Cuore impavido | Recensione di Deborah

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CUORE IMPAVIDO

 

“Morire? Non ho paura di morire… tutte le persone muoiono, ma non tutti vivono veramente…” William Wallace

 

Nell’anno del Signore 1314, patrioti scozzesi, affamati e sovverchiati nel numero, sfidarono il campo di Bannockburn, si batterono come poeti guerrieri, si batterono come scozzesi e si guadagnarono la libertà.” William Wallace

 

Titolo originale: Bravehearth

Anno: 1995

Genere: epico, drammatico, storico

Durata: 170 minuti

Regia: Mel Gibson

 

Interpreti e personaggi:

  • Mel Gibson: William Wallace
  • Brendan Gleeson: Hamish Campbell
  • James Cosmo: senior Campbell
  • Sean McGinley: MacClannough
  • Catherine McCormack: Murron
  • Sophie Marceau: Principessa Isabella di Francia
  • Patrick McGoohan: Re Edoardo I d’Inghilterra
  • David O’Hara: Stephen, combattente irlandese
  • Angus Macfadyen: Robert Bruce / voce narrante
  • Ian Bannen: Padre di Robert Bruce, il lebbroso
  • Tommy Flanagan: Morrison

 

Trama:

Sul finire del XIII secolo, sul trono di Scozia siede l’usurpatore Edoardo I Plantageneto, re d’Inghilterra. Lo scozzese William Wallace, la cui famiglia era stata massacrata dagli inglesi, diventato un uomo colto, ma legato alle tradizioni rurali della terra natia, torna dopo molti anni nel suo villaggio, dove vorrebbe creare una famiglia con la bella Murron che, per eludere lo “jus primae noctis” imposto dal feudatario inglese, sposa in segreto. Poi deve difenderla da un tentativo di stupro, ma catturata, la giovane viene barbaramente uccisa. Adirato William suscita una rivolta che estromette gli inglesi dal territorio dopo averli sconfitti a Stirling. Poi con la sua armata, formata da volontari provenienti da tutta la Scozia, Wallace conquista York. Edoardo I, preoccupato, invia a negoziare con lui la principessa Isabella di Francia, moglie dell’inetto principe Edoardo, suo figlio. Il furbo tiranno pensa di sfruttare l’avvenenza e l’intelligenza della giovane Isabella per ammansire Wallace.

 

Recensione:

Cuore impavido è un grande colossal che si dice abbia risvegliato e scosso l’orgoglio patriota degli scozzesi e che li abbia mossi ad rivendicare sempre più spazio rispetto la vecchia Inghilterra. Siamo di fronte ad un film un pό pesante, se devo essere sincera non è stato così semplice vederlo. Nessun dubbio che si tratti di un grande film, e e se si è appassionati di cinema o del genere prima o poi è uno di quelli da vedere. Ovviamente tratta di tematiche storiche, abbiamo i clan scozzesi sottomessi e governati dagli inglesi che trovano nel protagonista una guida per rivendicare la propria indipendenza ed autonomia. Assistiamo ai soprusi con cui venivano normalmente trattati gli autoctoni; bellissimo vedere la crescita del sentimento patriota in queste persone disorganizzate che per la loro patria e per la libertà sono pronte a tutto. A questo proposito la scena per me più bella è stata alla fine quando il protagonista imprigionato e torturato non si è piegato al volere degli inglesi implorando pietà ma ha urlato con quanto fiato poté “Libertà”.  Inoltre mi sono piaciuti moltissimo i meravigliosi paesaggi delle Highlands e l’affascinante arretratezza in cui vivevano gli indigeni: assistiamo ad esempio ad alcune manifestazioni folkloristiche che ho trovato molto interessanti. Credo siano molto realistici i costumi utilizzati per riprodurre i vestiti dell’epoca degli highlander, mi domando invece se siano veritiere le divise inglesi arancioni. Comunque  la vicenda risulta violenta, come potrete immaginare assistiamo ad un susseguirsi di battaglie e di certo la visione del sangue non manca, quindi attenzione a bambini e se esso vi impressiona. La storia è strutturata molto bene, emergono diversi elementi minori che avvincono maggiormente lo spettatore come l’amore, l’amicizia, la famiglia, i tradimenti. La storia narra la vita di William Wallace: da bambino assiste alla mattanza da parte degli inglesi di molti suoi conoscenti e, poco più tardi, suo padre viene ucciso dagli stessi; rimasto solo viene istruito dal suo unico parete e lascia momentaneamente la sua terra natia. Ritornato al suo villaggio in Scozia constata che le violenza da parte dei soldati inglesi non sono ancora cessate anzi, il re poco dopo emana un decreto riabilitando lo ius primae nocti, di conseguenza il protagonista sarà costretto a sposare in segreto la sua amata. La bella highlander sarà presa di mira da un soldato inglese che tenterà di violentarla, William farà di tutto per farla fuggire ma non sarà sufficiente ad evitarle la cattura e la morte. Distrutto dalla perdita inizierà a covare sempre maggiori risentimenti verso gli usurpatori del proprio popolo che lo porteranno ad insorgere contro di essi. Con il tempo riuscirà a risvegliare la voglia di combattere dapprima nei cuori degli abitanti del proprio villaggio e in seguito in quelli di tutti gli scozzesi. Assisteremo a sanguinose battaglie in cui i locali si ingegneranno con tecniche particolare e armi rudimentali per sconfiggere i nemici. Gli scozzesi riusciranno nella grande impresa di minare la dominazione del re inglese sul loro territorio, arrivando a minacciare la stessa Inghilterra. William Wallace riuscirà a imbrigliare il sentimento di rivendicazione del proprio paese per guidarlo verso la libertà non venendo mai meno ai propri ideali. Ora veniamo a considerazioni più personali, non metto in dubbio che esso sia un grande film che andrebbe visto però può non essere semplice la visione a causa delle tematiche trattate se non si è più che appassionati; ho dovuto interrompere la visione perché la mia attenzione stava davvero calando nonostante fosse una vicenda ricca di azione. Non credo che sia il mio genere di film ma merita di essere visto, sono contenta di averlo aggiunto al mio bagaglio!

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