Review Party: Il castello dei falchi neri di Marcello Simoni

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

È arrivato il momento di parlare del nuovo romanzo di Marcello Simoni, un thriller dal retrogusto dolce amaro e con un’ambientazione suggestivaedito da Newton Compton Editori e in uscita oggi.

 

Data di uscita: 28 Giugno

Acquistalo subito: Il castello dei falchi neri di Marcello Simoni

Editore: Newton Compton Editori
Collana: Nuova narrativa Newton
Genere: Thriller Storico

Prezzo: € 4,99 | € 9,90
Pagine: 320

Anno Domini 1233. Dopo aver preso parte alla crociata di Federico II, il nobile Oderico Grifone, ormai diventato uomo, fa ritorno alla dimora di famiglia, una grande magione nella campagna di Napoli. Il rientro, tuttavia, non è dei più felici. Sua sorella, Aloisia, è stata data in sposa a un uomo di dubbia reputazione, mentre Fabrissa, una giovane aristocratica con la quale Oderico, prima di partire per la Terra Santa, aveva intrecciato una storia d’amore, è promessa a un altro. Come se non bastasse, la famiglia sembra essere caduta in disgrazia e il castello, un tempo ricco e prospero, versa ora in uno stato di abbandono. Pur non riuscendo a comprenderne il motivo, Oderico intuisce che la madre, il padre e il fratello minore gli nascondono qualcosa. Qualcosa che riguarderebbe il feudo dei Grifoni, una collina sulla quale in molti vorrebbero mettere le mani a causa di un antico segreto custodito tra i suoi fitti boschi. Nel tentativo di risollevare le sorti della famiglia, Oderico resterà coinvolto, suo malgrado, in una serie di efferati delitti che sembrano avere uno stretto legame col più grande motivo d’orgoglio del suo casato: la nobile arte della falconeria.

 

 

Marcello Simoni, come il buon vino, invecchia egregiamente, sulla tavola apparecchia un banchetto degno di nota mettendo al centro non solo un’ambientazione suggestiva e vivace, ma arricchendola di una storia curiosa, una Napoli che risente del cambiamento sociale in un contesto storico del 1200.
Oderico Grifone, sotto la guida di Federico II, era partito per la crociata. Al suo ritorno tutto cambia. La sua famiglia un tempo potente e rispettata ora è un triste eco di un’epoca passata, un’epoca in cui Oderico aveva ancora una certezza. Le cose sono cambiate, sua sorella è stata data in sposa a un losco figuro e così anche la sua amata.

Il suo casato sembra essere caduto in disgrazia, il castello sembra essere lasciato al suo destino, come se il destino avesse voluto che la sua partenza per la crociata coincidesse con il declino della sua nobile famiglia. A tenere alto lo stendardo dei Grifoni resta soltanto il ricordo della nobile arte che aveva contraddistinto il suo casato da tutti gli altri: la falconeria.

Per tragica ironia della sorte anche questa arte sembra essere divenuta una spina nel fianco per Oderico, che si ritrova invischiato in una fitta serie di omicidi perpetrati da qualche genere di uccello rapace, una coincidenza che a parer mio sembra quasi voler affondare il coltello nella carcassa del povero crociato, ormai distrutto dal mondo che ha trovato al suo rientro dalla guerra.

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Ma non sono solo Napoli e il suo castello ad essere mutati durante l’assenza di Oderico, anche suo fratello Landolfo e sua sorella Aloisia sono divenuti persone totalmente diverse che il cavaliere dovrà imparare a conoscere poco per volta, quasi come se non li avesse mai visti prima, due figure che però si riveleranno fondamentali lungo il suo percorso alla scoperta della sua nuova vita, nel disperato tentativo di farla riconciliare con la vecchia.

Questo nuovo romanzo di Marcello Simoni inaugura una nuova serie di storie, più misteriose, che in questo caso vedono Oderico vestire i panni del “detective” medioevale, un cavaliere che lascia indietro la sua armatura per investigare su dei delitti che sembrano inesorabilmente gravitare attorno alla sua famiglia e alla complessa arte della falconeria, senza tralasciare però elementi che richiamano i grandi rapaci che popolano i miti e le leggende, come ad esempio il Grifone che da il nome al casato di Oderico.

L’intero romanzo è costellato da personaggi carismatici, a partire dalla famiglia dello stesso protagonista, tutte figure che non sembrano arrendersi alle disgrazie della vita, che sebbene le sorti della famiglia versino nelle peggiori condizioni non smettono di adoperarsi per cercare di restare a galla e forse riportare il casato ai suoi antichi fasti.

Ad accompagnare la narrazione sono presenti anche delle bellissime illustrazioni realizzate dall’autore stesso, raffiguranti diversi rapaci, piccole opere che aiutano il lettore ad immergersi nella narrazione, rendendo reali i magnifici volatili di cui si parla all’interno di questi romanzo, permettendo in qualche modo di far volare l’immaginazione, di immedesimarsi nel mito e vivere anche solo un po’ più da vicino l’arte della falconeria attorno alla quale gravita tutta la storia di Oderico Grifone.

Il castello dei falchi neri è quel posto in cui tornare dopo un lungo viaggio, un luogo familiare che diventa presto sconosciuto, lo scrigno di una nobile arte che diviene uno strumento di terrore.

«Era come se fosse tutto suo, pensava. Il mare, i navigli, la lingua di terraferma chiusa tra il mare e la battigia… Tutto contenuto dentro i suoi occhi, nel suo piccolo impero, al punto da darle l’impressione di poter prendere ogni cosa allungando la mano e spostarla a piacimento, quasi si trattasse di minuscoli pupazzi o di pedine d’avorio».

 

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Newton Compton Editori per la copia omaggio

 

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