INK’S CORNER: Shadowman. Paura del buio #1 (Star Comics)

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Oggi si parte per New Orleans con “Shadowman. Paura del buio”, primo volume della nuova serie Valiant di Andy Diggle con i disegni di Stephen Segovia, Ulises Arreola e Simon Bowland.

Pagine: 112

Acquistalo subito: Shadowman #1

Editore: Edizioni Star Comics
Collana: Valiant
Traduzione: F. Delle Rupi

Data di uscita: 17 Aprile
Prezzo: € 8,90

Senza esserne a conoscenza, Jack Boniface, rimasto orfano in tenera età e cresciuto ai margini della società, era destinato a diventare l’ultimo di una stirpe di Shadowmen: mortali legati ai loa, spiriti del voodoo violenti e dall’immenso potere, incaricati di salvaguardare il nostro mondo da invasioni provenienti da regni ultraterreni. Per anni, Jack ha cercato disperatamente di controllare le pulsioni omicide del suo loa: una battaglia che infine ha perso. Ma ora, dopo anni di esilio autoimposto, l’uomo un tempo noto come Shadowman sta tornando a casa per affinare la sua arma interiore… e scatenare contro i malvagi del nostro mondo la sua furia. Shadowman torna protagonista nell’Universo Valiant, in una nuova serie scritta da Andy Diggle (“Green Arrow: Year One”, “The Losers”) e disegnata da Stephen Segovia (“Action Comics”) e Adam Pollina (“X-men: Rise of Apocalypse”).

Il mio viaggio in questo vasto universo Valiant prosegue con una novità che non potevo lasciarmi sfuggire: Shadowman. Di tutte le serie che ho avuto il piacere di leggere questa è quella che attendevo con più ansia perchè il personaggio in questione è complesso, apre le porte per un mondo verso il quale ho sempre nutrito un certo interesse, il Voodoo. Ma procediamo con calma. La strada per Big Easy è lunga ma ricca di insidie quindi tenetevi forte e partiamo!

New Orleans. Magnifica cittadina della Louisiana, ricca di storia, musica e cucina. Un luogo dove l’Africa, la Francia e l’America si incontrano, dando vita a una gamma di colori diversi riassunti nello spirito del Mardi Gras, carnevale variopinto che anima il cuore della comunità. Per il suo stile di vita spensierato viene soprannominata anche The Big Easy, un modo come un altro per sottolineare l’Hakuna Matata che alimenta il territorio, regalando a chi guarda da lontano l’illusione di una possibile oasi dove rifugiarsi. Se non si fosse capito è una delle città che vorrei visitare prima di morire. 

A proposito di morte, il protagonista di questa storia porta sulle proprie spalle un peso, una responsabilità enorme per un orfano, ovvero portare avanti la discendenza degli Shadowmen, uomini legati a spiriti voodoo dall’immenso potere. Da grandi poteri però derivano grossi problemi. Per anni Jack Boniface ha cercato di proteggere i regni ultraterreni da minacce esterne, ma tenere a bada la sete di sangue del suo Loa è stato difficile, una battaglia quasi persa in partenza che lo ha portato ad isolarsi, a scegliere la zona morta come luogo di esilio per cinque lunghi anni, lasciando Alyssa Myles da sola, ex-fiancheggiatrice, che durante la sua assenza ha cercato di mantenere la quiete sulla terra.

Le cose ora sono cambiate. Il nostro sipario si apre proprio con Jack che viene sputato fuori dalla zona morta, ribaltando la situazione, un’incognita che nessuno si aspettava di dover tenere conto nell’equazione. Questo porta Shadowman a fare i conti con la New Orleans di cinque anni dopo, quella dove i brutti sogni si sono diffusi come un’epidemia e Ziwanda infetta le acque per avere maggior controllo sulle menti delle persone, mentre la congrega, una losca organizzazione, sta cercando di mettere a punto il proprio piano diabolico. Come se non bastasse Baron Samedi è sulle tracce di Jack per riportarlo nella zona morta e mentre i granelli di sabbia scorrono nella clessidra Alyssa e Shadowman cominciano la loro corsa contro il tempo.

Come avrete notato la storia è complessa. Andy Diggle riporta Shadowman sulla terra cinque anni dopo il suo esilio nella zona morta, il che permette di immergersi in una storia dove la realtà si scontra con la religione, il voodoo, una delle più antiche e che di certo regala a questo fumetto quella marcia in più che affascina e allo stesso tempo incuriosisce chi legge. Parliamo di un personaggio degli anni ’90 riportato sulla scena già nel 2012 e sei anni dopo da Diggle, che si piazza al primo posto tra le mie preferenze, seguito da Ivar e dai fratelli Henderson di cui vi ho parlato qualche giorno fa. 

La trama è senza ombra di dubbio uno degli elementi che mi hanno colpita, ma mentirei se non dicessi che anche la cover rientra nei punti a favore di questa nuova serie. Per non parlare di quelle interne, che sintetizzano l’essenza di Shadowman e preparano il lettore a ciò che dovrà affrontare capitolo dopo capitolo.

E questo ci porta a parlare delle tavole. I disegni sono perfetti, dinamici e molto espressivi, ognu dettaglio è curato, dalle rune incise sulle pallottole ai dettagli fisici degli spiriti che incontrano i protagonisti. I colori sono bellissimi, realistici per quello che riguardo il mondo dei mortali e stravaganti per la zona morta, caratterizzata da tinte piatte a forme geometriche, un mondo delirante in cui ogni cosa è distorta.

Il mio viaggio tra le tavole di Shadowman si è rivelato accidentato, ricco di insidie ma piacevole alla vista, per non parlare della storia, una lotta fra un male e un altro, due diversi tipi di sofferenza che si scontrano per decidere quale delle due è la più devastante. 

⚜ Fumetti Simili: Rapture. Ninjak/Shadowman
⚜ Reazione post lettura: Big Easy non è mai stata così affascinante.
⚜ Pagine lette: 112
⚜ Da consumarsi preferibilmente: Subito! Credo di aver sottovalutato la potenza di uno Shadowman…

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Edizioni Star Comics per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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