Oggi in uscita per BookRoad due romanzi: “La sinfonia proibita” di Andrea Mattioli e “Movida” di Andrea Campucci. Da una parte abbiamo un mistero attorno alla sinfonia di Beethoven mentre dall’altra gli eccessi di una Firenze che mette in luce il suo lato grottesco.
Acquistalo subito: La sinfonia proibita
Editore: BookRoad
Genere: Thriller
Pagine: 176
Prezzo: € 6,99 | € 12,90
Andrè Vallè, uomo pieno di talento musicale ma facile agli eccessi, viene a sapere dell’esistenza di una leggendaria decima sinfonia che sarebbe stata scritta da Ludwig van Beethoven. Alla ricerca del misterioso manoscritto, Andrè comincia un viaggio che lo porterà a scoprire sconvolgenti segreti sulle vite dei più importanti compositori della storia, – da Brahms a Schumann, passando per Shubert – e a trovarsi in mezzo a pericolosissimi giochi di potere. Più entrerà nei misteri di questa partitura, più gli intrighi lo avvolgeranno, rivelandogli che dietro a una composizione tanto elevata si nascondono scandali, giochi di potere clericale e massonico, trame internazionali.
“Le lacrime, miste a dolore e disperazione, iniziarono a solcare il viso del giovane pianista, ma di certo non producevano compassione in Shiida, che con rigore gli fece ancora la stessa domanda: «Ora hai visto che non scherzo, quindi chiama il primo ministro e digli di portare qui la sinfonia, altrimenti ho altre nove dita da rompere». Andrè era ancora a terra, rannicchiato come un bambino indifeso, la mano destra che stringeva il dito appena rotto e un futuro pianistico forse compromesso. Il suo cuore batteva all’impazzata, e per la prima volta nella sua vita sentì la paura di morire. Una paura sorda, prepotente, che non ti dà nessuna possibilità di controbattere.”
Acquistalo subito: Movida
Editore: BookRoad
Genere: Narrativa
Pagine: 232
Prezzo: € 6,99 | € 12,90
Un gruppo di amici si ritrova abitualmente al Pappagallo verde, e da lì, nel fine settimana, si dirige a Firenze. Qui, all’interno di un locale ogni volta diverso, tortura e uccide un numero sempre maggiore di persone. Ogni serata è scandita da un antefatto e da una cena in uno dei migliori ristoranti della città, in un crescendo vertiginoso che conduce all’ultimo episodio: una fuga attraverso i quartieri di una Firenze ormai devastata.
Con una scrittura iperbolica, Andrea Campucci mette in scena un romanzo pulp e grottesco che, fra un pezzo acid house e una ballata balcanica, tra lustrini e pailettes, tra fiumi d’alcol e corse in autostrada, non smetterà di stupire.
“A terra, su quei marciapiedi, corpi esanime di donne e bambini, sto superando i 90 e su per via Mannelli sull’immenso, sublime incendio di Campo di Marte, fiamme che sovrastano la stazione e s’allungano sulla strada fino a sfiorare il Moka Arra snack bar in cenere. Ptoom, un botto poi un altro ancora in arrivo dai binari che sfrigolano di là dalle lingue di fuoco. Urla e pianti, sangue, una testa mozzata alla fermata del 12, lasciata lì come la valigia di un turista affrettato.”
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