La farfalla nell’uragano di Walter Lucius | Recensione di Sandy

“Ogni respiro, ogni battito del cuore, ogni movimento era finalizzato alla fuga. La direzione non aveva importanza. Correre, quello era l’importante. Il più a lungo, il più veloce e il più lontano possibile.”

IL ROMANZO

Prezzo: € 19,50

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Nella vita irrequieta di Farah Hafez, brillante reporter dell’Algemeen Nederlands Dagblad, ci sono due punti fermi: il primo è il giornalismo, il secondo è il pencak silat, arte marziale di origine indonesiana che Farah ha appreso dal padre quando viveva a Kabul, prima che arrivasse la guerra e prima di trovare rifugio, ancora bambina, ad Amsterdam. Ormai cittadina dei Paesi Bassi, Farah non ha mai smesso di praticare la nobile arte dei guerrieri di Sumatra, ed è proprio l’esito di un combattimento a far sì che lei si trovi all’ospedale nel momento in cui un bambino dai tratti mediorientali, vittima di un pirata della strada, viene trasportato d’urgenza in sala operatoria. Porta gioielli e campanellini e indossa un abito tradizionale che subito attira l’attenzione della giornalista. Quando le sue labbra formano una parola che nessuno intorno è in grado di capire, Farah riconosce la lingua della propria infanzia, e si rende conto che quell’abbigliamento appartiene a uno dei rituali più detestabili praticati in Afghanistan. Cosa può aver spinto quel bambino tra i boschi intorno alla capitale olandese? È l’inizio di un’indagine ad alto rischio verso il cuore di una potente organizzazione criminale che da Mosca attraversa l’Europa e si estende fino a Johannesburg, alimentata dalla smisurata corruzione che dilaga negli ambienti politici e finanziari. In un paese dove la multiculturalità ha solo apparentemente trovato un equilibrio, l’ostinata volontà di fare luce sulla drammatica vicenda del piccolo afghano porterà Farah a un duro confronto con un passato che credeva di essersi lasciata alle spalle, e che l’aveva quasi uccisa.

Let’s talk about “De vlinder en de storm”

“Ogni respiro, ogni battito del cuore, ogni movimento era finalizzato alla fuga.”

Oggi parliamo di un romanzo particolare e crudo, partorito dalla brillante mente di Walter Lucius, autore teatrale, sceneggiatore, produttore e documentarista olandese, a cui si devono diversi servizi sull’integrazione degli immigrati in Olanda.

“La farfalla nell’uragano” è il primo volume di una trilogia ambientata in Olanda, che gli ha portato la vittoria dello Schaduwprijs, massimo riconoscimento olandese per i romanzi polizieschi.

La vita di Farah Hafez non è mai stata facile. Suo padre ha sempre cercato in qualche modo di proteggerla, insegnandole le arti del Silat, particolari arti marziali indonesiane che prendono ispirazione dagli animali e dai loro comportamenti in situazioni ostili ed è per questo che lei padroneggia l’arte molto bene.

Il padre però viene assassinato quando era ancora piccola e durante la fuga, sua madre è stata brutalmente uccisa. Quel genere di trauma è qualcosa che non si supera così facilmente. È costretta a fuggire da Kabul alla ricerca di un posto migliore, la speranza di un futuro. Amsterdam sembra essere il luogo dove poter ricominciare, quel appiglio al quale aggrapparsi. Ma il passato presenta sempre il conto, lei è pronta a pagare il suo?

“Il più a lungo, il più veloce e il più lontano possibile.”

Qualcosa di strano accade durante la lotta Pencak silat nella quale si batteva contro un’aspirante russa, dove la rabbia di Farah improvvisamente aumenta, tanto da mandare all’ospedale la sua avversaria. La sua vita viene stravolta quando recandosi all’ospale la sua strada incrocia quella di un bambino afgano. Un sussurro debole del bambino è sufficiente per capire che non parla la lingua del luogo, per questo si offre come inteprete. Da quel momento le sue ricerche la portano a scoprire che dietro quel bambino si cela un mondo di violenze ed orrori, che prende il nome di Bacha Bazi, una forma di pedofilia molto diffusa.

La giornalista dovrà fare i conti con ciò che si è lasciata alle spalle, quel clima di terrore e violenza che ormai erano soltanto proiezioni della sua mente negli incubi più terrificanti. Le sue ricerche, preziose per il giornale dove lavora, la condurranno nel luogo dell’incidente in cui il bambino ha rischiato la vita ed è in quel momento che si ritroverà faccia a faccia con i due agenti nella scena del crimine: Calvino e Diba. Soltanto Paul Chapelle, giornalista caduto in disgrazia, riuscirà ad aiutare Farah a smacherare il marcio che si cela dietro un’apparente incidente.

“La direzione non aveva importanza.”

“La farfalla nell’uragano” è un romanzo complesso e ben stratificato, che vede protagonista le indagini di Farah Hafez, alla ricerca della verità.

La giornalista sta cercando di ricostruire gli eventi che hanno portato il bambino in Olanda. Quando Danielle lo ha trovato e ha cercato di aiutarlo non ha compreso che potesse metterlo doppiamente in pericolo. Gli agenti di polizia, Calvino e Diba, sono assegnati al caso. Uno l’opposto dell’altro, mentre Calvino cerca di aiutare e trovare una soluzione, Diba mette sempre in discussione ogni cosa, come se avesse qualcosa da nascondere. Una cosa però è certa, tutti quanti si sono resi conto che questo caso è più grande di loro. Il crimine del quale stiamo parlando si estende dai Paesi Bassi all’Afghanistan. Farah riuscirà a smacherare l’organizzazione criminale in tempo?

La trama è ben dettagliata, si percepisce la cura dell’autore nelle ricerche e nonostante sia un romanzo di oltre 500 pagine, la storia si riesce a leggere senza alcun problema. Lo stile dell’autore convince sin dalle prime pagine, coinvolgendo e trascinando i lettori dentro il cuore della storia, immergendoli in un mondo che rasenta i limiti più dell’animo umano. Si tratta di un romanzo che va oltre il semplice raccontare di un crimine, servendosi di questo pretesto, l’autore riesce anche a descrivere un ambiente “inquinato” dalle diverse etnie. L’ambientazione è perfetta per le tematiche trattate, rendendo credibile e realistica la storia. I personaggi sono ben strutturati e delineati, ognuno con il suo passato alle spalle tutto da scoprire per il lettore, passo dopo passo, pagina dopo pagina. È un libro che sicuramente lascia molti spunti di riflessione e io personalmente non vedo l’ora di leggere il seguito.  

Note sull’autore – Walter Lucius:

 

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