Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi

Toshikazu Kawaguchi è nato a Osaka, in Giappone, nel 1971, dove lavora come sceneggiatore e regista. Con Finché il caffè è caldo, suo romanzo d’esordio, ha vinto il Suginami Drama Festival.

 

Una cosa in cui credo fermamente è che non dobbiamo permettere che la morte di una persona cara porti infelicità. La ragione è semplice: se lasciamo che la morti porti infelicità, significa che le persone nascono per essere infelici. Ma in realtà è sempre vero l’esatto opposto. La gente nasce per essere felice.

 

Editore: Garzanti Libri
Data di uscita:  7 gennaio 2022
Pagine: 195
Prezzo: 16.00 €

Nel cuore del Giappone esiste un luogo che ha dello straordinario. Una piccola caffetteria che serve un caffè dal profumo intenso e avvolgente, capace di evocare emozioni lontane. Di far rivivere un momento del passato in cui non si è riusciti a dare voce ai propri sentimenti o si è arrivati a un passo dal deludere le persone più importanti. Per vivere quest’esperienza unica basta seguire poche e semplici regole: accomodarsi e gustare il caffè con calma, un sorso dopo l’altro. L’importante è fare attenzione che non si raffreddi. Per nessuna ragione. Ma entrare in questa caffetteria non è per tutti: solo chi ha coraggio può farsi avanti e rischiare. Come Yayoi, che, privata dell’affetto dei genitori quando era ancora molto piccola, non crede di riuscire ad affrontare la vita con un sorriso. O Todoroki, cui una carriera sfavillante costellata di successi non ha dato modo di accorgersi della felicità che ha sempre avuto a portata di mano. O ancora Reiko, che non ha mai saputo chiedere scusa all’amata sorella e ora si sente schiacciata dal senso di colpa. E Reiji, per cui una frase semplice come «ti amo» rappresenta ancora un ostacolo invalicabile. Ciascuno vorrebbe poter cambiare quello che è stato. Riavvolgere il nastro e ricominciare da capo. Ma cancellare il passato non è la scelta migliore. Ciò che conta è imparare dai propri errori per guardare al futuro con ottimismo.

 

Gennaio è un mese lungo, freddo e molto spesso uggioso, inoltre il periodo non è certo dei migliori, in questi momenti bui e difficili evadere e viaggiare con la fantasia è essenziale, esiste un modo migliore per farlo se non grazie a un libro? Il primo caffè della giornata di Toshikazu Kawaguchi mi ha regalato una piacevole fuga e mi ha ricordato di guardare oltre tutta questa coltre di nebbia dalla quale siamo avvolti per cercare un po’ di serenità.

Iniziare l’anno con un romanzo di Toshikazu Kawaguchi sta diventando una tradizione, anche io sono stata travolta da questo particolare fenomeno letterario che ha scalato le classifiche in Giappone, Inghilterra e Italia; Toshikazu Kawaguchi ci ha deliziato con altri due romanzi ambientati nella magica caffetteria di Tokyo: Finché il caffè è caldo e Basta un caffè per essere felici.

 

Yayoi non aveva idea del motivo per cui Miyuki stesse dicendo una cosa simile. Appena un attimo prima non sembravano tutti felici? E la foto non mostrava forse una famiglia felice che chiunque avrebbe invidiato?

 

Sono stata davvero molto felice di poter tornare ancora una volta nella misteriosa e magica caffetteria, in questo caso però lasciamo il piccolo locale interrato di Tokyo per approdare a Hakodate nel cuore del Giappone, dove è presente un’altra caffetteria molto speciale, sempre gestita dalla stessa famiglia, che permette di tornare nel passato. Le regole sono le stesse, con un pizzico di magia e un’ottima tazza di caffè fumante è possibile risolvere alcune questioni in sospeso che tormentano gli animi, incontrando nel passato o nel futuro una determinata persona a patto che essa sia stata nella caffetteria. I romanzi di Toshikazu Kawaguchi sono molto toccanti, parlano di emozioni, emozioni non sempre positive, emozioni molto difficili da gestire; in queste pagine troviamo tanta sofferenza e tanto dolore, tanti rimpianti e rimorsi, ma incontriamo un forte senso di speranza che ci spinge a trovare la felicità anche quando sembra persa per sempre, perché la vita è una, è qui e ora. Lo stile di scrittura di Toshikazu Kawaguchi è molto delicato, gentile e avvolgente, l’autore con voce melodiosa tocca tematiche molto importanti, parla di sentimenti in modo minuzioso e soave, riesce sempre a coinvolgere il lettore con la sua delicatezza nelle diverse storie che racconta.

Toshikazu Kawaguchi ci racconta quattro nuove vicende di vita, storie toccanti e sentimentali che non possono lasciarci indifferenti, sono storie fatte di tristezza e dolore, a volte rimpianti e rimorsi ma ciò che le accomuna tutte è la speranza, la speranza di poter ritrovare con un pizzico di magia un po’ di serenità.

 

 

Le regole per tornare nel passato o nel futuro sono le stesse che già conosciamo: si possono incontrare solo persone entrate nella caffetteria, il presente non può essere cambiato, non si può uscire dal locale né alzarsi dalla sedia, e soprattutto bisogna bere il caffè prima che si raffreddi se si vuole rimanere in vita. Le regole sono molte e in molte occasioni scoraggiano le persone nell’effettuare questo viaggio particolare.

In Il primo caffè della giornata assistiamo a quattro viaggi nel tempo, quattro storie emozionanti che portano con sé felicità e speranza nonostante il dolore: la figlia, il comico, la sorella minore, l’uomo che non sapeva dire «ti amo». Il mio racconto preferito è stato il primo quello dedicato a Yayoi Seto, una giovane donna rimasta orfana poco dopo la nascita, cresciuta da parenti e case famiglie la sua infanzia è stata costellata da solitudine e inadeguatezza. Di questa storia mi hanno colpito le motivazioni per le quali la donna è decisa a tornare nel passato dai suoi genitori, ma ho amato l’epilogo, davvero molto toccante. Anche il secondo racconto mi ha colpito in modo particolare, qui un famoso comico vuole tornare nel passato dalla moglie morta per comunicargli che il loro più grande sogno si è realizzato, le intenzioni dell’uomo però non sono così lineari come ci si può aspettare. Sono rimasta un po’ delusa dalla conclusione dell’ultima storia, capisco che si tratta di un libro che principalmente aiuta a riflettere sull’elaborazione del lutto, credo però che anche una buona notizia non avrebbe guastato!

Toshikazu Kawaguchi riesce sempre a essere molto gentile e delicato nonostante gli argomenti molto sensibili protagonisti dei suoi racconti, Il primo caffè della giornata riesce a donare speranza, positività ed esalta la bellezza della vita e delle piccole cose.

 

 

 

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Garzanti Libri per la copia omaggio

 

 

May the Force be with you!
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