Pensieri di china #9: Come un’ombra di Mal Peet (Uovonero)

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Da oggi potete trovare in libreria “Come un’ombra”, il doloroso e grottesco racconto di Mal Peet accompagnato dalle illustrazioni della bravissima Emma Shoard.

Data di uscita: 29 Ottobre

Acquistalo subito: Come un’ombra

Editore: uovonero
Collana: i geodi
Illustrazioni: Emma Shoard
Traduzione: Sante Bandirali
Età: Da 10 anni
Prezzo: € 15,00
Pagine: 84

Sandie ha un incubo ricorrente: ogni notte un gigantesco cane nero sbuca dal buio e la terrorizza, costringendola a svegliarsi di soprassalto.
Per risolvere il problema, su consiglio di una psichiatra, la madre della bambina le regala un piccolo meticcio. Per molti anni Connie, questo il nome dell’animale, protegge le notti di Sandie, e l’orrendo quadrupede nero sembra tornare in fondo al buio da cui era venuto. Ma quando Sandie, ormai adulta, viene a sapere che il suo vecchio cane è morto, si troverà nuovamente a rivivere l’incubo della sua infanzia. Questa volta, però, il cane nero sembra poter superare i confini del sogno e invadere la realtà…

Liscio al tatto e magnetico a primo sguardo. Mal Peet disarma con la forza di un berserker quando si tratta di raccontare l’animo umano, in qualche modo la sua prosa riesce a lacerare il cuore di ogni lettore e lo spinge a riflettere, a immedesimarsi nei personaggi e nelle storie, a entrarci dentro e restarci anche quando giunge la fine e si chiude il libro con quel senso di malinconia che pervade tutto il corpo quasi come se fosse un brivido.

Una forte carica narrativa di questo calibro viene messa in risalto dai disegni di Emma Shoard, un’illustratrice capace di tirare il meglio dalle storie che illustra, basti pensare a “Il nostro albero” e Il pavee e la ragazza”, racconti che ancora oggi mi porto nel cuore non solo per il mondo in cui sono stati narrati e tradotti, ma anche per la delicatezza dei disegni.

È un viaggio tormentato quello di Sandie in “Come un’ombra”, il buio diventa il terreno dove la paura si insinua nella vita di una bambina e assume la forma di un canide gigantesco dall’aspetto agghiacciante, il prodotto dell’angoscia e del timore che la paralizzano, la trattengono impedendole di fare un passo avanti, di essere libera e vivere la sua vita. Sera dopo sera la vediamo annaspare in preda al terrore e allo sconforto, ma soprattutto alla confusione. Non ha la minima idea del motivo per il quale la figura la tormenti, sa soltanto che è sempre lì ad aspettarla non appena abbassa la guardia.

Per esorcizzare la paura serve aiuto, un compagno affidabile che riesca a strappare Sandie dalle grinfie della bestia quando il momento arriva, quando in preda al terrore non riesce a fuggire e sprofonda nelle tenebre. Quel compagno è Conny, il suo cagnolino, l’unico in grado di allontanare il suo incubo e con il quale comincia a sentirsi al sicuro, ad assaggiare un po’ di libertà e a vivere una vita più tranquilla.

Eppure col passare del tempo comincia ad innescarsi qualcosa, Sandie crescendo viene sopraffatta dagli eventi. In balìa delle emozioni cerca la sua strada, provando – per quanto possibile- a camminare sulle sue gambe, è in quel momento quando assapora la felicità che l’ombra fa la sua ricomparsa, la riporta al punto di partenza, alle vecchie sensazioni d’infanzia. Vive consumata dal tormento di quella bestia feroce che tiene le redini della sua esistenza e non ne sa il motivo.

Mal Peet ancora una volta avvicina la lente laddove si teme di avvicinarla, parla al cuore di ogni lettore raccontando la depressione e ciò che comporta esserne affetti, come quella grossa ombra opprimente riesca qualche volta ad averla vinta e sopraffare una persona. Non è un percorso facile quello della sua protagonista alle prese sin da bambina con quel senso schiacciante di cui non conosce l’origine, ma l’ombra è sempre lì in agguato e non l’abbandona.

Un racconto grottesco e, ahimé, doloroso della vita di una donna che ha dovuto convivere con il male più grande, ha dovuto far spazio nella sua vita al più oppressivo degli ospiti, uno di quelli che quando decide di fermarsi è difficile da mandare via. I disegni di Emma Shoard sono espressivi, potenti e con la loro carica emotiva trasmettono quel senso di oppressione che prova la protagonista e lo fanno arrivare al lettore quasi come se lo stesse vivendo in prima persona, gli occhi del cane sono profondi e luminosi, tetre candele nell’oscurità della notte, un barlume di speranza trasformato nell’avvento del terrore.

“Il terrore sfuma nella luce, ma è come se non se ne fosse mai andato”.

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di uovonero per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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