Close-Up: Cuori in trappola di Jennifer Hillier

In uscita oggi per Fazi Editore, Cuori in trappola, una storia dark e affascinante partorita dalla penna di Jennifer Hillier.

Data di uscita: 13 Gennaio

Acquistalo subito: Cuori in trappola

Editore: Fazi Editore
Collana: Darkside
Genere: 376
Prezzo: € 18,50

La sedicenne Angela Wong, una delle ragazze più popolari della scuola, scompare senza lasciare traccia. Quattordici anni dopo, il mistero è ancora insoluto: nessuno ha mai sospettato il coinvolgimento di quella che al tempo era la sua migliore amica, Georgina Shaw, oggi donna in carriera. Di certo non Kaiser Brody, all’epoca amico di entrambe. Ma quando i resti di Angela vengono ritrovati nei boschi vicino alla vecchia casa di Georgina, Kaiser, che nel frattempo è diventato ispettore, scopre la verità: la ragazza è stata assassinata da Calvin James, lo stesso che ha ucciso almeno altre tre donne. Per le autorità, Calvin è un serial killer. Ma per Georgina è tutt’altra cosa: al liceo, lui è stato il suo primo amore.
Da quattordici anni Georgina sa cosa è successo e non l’ha mai detto a nessuno. Per quattordici anni ha mantenuto il segreto. E ora che spuntano altre vittime uccise con lo stesso modus operandi di Angela Wong, il passato torna prepotentemente a galla. Fino a che punto ci si può spingere per seppellire i propri segreti e nascondere il proprio dolore? Per quanto tempo si può convivere con la menzogna?
Candore e perversione, ossessione e gelosia: il fascino torbido delle doppie vite degli adolescenti di provincia è protagonista in questo avvincente thriller psicologico, premiato agli ITW Thriller Awards e in corso di pubblicazione in tredici paesi, firmato da una delle giovani autrici di genere più in vista nel panorama internazionale.

Il processo ha lasciato a stento un’impronta nei TG nazionali. E questo è positivo, perché significa meno pubblicità e meno giornalisti. Ma anche negativo, perché allora c’è da chiedersi quanto debbano essere efferati i delitti al giorno d’oggi per fare notizia su scala nazionale.
Parecchio, si direbbe.
Si fa soltanto un breve accenno a Calvin James, alias lo Strangolatore di Sweetbay, sul «New York Times» e alla CNN, e i suoi delitti non sono tanto sensazionali da meritare un articolo su «People» o un dibattito a The View. Ma per la gente del Nordovest Pacifico – gli abitanti dello Stato di Washington, dell’Idaho e dell’Oregon – il processo allo Strangolatore di Sweetbay è una cosa importante. La scomparsa di Angela Wong quattordici anni fa suscitò notevole clamore in tutta l’area di Seattle, dato che il padre di Angela era un pezzo grosso della Microsoft, amico di Bill Gates. Ci furono squadre di ricerca, interrogatori, una ricompensa in denaro che aumentava di giorno in giorno col protrarsi della sua assenza. La scoperta dei resti della sedicenne tanti anni dopo – a soli ottocento metri dalla sua abitazione – ha prodotto un’ondata di shock in tutta la comunità. La gente del luogo non dimentica. Stamattina #JusticeForAngela era in tendenza su Twitter. È stato il nono o decimo hashtag più popolare per appena tre ore, ma tant’è.
I genitori di Angela sono presenti in aula. Hanno divorziato un anno dopo aver denunciato la scomparsa della figlia, l’ultimo filo di un matrimonio che andava disfacendosi da un decennio. Adesso sono seduti fianco a fianco, qualche fila dietro il banco dell’accusa, con gli attuali coniugi, uniti nel dolore e nel desiderio di veder fatta giustizia.
Georgina Shaw non ha il coraggio di guardarli negli occhi. Vedere i loro volti, segnati in parti eguali da angoscia e rabbia, è il lato peggiore di tutta la faccenda. Avrebbe potuto risparmiare loro quattordici anni di notti insonni. Avrebbe potuto raccontare i fatti la notte stessa in cui erano accaduti.
Geo avrebbe potuto fare tante cose.

 

 

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