati mai commessi pur di avere salva la vita, anche se per alcuni così non è stato.

Un chiaro esempio di questi fatti è la serie tv “The night of” in cui si vede il protagonista che viene considerato un criminale ancor prima di avere prove certe che sia lui l’assassino, sebbene lo stesso ragazzo abbia commesso un’infinita serie di sciocchezze che lo hanno incastrato.

Un ulteriore esempio è anche la serie tv “Rectify” che ci fa vivere gli orrori della vita di un uomo che, accusato ingiustamente di aver ucciso una ragazza , viene condannato a morte solo per la “gloria” mediatica” di un senatore  e che viene scagionato solo grazie ad una prova che all’epoca dei fatti non era stata occultata in maniera adeguata. Tutto questo ovviamente dopo diversi anni di reclusione nel braccio della morte dove ha patito ogni genere di tortura.

“Le streghe non sono mai esistite, tranne che nella mente delle persone. Tutto quello che c’era nei tempi antichi era alcune donne e uomini che hanno creduto nelle cure a base di erbe e nel folklore e nella voglia di volare.”

Un esempio di tutto questo ce lo insegna la storia di Salem, dove i pregiudizi e la paura hanno fatto sì che donne innocenti venissero condannate a morte solo perché ritenute streghe. La paura che alimentava le persone in quel periodo non si è mai spenta, basti pensare al nostro presente e ai pregiudizi e stereotipi che muovono il mondo. Certo, come ben sappiamo le streghe non esistono, ma è altrettanto vero che basta appartenere ad un luogo diverso per rendere quella persona un potenziale criminale agli occhi della giustizia.

Ad insegnarci però non c’è solo la storia, infatti anche in diversi fumetti e manga si tratta lo stesso tema ed uno di questi è proprio One Piece, un anime che ci ha tenuti impegnati nell’ultimo mese.
Qui Portguese D. Ace, figlio dell’ex Re dei Pirati Gol D. Roger e membro della ciurma di Barbabianca viene arrestato e messo a morte non come pirata bensì come figlio del re dei pirati, estendendo le “colpe” del padre verso suo figlio, rendendolo un nuovo esempio del trattamento che il governo mondiale riserva a chiunque volesse ambire al titolo.
Pirati come Ace e Barbabianca non si sono macchiati di crimini gravi come la morte di qualcuno, così come non lo aveva fatto il leggendario Gol D. Roger, ma il governo mondiale li condanna a solo per il fatto che sono pirati e che la loro libertà possa minare in qualche modo  il potere del governo stesso.

Questo è anche il caso di Rose Whelan sospettata di omicidio per via di dicerie che l’hanno portata ad essere al centro dell’attenzione di tutti. È bastata una tragedia a mettere sottosopra la sua vita nel 1989 e, a distanza di venticinque anni, una ferita si riapre mostrando con quanta facilità le persone riescano a farsi convincere da una diceria piuttosto che andare oltre la semplice apparenza.

***

Vi ricordo che tre copie cercano casa!
Partecipare è semplicissimo.

Obbligatorie:
– Diventare lettori fissi dei blog partecipanti
– Seguire su Instagram “La Stamberga d’Inchistro”: @stambergadinchiostro

– Seguire su Instagram “The Room Tales”: @carlo.salvato
– Commentare tutte le tappe
– Mettere mi piace alla pagina Facebook di Garzanti

Facoltativa:
-Condividere le tappe e taggare tre amici

Il giveaway inizia il 11/09 e finisce il 17/09

a Rafflecopter giveaway

Siamo giunti alla fine.
Non vi resta che procurarvi una copia di “La narratrice sconosciuta”.
Vi lascio il calendario con le prossime tappe del blogtour!
Non lasciatevene scappare neanche una!

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May the Force be with you!
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5 commenti su “BLOGTOUR: La narratrice sconosciuta di Brunonia Barry – Quando la giustizia vacilla

  1. Alexandra Scarlatto il said:

    E già, tutto vero purtroppo. La giustizia è molto, molto fallace, e spesso chi ne paga le conseguenze è più che innocente. E i processi alle “streghe”? L’apoteosi dell’ignoranza umana. Sarebbe stato bello se una vera strega fosse spuntata durante i processi e avesse incenerito tutti quei tronfi e ignoranti signorotti e tutta la folla che li appoggiava.

    Partecipo volentieri al blogtour, lettrice fissa dei blog blogspot come Alexandra Scarlatto, e seguo su Instagram col nick @hotstorm403 (Alexandra Scarlatto) i restanti due blog.
    Se il like alla pagina Facebook della Garzanti non dovesse vedersi faccio uno screenshot; nome Facebook: Alexandra Scarlatto.
    Indirizzo e-mail: [email protected]

  2. Bellissima questa tappa conclusiva, non ero molto informata sull’argomento ma nei giorni scorsi sono andatela su Internet ad informarmi, ho trovato il tutto davvero angosciante, sopratutto la storia di Salem e delle streghe, quanta stupidità :(
    Mi piacerebbe davvero tanto leggere questo libro, la trama mi piace tantissimo, sono super curiosa :)

    Partecipo con molto piacere al BlogTour ❤️
    Di seguito vi elenco tutte le regole che ho rispettato nel form :)
    Seguo tutti i blog partecipanti al BlogTour con il nome: Elysa Pellino
    La mia email: [email protected]
    Seguo i due profili Instagram ” La stamberga d’inchiostro ” & ” Carlo Salvato – The room tales ” con il nickname: e.l.i.s.a.93
    Ho il mi piace alla pagina Facebook ” Garzanti Libri ” con il nome: Elysa Pellino
    ( Ho commentato tutte le tappe )
    – Ho completato il form in tutti i suoi campi. . .
    Grazie per la partecipazione!!
    Buona Fortuna a Tutti ❤️

  3. Buonasera! L’argomento trattato è tanto interessante quando delicato e forse anche abbastanza complicato da essere disquisito in un semplice commento senza riuscire ad evitare di sfociare nel banale; motivo per cui io proverò ad esserlo il meno possibile, partendo innanzitutto dalla prima citazione che, tante le volte che l’ho letta, molteplici i pensieri che ne sono scaturiti poiché è un concetto piuttosto ampio ma anche di estrema attualità. Secondo me insita in questo pensiero si cela l’idea della cosiddetta legge del più forte che annienta e sopprafà il più debole e solo lui riesce a mantenere intatta la sua libertà che in questo caso si traduce nella vita.
    Ad ogni modo, per non sfociare in numerosi voli pindarici, mi soffermerò su ciò che avete esposto rapportato anche al libro e quindi a Salem e le sue streghe. La ricerca di un capro espiatorio è sempre esistita ed è sempre stata necessaria all’uomo per poter dare, ad esempio, un senso a quegli eventi che si succedevano uno dopo l’altro senza sosta e che non avrebbero altrimenti trovato spiegazione. Basti pensare alle numerose epidemie e carestie che hanno decimato le popolazioni nel corso dei secoli. Si sentiva il bisogno, quasi come se fosse una necessità estrema, di credere che quelle stesse fossero state provocate da fenomeni ben precisi (in particolare streghe – ma anche gli ebrei furono considerati a lungo un capro espiatorio). Ma, in tal caso, sono le prime il nostro oggetto di interedde in quanto il romanzo in questione tratta di ciò: quelle stesse streghe che dovettero subire il rogo e che si credeva fossero strumenti del demonio e che a causa loro avvenissero degli eventi nefasti.
    Come ho già detto, non basterebbe una serata per parlare a dovere di ciò e non voglio dilungarmi ulteriormente.

    Comunque, ho apprezzato molto le due serie TV citate e le ho inserite in lista.

  4. Buonasera! L’argomento trattato è tanto interessante quando delicato e forse anche abbastanza complicato da essere disquisito in un semplice commento senza riuscire ad evitare di sfociare nel banale; motivo per cui io proverò ad esserlo il meno possibile, partendo innanzitutto dalla prima citazione che, tante le volte che l’ho letta, molteplici i pensieri che ne sono scaturiti poiché è un concetto piuttosto ampio ma anche di estrema attualità. Secondo me insita in questo pensiero si cela l’idea della cosiddetta legge del più forte che annienta e sopprafà il più debole e solo lui riesce a mantenere intatta la sua libertà che in questo caso si traduce nella vita.
    Ad ogni modo, per non sfociare in numerosi voli pindarici, mi soffermerò su ciò che avete esposto rapportato anche al libro e quindi a Salem e le sue streghe. La ricerca di un capro espiatorio è sempre esistita ed è sempre stata necessaria all’uomo per poter dare, ad esempio, un senso a quegli eventi che si succedevano uno dopo l’altro senza sosta e che non avrebbero altrimenti trovato spiegazione. Basti pensare alle numerose epidemie e carestie che hanno decimato le popolazioni nel corso dei secoli. Si sentiva il bisogno, quasi come se fosse una necessità estrema, di credere che quelle stesse fossero state provocate da fenomeni ben precisi (in particolare streghe – ma anche gli ebrei furono considerati a lungo un capro espiatorio). Ma, in tal caso, sono le prime il nostro oggetto di interesse in quanto il romanzo in questione tratta di ciò: quelle stesse streghe che dovettero subire il rogo poiché si credeva fossero strumenti del demonio e che a causa loro avvenissero degli eventi nefasti; l’uomo, anche, in quel caso, non ci ha pensato due volte a condannarle sperando che così facendo avrebbe potuto espiare la pena e far tornare in auge prosperità e benessere, senza mettere in conto che, inconsciamente, s’era macchiato anche lui di un peccato altresì condannare un suo simile a suo beneficio.

    Comunque, come ho già detto, non basterebbe una serata per parlare a dovere di ciò e non voglio dilungarmi ulteriormente.

    P.s.: Ho apprezzato molto le due serie TV citate e le ho subito inserite in lista.

    A presto,

    TB.

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