Inku Stories #2: La culla dei Demoni di Kei Sanbe (Star Comics)

Acquistalo subito: La culla dei demoni: 1

Titolo originale: Mouryou no Yurikago
Autore: Kei Sanbe
Editore: Star Comics
Data di uscita:  2017
Prezzo: € 5,90
Pagine: 192

Un viaggio di piacere che si trasforma in un incubo: di ritorno in nave da una gita scolastica, Makoto Ayukawa e compagni si ritrovano bloccati in mare aperto a seguito di un incidente. Come se non bastasse, un feroce assassino si aggira sul relitto e la sua sete di sangue sembra stia “contagiando” anche gli altri passeggeri…

Riuscire a mettersi in salvo su una nave capovolta che sta affondando non è un’impresa semplice. Se poi si scopre che l’imbarcazione è infestata dagli zombie, la situazione si fa ancora più disperata! Dall’autore di Erased, un nuovo manga claustrofobico, adrenalinico e ineluttabilmente splatter!

Bentornati sulla Stamberga, oggi vi parlo di un nuovo manga che ha attirato la mia attenzione, La culla dei demoni, di Kei Sanbe, pubblicato da Edizioni Star Comics.

Premetto che prima della mia lettura non conoscevo per niente Kei Sanbe, lo avevo solo sentito nominare ma non mi ero mai avvicinato a niente di suo e ora posso dire che ho sbagliato a non farlo.

I protagonisti sono un gruppo di ragazzi di una scolaresca in gita su una nave da crociera, una situazione simile a quella che si vede spesso negli anime giapponesi, ma in questo caso il racconto inizia direttamente dopo il disastro, la nave è capovolta e qualcosa di strano si aggira per i ponti. Ci ritroviamo ad osservare la scena con gli occhi di Makoto, che cerca disperatamente la sua amica Miyaby mentre viene inseguita da un pazzo armato di mannaia che cerca in ogni maniera di ucciderla.
Per fortuna la protagonista riesce a ricongiungersi con alcuni suoi compagni sfuggendo al maniaco che le da la caccia, e così inizia la sua odissea per riuscire a sfuggire a questa ondata di violenza che dilaga sulla nave che cola a picco.

In questi primi due volumi de “La culla dei Demoni” che ho potuto leggere ho scoperto un autore con le idee chiare, realistico nella messa in scena dei suoi manga e capace di travolgere i lettori con uno stile davvero claustrofobico e incalzante. In sintesi il suo manga mi ha turbato parecchio, ma non tanto per i disegni o la violenza fisica in se, ma per la violenza psicologica che una situazione del genere sprigiona nella mente delle sue vittime, una situazione che in serie dello stesso genere non è così dettagliata e delineata come in questo manga. Ma partiamo dal principio.

Questa premessa ci ricorda in diversi modi vari telefilm che negli ultimi anni hanno monopolizzato i teleschermi di tutti noi, da Walking Dead a Z Nation, per non parlare di film come World War Z e simili. Tutte le storie hanno un elemento in comune, gli zombi, ma ognuna di esse ha un modo diverso di affrontare la faccenda che personalmente non mi ha mai coinvolto più di tanto. Trovo che The Walking Dead sia noioso in gran parte delle sue puntate, Z Nation è elaborato in maniera migliore ma è troppo esagerato e finisce per sembrare finto.

La culla dei Demoni, invece, mi ha folgorato. Questo manga credo abbia colto esattamente nel vivo della questione affrontando gli zombi in maniera innovativa, facendoci assaporare anche il terrore dei protagonisti.

Nelle serie che ho citato l’adrenalina sale solo quando i protagonisti si trovano di fronte ad orde sconfinate di zombi, messi con le spalle al muro e senza vie di fuga, mentre Kei Sanbe è riuscito a trasformare un solo nemico nel pericolo più assurdo. qui gli zombi sono forti, sono intelligenti e veloci, calcolatori e forse più che morti viventi sono veri e propri concentrati di violenza e sete di sangue che non desiderano altro se non uccidere.
In questo caso non basta sfondargli il cranio, strappargli il cuore o aprire loro la testa, questi zombie hanno solo un punto debole, piccolo e difficile da colpire (non vi dico qual’è), tutto il resto su di loro non ha effetto.

Oltre alla minaccia di morte rappresentata da questi feroci killer l’autore ha voluto donare ai suoi protagonisti la simpatica e travolgente esperienza di una modernissima nave da crociera che si inabissa, come per dire “se non morite ammazzati prima che la nave affondi ci penserà lei stessa”… si molto simpatico, ma a me piace così.
Questo ostacolo aggiuntivo ha reso solo più difficile trovare una via di fuga per Makoto e i suoi compagni che devono affrontare anche pericolosi crolli, lamiere e l’acqua.

Come avrete capito Kei Sanbe è un genio del male, uno di quelli che se la vita sembra andare a rotoli inizia a gettare olio sul pavimento per farla rotolare più in fretta, così oltre a queste insormontabili difficoltà ha deciso di mettere un ulteriore ostacolo sul cammino dei protagonisti: la paranoia. Ebbene si, è qui che arriva il colpo di scena, quello che mi ha fatto amare questo manga, il fattore psicologico che abbatte tutte le difese dei poveri scemi che cercano ancora di scappare. Questi zombie, come ho già detto non sono comuni, infatti mantengono quasi inalterate le loro capacità di ragionamento, ma sono assaliti da una crescente sete di sangue e violenza. Questo cambiamento, come sempre si manifesta dopo un morso o un contatto diretto con un infetto, ma la sua manifestazione è subdola.

I sintomi del contagio appaiono lentamente senza quasi far capire nemmeno al contagiato che è diventato un mostro. Da questo nasce la paranoia più totale, quel fattore psicologico che manca in ogni altra situazione. Come sappiamo in ogni altra serie o film è sufficiente un morso o un graffio e puff, sei uno zombi senza scampo ma in questo caso è proprio questa comparsa anonima dei sintomi che manda tutti in confusione. Non si può sapere chi è stato contagiato e chi non lo è, chi ha contratto questa follia omicida teme che il gruppo lo scopra, restando in bilico fra la smania di uccidere e il terrore di non uscire vivo dalla nave, dall’altra chi non è stato affetto da questo “virus” diffida di tutti, compresi i compagni perchè chiunque potrebbe rivelarsi un nemico.
È proprio questa, quindi, la genialità dell’autore che ha creato degli zombie che vogliono vivere per poter continuare ad uccidere fuori dalla nave.

Come ho già detto l’autore è un genio del male, quindi perchè non dare una volontà a questi zombie? Nei telefilm questi esseri sono solo fantocci ambulanti lenti e stupidi che hanno il solo scopo di azzannare la gente a caso per riempirsi lo stomaco, qui invece ha donato loro il sentimento più forte che gli esseri umani possiedono, quello stesso sentimento che nei momenti difficili ci fa correre più veloce o saltare più in alto: la paura.
Una follia omicida spinta dalla paura di non poter continuare ad uccidere, una voglia matta di fare a pezzi tutti per salvarsi e allo stesso tempo la paura di essere scoperti ed essere fatti a pezzi a propria volta.
Lasciatemelo dire, Kei Sanbe è un genio e il suo manga un capolavoro. E ve lo dice uno che non ama particolarmente l’horror.

Ora non vi resta che uscire dalla nave assieme ai protagonisti, ma attenti a non fidarvi di chi avete a fianco, potrebbe uccidervi da un momento al’altro.
Buona lettura.

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⚜ Reazione post lettura: Ansia, tanta ansia!
⚜ Pagine lette: 384
⚜ Da consumarsi preferibilmente: Di sera, al buio, da soli!

May the Force be with you!
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