Il tempo della speranza di Brigitte Riebe | Recensione di Deborah

Brigitte Riebe ha conseguito un dottorato in Storia e successivamente ha lavorato come editor per una casa editrice. Ha pubblicato numerosi romanzi con grande successo, in cui riporta in vita la storia dei secoli passati. I suoi libri sono stati tradotti in diverse lingue. Vive con il marito a Monaco. Fazi Editore ha pubblicato Una vita da ricostruire e Giorni felici nel 2021.

 

A quel punto l’entusiasmo divenne incontenibile: la folla si agitava, gridava, esultava. Per un attimo, mentre Benka la prendeva tra le braccia e la stringeva a sé, a Flori parve che il tempo si fermasse. Non avevano bisogno di parole. Sapevano già che il futuro apparteneva a loro.

 

Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 31 marzo 2022
Pagine: 398
Prezzo: 18.50 €

Dopo Una vita da ricostruire e Giorni felici, tornano le appassionanti avventure delle ragazze Thalheim nel capitolo conclusivo della trilogia delle sorelle del Ku’damm.
Insieme a Rike, Silvie e Florentine siamo ormai giunti agli anni Sessanta, anni cruciali nella storia di Berlino e dell’Europa intera, e come le sorti della città, anche quelle delle ragazze sono a un punto di svolta. La piccola Florentine, la più giovane delle tre figlie Thalheim, dopo un lungo soggiorno a Parigi ha deciso che è ora di tornare a casa. Ma cosa la aspetta lì? Da che ha memoria, Florentine ha desiderato sempre e solo una cosa: dedicarsi interamente all’arte. Ha sempre avuto uno spirito ribelle, combattivo, ma, quando inizia a dipingere, tutto si fa luminoso e leggero. In disaccordo col padre, che immaginava per lei un futuro nei grandi magazzini di famiglia, si è iscritta all’accademia d’arte. Il suo posto è lì. Ma presto un’ombra oscura la felicità della giovane. Rufus Lindberg, il suo imperioso insegnante, umorale e ineffabile, le sta rendendo la vita un inferno. Nel frattempo, le tensioni politiche tra Est e Ovest minacciano di dividere in modo definitivo la città, e anche la famiglia. C’è speranza per Florentine e i suoi cari? C’è speranza per Berlino?
Una conclusione che certo non deluderà i molti lettori di questa avvincente saga, che si è aperta con tre ragazze costrette a ripartire da zero e si chiude con tre donne padrone dei loro destini.

 

Le sorelle Thalheim tornano in libreria per l’ultimo capitolo della trilogia, non vedevo l’ora di tornare a immergermi nella saga familiare tedesca firmata da Brigitte Riebe ma vi confesso che lascio Berlino con il sorriso e con un leggero senso di malinconia. La saga di Brigitte Riebe mi è piaciuta davvero tantissimo, mi mancheranno molto tutti i personaggi ai quali mi ero sinceramente affezionata.

Dopo i volumi dedicati alle sorelle maggiori, Rike e Silvie, è il turno della piccola di casa, Florentine, di essere protagonista; Il tempo della speranza è un romanzo che mi è piaciuto molto, una bella conclusione di una saga che è riuscita a mantenersi sempre interessante. Tutti i tre volumi mi sono piaciuti molto, i primi due in modo particolare perché Rike e Silvie sono le mie preferite, con Florentine invece non è scattata una grande empatia ma mi ha fatto piacere approfondire anche il suo personaggio, sicuramente mi ci sono avvicinata un po’ di più. Ho sempre avuto la sensazione che Florentine fosse un po’ l’ombra di Silvie, ribelle sì ma più che altro per imitare la sorella maggiore, mi è sempre sembrata quella con meno mordente e personalità, la ragazzina viziata un po’ esagerata. Il tempo della speranza è riuscito a farmi in parte ricredere sul personaggio di Florentine e sicuramente apprezzarlo di più.

 

Seguirono canzoni che Flori conosceva già da altri interpreti, ma che non aveva mai sentito in versione così rock e irriverente. Alle prime note di Twist and Shout il pubblico, che già ballava da un pezzo, si scatenò definitivamente, per quanto fosse possibile in mezzo a quel pigia pigia.

 

Lo stile di scrittura di Brigitte Riebe si conferma accattivante e coinvolgente, l’autrice riesce a caratterizzare molto bene le protagoniste, tutte molto diverse l’una dall’altra; mi sono piaciute molto le descrizioni delle ambientazioni, le atmosfere della Berlino del dopoguerra mi sono sembrate molto realistiche, pervase da quella sensazione d’euforia e spensieratezza oscurata dal fantasma della guerra. L’atmosfera di spensieratezza di fine Anni Cinquanta ha lasciato il posto a una nube grigia che si è addensata ancora una volta nel cielo di Berlino, lo spettro di una nuova guerra si è innalzato dall’oggi al domani sotto forma di un muro che ha improvvisamente diviso i settori dell’Ovest da quelli dell’Est. Mi ha colpito molto leggere della reazione delle protagoniste e delle altre persone a questo inaspettato evento storico perché ho rivisto quelle che probabilmente sono state le reazioni della gente che realmente ha vissuto quegli anni di terrore.

Brigitte Riebe è riuscita a trasmettermi anche con Il tempo della speranza il suo amore per la storia; i fatti riportati mi sembrano molto accurati e realistici, ho avuto la sensazione che romanzo e storia si fondessero alla perfezione. Alla fine del romanzo troviamo sempre un interessante resoconto per approfondire i fatti storici più importanti che hanno caratterizzato e influenzato l’arco temporale nel quale è ambientato il romanzo.

 

 

Protagonista dell’ultimo volume della trilogia è la più piccola delle sorelle Thalheim, Florentine. Sono gli Anni Sessanta, Florentine torna a casa dopo la sua fuga a Parigi, ad accoglierla la sua famiglia esigente e la sua città. Florentine è sempre stata una giovane indomita e coraggiosa, uno spirito ribelle che ancora cerca il proprio posto nel mondo. Il senso di sicurezza e appartenenza Florentine lo trova nell’arte, sfidando il padre che avrebbe voluto per lei un futuro nei grandi magazzini di famiglia si iscrive a un’accademia d’arte dove incontra Rufus Lindberg. Lindberg è il suo insegnante, una persona arrogante e presuntuosa che metterà a dura prova Florentine, per fortuna in accademia incontrerà anche dei veri amici che la accompagneranno durante il suo tortuoso percorso di formazione e crescita.

Sullo sfondo del romanzo una situazione politica incerta vede l’Ovest contrapposto all’Est, sia a Berlino sia nel mondo; la situazione potrebbe precipitare da un momento all’altro dando vita a un nuovo bagno di sangue.

La saga delle sorelle Thalheim mi è piaciuta davvero tantissimo, amo i romanzi ambientati durante la seconda guerra mondiale e nel dopoguerra. Mi sono emozionata a seguire le storie di vita delle tre protagoniste, tutte nonostante le grandi difficoltà incontrate sul cammino riescono a crescere e trovare sé stesse. Il tempo della speranza si è rivelata un’ottima conclusione della trilogia firmata da Brigitte Riebe.

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Fazi Editore per la copia omaggio

 

 

 

May the Force be with you!
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