La congiura dei pensionati di Giorgio Ponte

Giorgio Ponte classe 1984, nato a Palermo, milanese d’adozione, Giorgio Ponte ha fatto diversi lavori nel commercio e ha insegnato lettere e religione alle scuole medie e superiori. Il suo primo romanzo “Io sto con Marta!” (Mondadori 2014) commedia brillante sul mondo del precariato, è stato un successo del selfpublishing, con più di diecimila download in un anno e un successivo contratto quinquennale con Mondadori. Dal 2016 torna al selfpublishing con un genere diverso grazie alle tre storie della raccolta “Sotto il Cielo della Palestina”, LEVI, GIAIRO, YOKABE, che affrontano il il tema del dolore, del riscatto e del male innocente in una suggestiva ambientazione storica: la Palestina di dominazione romana. E’ del 2021 il suo grande ritorno alla commedia con il romanzo diviso in atti “Quattro anziani, due cani e una prostituta!”.

 

Editore: Independently published
Data di uscita: 2 ottobre 2021
Pagine: 218
Prezzo: 12.48 €

Una farmacista single ex sessantottina, un pensionato che parla con la moglie morta, un settantenne latin lover ossessionato dalla sua pancia, e una perfetta sciura di chiesa con inconfessabili fantasie sessuali e un’ironia dissacrante, si ritrovano ad essere i protagonisti della più rocambolesca avventura che abbia mai visto coinvolti quattro pensionati. Per aiutare una ragazza a pagare il suo debito con la malavita, i quattro dovranno affrontare boss, improvvisarsi ladri e soprattutto riuscire nella sfida più grande di tutte: imparare ad andare d’accordo! La Congiura dei Pensionati è il primo capitolo di una commedia brillante che vi farà ridere e commuovere, riflettere e restare col fiato sospeso. Una storia sulle risorse che si nascondono in ognuno di noi e sul diritto di esistere di tutti quelli che il mondo vorrebbe dimenticare. Perché in fondo non è mai troppo tardi per cambiare la propria vita. Anche a settant’anni!

 

La congiura dei pensionati è il primo atto di una commedia ironica, divertente dalle sfumature gialle scritta da Giorgio Ponte, la storia di quattro anziani, due cani e una prostituta è suddivisa in tre atti.

Ho scoperto questo romanzo quasi per caso, era stata organizzata una presentazione con l’autore nel mio paese alla quale io non pensavo di partecipare ma mia mamma sì.
Morale della favola all’ultimo incuriosita dal titolo ho letto la trama e mi sono aggregata a lei, purtroppo non sono riuscita a fermarmi fino alla fine dell’evento, evento che mi è piaciuto davvero tantissimo, ma presto mi sono tuffata in questa storia. Durante l’evento Giorgio Ponte ha letto dei brani tratti dai suoi romanzi per presentarci i protagonisti della storia, mi sono sentita molto coinvolta dalla sua lettura super espressiva e dalle note del pianoforte che a tratti lo accompagnavano.

Cosa è stato a incuriosirmi di più? Sicuramente i protagonisti anziani! Come forse già saprete ho un debole per i romanzi in cui i protagonisti sono persone anziane, persone con esperienza, voglia di raccontare, raccontarsi e tanta voglia di vivere. In particolare mi piacciono ancor di più i libri di questo tipo che hanno delle sfumature gialle, misteri e investigazioni condotte da uno o più arzilli vecchietti; ed eccoci qui, per me era proprio impossibile non aver voglia di conoscere Giuseppe, Elisa, Margherita e Vito.

Mi è piaciuto tanto lo stile ironico e divertente di Giorgio Ponte, La congiura dei pensionati è un romanzo dal sapore teatrale nel quale prevalgono i dialoghi.

 

 

La congiura dei pensionati è il volume introduttivo, iniziamo a conoscere abbastanza bene i quattro protagonisti e a essere introdotti nella vicenda; la storia non sarà approfondita molto nel primo atto, sicuramente tutti i dettagli ci aspettano negli altri due volumi.

La vicenda è ambientata a Milano, Giuseppe, Elisa, Margherita e Vito abitano nello stesso quartiere, per chi è pratico il tutto si svolge nella zona di Centrale. I quattro protagonisti si conoscono già, chi in modo più approfondito e chi meno, si ritrovano in una calda sera di agosto a soccorrere una prostituta in difficoltà, Irina. Si scopre che Irina è stata ingannata per venire in Italia, una volta nel nostro paese è stata costretta a fare la prostituta, ha avuto un figlio che al momento è stato rapito dai suoi aguzzini. Irina si trova in questa situazione perché ha provato a fuggire con il figlio ma purtroppo è stata scoperta così come anche la cifra che si era messa da parte all’insaputa dei malavitosi; i suoi aguzzini pretendono che per ripagarli la ragazza coinvolga con l’inganno altre ragazze del suo paese per condividere la medesima sorte.
L’unico modo per liberarsi dei malavitosi è quello di ripagare l’ingente debito, come fare? Giuseppe, Elisa, Margherita e Vito prendono molto a cuore Irina, non avendo niente da perdere decidono di aiutarla e iniziano a progettare un furto di gioielli al Castello Sforzesco!

Il romanzo commedia di Giorgio Ponte mi è piaciuto molto, sono già affezionata ai quattro anziani ancor prima di essere entrata nel vivo della vicenda. Ovviamente proseguirò con la lettura dato che entrambi i volumi che completano la storia mi aspettano già in libreria!

 

 

 

 

 

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