Crescita selvaggia di Sheng Keyi | Recensione di Deborah

Sheng Keyi è nata nel 1973 in un villaggio della provincia di Hunan. Si è trasferita a Shenzhen nei primi anni Novanta e oggi vive a Pechino. Il suo lavoro si concentra sui disagi sociali della classe cinese più povera, in particolare delle donne, utilizzando un linguaggio sperimentale e acuto, a tratti violento. Si è occupata della sessualità femminile, rompendo molti tabù della cultura cinese. Oltre a Crescita selvaggia ha scritto, fra gli altri, Northern Girls, pubblicato nel 2012 da Penguin China e candidato al Man Asian Literary Prize, e Fuga di morte, pubblicato da Fazi Editore nel 2019.

 

Vivete qui, in culo al mondo, non uscite, vedete solo le apparenze, saltate a conclusioni, ma non avete idea di cosa stia succedendo nella realtà. Mi avete sempre lasciata come una mucca slegata nella prateria. E adesso pretendete di volervi occupare di me?

 

 

Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 17 marzo 2022
Pagine: 350
Prezzo: 18.50 €

Sullo sfondo della grande storia della Cina – dal 1911, anno della caduta del millenario impero, sino ai giorni nostri – si snodano le vicende di una famiglia della remota campagna cinese, nelle sue numerose ramificazioni. Come rivoli delle acque che attraversano la terra da cui provengono, le vite dei membri della famiglia, generazione dopo generazione, scorrono sospese fra la campagna d’origine, fatta di povertà e meraviglie, e la città foriera di fortuna. Qui, impegnati a rincorrere i propri sogni, i personaggi si scontrano costantemente con l’arbitrio del potere, le imposizioni del patriarcato e la violenza di una società dove l’unico valore sembra essere rappresentato dal successo personale a scapito del prossimo. Le vicende delle generazioni si intrecciano così alle grandi trasformazioni di quasi un secolo di storia della Cina, incapaci però di cancellare i fantasmi del passato.

 

Oggi parliamo di un romanzo decisamente fuori dalla mia comfort zone, si tratta di Crescita selvaggia di Sheng Keyi una novità portata a marzo da Fazi Editore nelle nostre librerie. Il romanzo segue le vicende dei membri di una famiglia cinese, racconta la povertà, la fortuna, la speranza e il dolore, la vita vissuta nelle campagne e nelle città di questa grande nazione in continua crescita.

Fino a oggi non mi sono interessata molto di letteratura asiatica, ho letto davvero pochi romanzi provenienti da questo continente e quasi sicuramente Crescita selvaggia è stato il primo romanzo che ho letto scritto da un’autrice cinese. Ho appreso che Sheng Keyi è una delle autrici cinesi più importanti del momento, le sue opere trattano in modo particolare la tematica della povertà e la figura della donna.

Mi sono buttata su questo romanzo proprio per cercare di approfondire un qualcosa a cui non mi ero ancora avvicinata, è vero, non sono particolarmente appassionata delle culture orientali ma sono molto curiosa, mi piace molto scoprire nuove cose ascoltando l’istinto.

 

Liu Yihua non aveva modo di riassumere in poche parole e mi spiegò per
filo e per segno quanto era successo a lei e Liuzi dopo il loro arrivo a
Canton. Era la prima volta che sentivo parlare di Ma Liujia e non sapevo
certo che, nei due mesi successivi, quel nome avrebbe riscritto il sistema e
sarebbe entrato nella storia.

 

Sono stata molto soddisfatta di aver seguito il mio fiuto da lettrice ed essermi tuffata tra le pagine di Crescita selvaggia, il romanzo di Sheng Keyi è una lettura molto bella e molto interessante, un libro scritto benissimo che però non credo sia proprio adatto a tutti e soprattutto adatto a tutti i momenti. Perché? Innanzitutto Crescita selvaggia è una lettura cruda e a tratti violenta, tra le pagine del romanzo incontriamo moltissimo dolore, sofferenza e solitudine, l’autrice nel raccontare la realtà e i disagi vissuti dalle persone di più povere, e soprattutto dalle figure femminili che popolano il romanzo, è molto schietta e diretta, di sicuro non indora la pillola in alcun modo. Personalmente ho apprezzato molto Sheng Keyi, il suo stile di scrittura diretto e senza fronzoli, il modo in cui ci viene ritratta la Cina e la sua realtà; a me i romanzi crudi e realistici piacciono tantissimo, Crescita selvaggia infatti non ha fatto eccezione. Ci troviamo di fronte a un romanzo familiare denso di eventi più o meno importanti, non si tratta di un libro ricco di colpi di scena dato che racconta la quotidianità di un gruppo di persone, alcuni punti sono un po’ meno scorrevoli di altri, ma grazie allo stile di scrittura di Sheng Keyi la prosa risulta fluida e veloce.

Ho apprezzato molto questo romanzo nonostante ho incontrato qualche difficoltà, durante la lettura ho capito che per me non era il periodo giusto per affrontare un libro così, in questo momento mi sono resa conto di aver bisogno di leggerezza e positività.

 

 

Crescita selvaggia segue le vicende della famiglia Li, la voce narrante è di Li Xiaohan una bambina all’inizio della narrazione che diventa una donna, una giornalista in gamba alla fine del romanzo. Sheng Keyi attraverso Li Xiaohan racconta senza fronzoli la dura vita dei membri della famiglia Li, una famiglia povera abbarbicata nelle campagne cinesi; i capitoli sono brevi e sono dedicati alternativamente a ciascun membro della famiglia. Le avventure e soprattutto le disavventure della famiglia Li sembrano proprio non avere fine, i personaggi sono molto umani, persone imperfette e reali che combattono contro la vita e contro sé stessi, tutti hanno una personalità abbastanza complessa. Gli uomini sono tendenzialmente prepotenti e arroganti, forti di poter fare tutto quello che vogliono proprio perché appartengono a questo genere, nascondo però tantissime fragilità, sono estremamene legati alle donne che hanno sposato e che tormentano, hanno il terrore della solitudine. Le donne invece sono discriminate, vengono colpite, piegate ma mai spezzate, hanno una grande forza di volontà e una grande voglia di libertà e indipendenza anche se non riescono ancora a voltare le spalle alla famiglia. Crescita selvaggia è ambientano in parte nelle campagne cinesi nelle quali la povertà imperversa, le persone cercano di sopravvivere come possono o tentano di fuggire nelle città per cercare fortuna. La fortuna però non è facile da trovare, le città sembrano mondi completamente diversi rispetto alle campagne anche se nascondono comunque degrado, sporcizia e disperazione, sfuggire alla condizione di partenza non è da tutti, bisogna avere una volontà ferrea o un titolo di studio.

Crescita selvaggia di Sheng Keyi è un romanzo crudo ma molto interessante, una finestra su un mondo a me ancora molto sconosciuto.

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Fazi Editore per la copia omaggio

 

May the Force be with you!
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