#BtiliReadingChallenge: Una cosa ancora di B. J. Novak

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Il mio primo tassello per la #BtiliReadingChallenge ha come protagonista la raccolta di racconti di B.J. Novak“Una cosa ancora. Storie e altre storie”, pubblicato da Baldini + Castoldi e tradotto da Donatella Rizzati.

Data di uscita: 24 Settembre 2015

Acquistalo subito: Una cosa ancora

Editore: Baldini + Castoldi
Collana: Romanzi e racconti
Traduzione: Donatella Rizzati
Pagine: 298

Prezzo: € 17,00

Volete vincere 100.000 dollari per scoprire che non potete intascare un centesimo o far visita a vostra nonna in Paradiso per capire che neanche lei è uno stinco di santo? Oppure preferite convincervi che indossare una maglietta rossa sia il segreto per incontrare l’amore della vita, o che la cosa migliore del mondo sia un bel niente? Se quello che cercate è un viaggio sulle ali della fantasia e del nonsense a stelle e strisce, “Una cosa ancora” è il libro che fa per voi. Prendendo ispirazione da questioni che spaziano dalla natura della perfezione alla necessità della glassa sulla torta di carote, Novak abbraccia i fenomeni più umani: l’amore, la paura, la famiglia, l’ambizione e l’ansia come elementi sfuggenti che contribuiscono a rendere una persona completa. Una collezione di storie originali in cui l’umorismo giocoso e lo spirito elettrizzante definiscono uno scrittore totalmente devoto al divertimento del lettore.

Ho deciso anche io di unirmi alla #BtiliReadingChallenge, iniziativa creata da @misstortellino e @booktubeitaindie_, volta a promuovere la realtà indipendente, questo permette ai lettori di avvicinarsi alla lettura di case editrici indipendenti che spesso e volentieri vengono viste come qualcosa di “inarrivabile”, ma che in fin dei conti si tratta più di un pregiudizio, un muro invisibile che può (o meglio deve) essere abbattuto … come? Scegliendo di provare a leggere prima di respingere del tutto l’idea. Ma veniamo a noi.

La casa editrice di questo mese è Baldini + Castoldi e il tema, invece, una raccolta di racconti. Io per l’occasione ho affrontato due letture, una della ce del mese, che è quella di cui appunto vi parlerò ora, mentre l’altra di una casa editrice che ho scoperto da poco, Racconti Edizioni, il cui articolo uscirà fra poco.

È stato difficile scegliere una sola antologia, i titoli che mi stuzzicavano erano diversi, ma alla fine si è fatta largo lei, “Una cosa ancora. Storie e altre storie” di Benjamin Joseph Manaly Novak, un attore, produttore e sceneggiatore americano che devo essere onesta mi ha spiazzata. Quando ho preso in mano la sua opera mi sono resa conto che era completamente diversa dall’idea che mi ero fatta. Non fraintendetemi, non è stata negativa l’esperienza di lettura, solo che mi ha lasciata senza parole. Il modo in cui ha saputo giostrarsi fra i vari argomenti è il vero punto forte della narrazione, spinge a voler continuare il viaggio attraverso il suo flusso di pensieri riversato sulla carta.

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La prima parola che mi viene in mente per descrivere l’opera è geniale. Mi sembrava quasi di vederlo salire sul palco completamente spoglio con al centro uno sgabello, afferrare il microfono e cominciare a parlare, a raccontare la sua visione del mondo e analizzare cosa significa essere umani in un mondo che ci continua a bombardare di input esagerati dove i valori vengono spesso soffocati, schiacciati dall’idea che il successo possa essere la sola chiave per andare avanti. 

È anche frizzante e pungente. Non ha bisogno di addolcire la pillola per andare dritto al sodo quando vuole, altre volte invece è più ironico, parte dalle piccole cose per ampliare la visuale, raccontare un’istituzione come la famiglia o l’amore, anche servendosi di esempi della cultura odierna o di volti di attori familiari che arricchiscono il suo monologo in quello che sembra uno stand up comedy, sfondando però la quarta parete, arrivando quindi dritto al lettore che galleggia tra le righe seguendo la corrente dei pensieri di Novak.

Devo ammettere che in un periodo cupo come quello del mese di febbraio questa raccolta mi ha risollevato il morale, di certo Novak è uno che il sorriso te lo strappa, altre volte invece preferisce mettere il lettore di fronte ai problemi, invogliandolo a riflettere e farsi un’idea sulle varie tematiche. Per essere un’antologia questa è davvero vasta, sono più di cinquanta storie brevi che raccontano argomenti di vario genere, capace di trasformare l’ordinario in straordinario con la semplicità della vita vera, quella che viviamo ogni giorno ricca di disgrazie e storie esilaranti.

Le sue storie sono irriverenti, non chiedono scusa a nessuno, anzi se possono girano il dito nella piaga, mettendo in evidenza tutto ciò che ci può essere di ironico in certe situazioni. Con disinvoltura questa raccolta di racconti diventa come un piccolo puzzle fatto di piccoli frammenti di vita vissuta, pezzetti di quotidiano che si ripetono giorno dopo giorno, dimostrando l’abilità dell’autore come narratore. In poche parole una piacevole sorpresa.

“Alla fine l’amore ha vinto sempre. Non importa come, non importa quanto tempo ci è voluto, non importa cosa ha significato. giusto o no, vero o no, l’amore ha vinto. Se è stata una cospirazione, almeno nel suo genere è stata la migliore del mondo.”

 

 

 

 

 

May the Force be with you!
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