La cuccia di Lea – #CR: Bye bye vitamine! di Rachel Khong

Ciao a tutti mi chiamo Lea, sono una cagnolina frizzante e molto vivace! Mi piace uscire e fare lunghe passeggiate, ma non quando fa troppo freddo e neanche troppo caldo; amo andare a correre nei campi e inseguire i leprotti, sono velocissimi e non riesco mai a giocare con nessuno di loro, non avranno mica paura di me?
Vi ospiterò ogni tanto nella mia “cuccia”, perché se ci siete voi, io posso dormire nel letto con la mia mamma! Vi racconterò di cosa giace sul nostro comodino, perché c’è sempre un libro che mi “ruba” la mamma per un pò di tempo, ma io riesco sempre a farmi accarezzare anche se la costringo a fare qualche acrobazia per leggere e coccolarmi contemporaneamente!

 

 

Editore: NNEditore
Data di uscita: 21 febbraio 2019
Pagine: 240
Prezzo: 17.00 €
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Dopo la fine della sua relazione con Joel, Ruth torna dai genitori, ma il momento è tutt’altro che felice: suo padre Howard, un autorevole professore di Storia, sta lentamente perdendo la memoria e agisce senza rendersene conto, come quando getta i propri vestiti sugli alberi attorno casa. Sua madre Annie, convinta che tutto dipenda da una dieta povera di vitamine, smette di cucinare e chiede alla figlia di restare. Comincia così un anno che Ruth racconta giorno dopo giorno in un diario, facendo scorta dei ricordi che la mente del padre non riesce a trattenere. Con la complicità di Theo organizza un finto corso di studi per permettere a Howard di insegnare ancora; e scopre un taccuino in cui suo padre ha trascritto i momenti più belli e indimenticabili di Ruth da bambina, in attesa di consegnarle quegli attimi vissuti insieme.

 

Io e la mia mamma abbiamo risolto il mistero che si nascondeva dentro lo scorso romanzo, b’è a dir la verità non abbiamo scoperto chi era l’assassino! Comunque abbiamo un nuovo ospite nella mia cuccia, si tratta di Bye bye vitamine, romanzo d’esordio di Rachel Khong, già il titolo mi ispira molto perché è proprio simpatico! Il protagonista della storia è un uomo molto buffo, fa cose davvero strane e divertenti ma, da come ho capito, le fa perché ha qualche problema…forse è malato. Mi ricorda tanto una persona a cui la mia famiglia voleva un bene immenso e che purtroppo non vedo più da qualche tempo, mi dispiace molto perché aveva un sorriso super simpatico e mi faceva tante coccole. Anche lui, proprio come il sig. Howard, ogni tanto diceva cose un pò strampalate.!

 

Pancia in dentro e coda in fuori, via alle anticipazioni!

 

26 dicembre
Stasera un uomo ha trovato i pantaloni di papà su un albero addobbato con le lucine natalizie. Questo sconosciuto ha chiamato e ha detto: «Ho qui un paio di pantaloni. Sono di un certo…Howard Young?».
«Oh, cazzo» ho detto. Ho messo giù il telefono e ho controllato che papà fosse in casa e avesse i pantaloni. Era in casa, e ce li aveva.
Ieri, su ordine di mamma, ho preso un pennarello indelebile e scritto il nome di papà e il nostro numero di telefono sulle etichette di tutti i suoi vestiti.
Poi, a quanto pare, papà deve aver lanciato i vestiti numerati sugli alberi in segno di protesta. Ora i suoi calzoni e le sue camicie pendono dai rami lungo tutta Euclid Street. In questo periodo gli alberi in centro sono decorati a festa, e l’uomo che ha telefonato, mentre passava in macchina, aveva notato i vestiti illuminati.

 

6 gennaio
Ma prima devo tornare a San Francisco. Devo lasciare il lavoro e ci sono ancora tutte le mie cose nell’appartamento. Parto la mattina e arrivo a San Francisco verso metà pomeriggio. La prima tappa è l’ambulatorio. Il mio superiore è in mensa, chino su un groviglio di lo mein. Sembra troppo giovane per essere un superiore e ha l’aria stanca, come sempre. Solo un fiocco diceva a volte, se eravamo a pranza insieme e spremevo del ketchup anche sul suo hamburger. Lo trovavo carino.

 

12 gennaio
Oggi chiama uno che dice di essere Theo, l’assistente di mio padre. Faccio per chiedergli se può restare un attimo in linea quando Theo m’interrompe e dice che in realtà non vuole parlare con Howard: ha chiamato sperando di parlare con me. Mi spiega che lui e alcuni studenti vogliono organizzare un corso all’università. Non un vero corso, di quelli per avere cediti, ma non c’era bisogno che papà sapesse questo dettaglio. Erano tutti d’accordo: gli studenti non avrebbero ricevuto crediti, ovviamente, ed erano contenti così. In questo modo mio padre avrebbe ripreso ad insegnare, si sarebbe tenuto occupato e avrebbe evitate, be’, di andare fuori di testa.

 

 

Chi è l’autrice?

Rachel Khong è cresciuta nella California meridionale e si è laureata alla Yale University e alla University of Florida. I suoi racconti e saggi sono comparsi su Joyland, American Short Fiction, The San Francisco Chronicle, The Believer e California Sunday. Bye bye vitamine! è il suo primo romanzo.

 

 

Per oggi è tutto dalla mia cuccia, vi saluto e torno a schiacciare un dolce pisolino!

Al prossimo titolo!

 

 

 

May the Force be with you!
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