Le stanze dei ricordi di Jenny Eclair | Recensione di Deborah

 

 

 

 

LE STANZE DEI RICORDI

 

“Capì fin dal primo momento in cui spuntò fuori, del tutto inaspettato, nel cuore della notte, che Charlie era solo in visita e lei non avrebbe potuto averlo per sempre.”

 

Titolo originale: Moving

Autrice: Jenny Eclaier

Editore: Sperlin&Kupfer

Genere: Narrativa

Pagine: 376

Prezzo: 18,90 €

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“Questa casa è intrisa fino allo scheletro del nostro sangue, del nostro sudore, dell’amore, delle risate, dei tradimenti. Posso anche lasciarla, ma frammenti di me resteranno qui, il pavimento di legno sarà sempre fradicio delle mie lacrime.”

 

Trama:

Londra, Kennington Road. La grande casa georgiana al numero 137 è in vendita. Tanto affollata un tempo, ora è soltanto un nido vuoto, troppo grande per una donna sola. Troppo carica di ricordi per chi non vuole più essere prigioniera del proprio passato. E così Edwina Spinner, ex artista e illustratrice, ha deciso di andarsene. Mentre conduce l’agente immobiliare di stanza in stanza, si sente trasportare indietro nel tempo. La sua mente torna a cinquant’anni prima, quando si era trasferita lì dopo le nozze, giovanissima, con il primo, grande amore. Torna ai suoi bambini, i gemelli Rowena e Charlie, così imprevedibili, così diversi. Torna al secondo marito e al figlio acquisito, che l’ha sempre detestata – e che lei ora non riesce nemmeno a nominare. Ogni angolo della casa è intriso della loro gioia, delle loro lacrime, del loro sangue. Ci sono porte da cui Edwina sente ancora risuonare risate cristalline. Altre che preferirebbe non aprire mai più, per non lasciare uscire i segreti più inconfessabili. Come il ricordo della notte che ha spezzato per sempre la sua famiglia. Ma nemmeno Edwina conosce davvero tutta la storia. La verità su quella notte è un mosaico al quale mancano alcune tessere: un indizio nascosto in un baule mai aperto, una confessione rimandata da troppo tempo. E, per scoprire tutta la verità, Edwina dovrà affrontare proprio l’unica persona che non avrebbe voluto rivedere mai più. Straordinariamente avvincente, assolutamente imprevedibile, un romanzo che si tinge ora di suspense, ora di commozione, per raccontare i segreti e i drammi di una famiglia e ricordarci la forza dei legami di sangue e del perdono.

 

 

Recensione:

Buonasera lettori!

il tramonto si è ormai portato via anche questo martedì, la notte incombe come l’arrivo di un nuovo giorno. Siete pronti per immergerci in Le stanze dei ricordiQuesto romanzo è stato una meravigliosa scoperta, un esempio perfetto di serendipità: non stavo cercando nulla di particolare, è entrato nel mio cammino quasi per caso e mi ha stregata! Ringrazio di cuore la casa editrice Sperling&Kupfer per questa opportunità di collaborazione, ma anche per avermi fatto scoprire questo libro che si è meritato un posto nella cerchie dei miei preferiti di sempre. Jenny Eclair ha saputo catturarmi dalla prima all’ultima parola, mi ha condotto per mano attraverso la sua storia con voce avvincente, calma e intrigante. Mi è parso di ascoltare un racconto, scoprire a poco a poco una lontana verità, narrata da una persona anziana che ha visto tanto della vita e ha tanto da tramandare. Ho amato lo stile di scrittura dell’autrice, oltre ad essere fluido e accattivante lo trovo molto particolare. Un linguaggio vero, per niente artefatto e ricco di mille sfaccettature: composto, emotivo, ricercato, crudo, malinconico, speranzoso. Trovo sia molto difficile spiegare l’effetto che mi ha fatto questo romanzo proprio perché mi ha travolto in modo così impattante. È stato per me un carico di emozioni, non riuscivo a dire basta ma “un capitolo ancora”, bramavo di sapere cosa accadeva, volevo conoscere i segreti e i retroscena della vita dei personaggi. Il romanzo è strutturato in tre parti e abbiamo tre narratori differenti. Attraverso le memorie dell’anziana Edwina ripercorriamo la sua gioventù, quando negli anni sessanta si è sposata con il suo Olline ed insieme sono andati ad abitare nella cadente casa georgiana al numero 137 di Kennington Road, Londra. Piccola parentesi, mi chiedo come avrei potuto non amare un romanzo ambientato a Londra. La casa ha un ruolo centrale nella prima parte della storia, Edwina rievoca i propri ricordi mentre guida in ogni stanza un giovane agente immobiliare, ha preso la drastica decisione di lasciare il luogo dove ha vissuto. Conosceremo i figli di Edwina e Ollie, due gemelli nati nella notte in due giorni diversi, Rowena e Charlie. Assisteremo all’apparente felicità della famiglia, immersi nella routine di tutti i giorni quando ancora Kennington era uno sconsigliato quartiere di periferia. La felicità di questa famiglia dura un pugno di anni, Ollie sarà vittima di una tragedia; Edwina negli anni si avvicinerà ad un personaggio politico, Dickie, sposerà l’uomo appartenente all’alta società londinese appena lui divorzierà dalla moglie. Nelle vite dei tre entrerà Lucas, figlio del nuovo marito, un personaggio che non si integrerà mai con la casa e soprattutto con i suoi abitanti. La seconda parte del romanzo è narrata da Fern, una giovane e bellissima ragazza dai capelli rossi, proveniente dall’alta società, lascerà la ricchezza della sua dimora per trasferirsi in una pulciosa casa di Manchester e studiare recitazione. Siamo negli eccentrici e colorati anni ottanta, anni di innovazione, lotte, indipendenza e droga. Fern racconterà le sue nuove esperienze libertine, della sua nuova realtà autonoma e delle nuove amicizie. Racconterà anche del suo passato, confronterà la sua vita imposta e impostata da ragazza di buona famiglia. Nella sua mente riecheggerà sempre la voce della madre, immagina i commenti pungenti nei confronti delle decisioni e azioni che intenta. La ragazza deciderà di buttarsi e posare nuda per una lezione di disegno dal vero alla facoltà d’arte della città. Qui avverrà il primo e inaspettato incontro con Charlie, Fern scoprirà abitare anche lui in una stanza al piano di sotto del numero 2 di Old Lansdowne Road. Charlie incasinerà la vita di Fern, la giovane non potrà far a meno di innamorarsi dell’oscuro e randagio ragazzo del primo piano. Una continua lotta interiore tra il cosa dovrebbe e il cosa vorrebbe fare, ma soprattutto tra chi dovrebbe e chi vorrebbe essere. Inizialmente spaesata dalla nuova e scomoda realtà, Fern arriverà a maturare in lei una serie di grandi cambiamenti che porteranno la ragazza a rimpiangere la sua vita da collegiale. Diversi avvenimenti le sconvolgeranno la vita, tristi perdite e grandi scoperte metteranno fine ai giorni sregolati a Manchester. Infine entreremo nella mente di Lucas. Lucas, il timido bambino grasottello, plasmato dall’astio e dal risentimento della madre e dall’abbandono del padre. Apatia e rancore, le parole che userei per descrivere il personaggio. Ero un pò dubbiosa di iniziare la parte narrata da lui perché all’interno del romanzo è un personaggio scomodo, combinerà cose che, per effetto catena, daranno vita a situazioni spiacevoli. Mettendomi poi nell’ottica di Lucas, immaginando di vedermi succedere i medesimi fatti accaduti a lui, sono riuscita a comprendere le sue azioni. Mi sono avvicinata a questo personaggio e l’ho compreso, non sono riuscita ad apprezzarlo perché non è uno di quei personaggi che si amano, anzi ha un pò la funzione di antagonista. Comunque con lui ritorneremo al presente, il Lucas di mezza età ci svelerà le emozioni, i dubbi che lo hanno attanagliato e portato ad agire in quel modo. Ci svelerà i pezzi mancanti di alcuni segreti delle due famiglie, compirà un gesto di redenzione perché il senso di colpa divora, anche con gli anni. Il finale è molto bello, trovo che le ultime pagine dal punto di vista di Edwina siano la cornice perfetta per il romanzo. Un piccolo dubbio ci lascia l’autrice alla fine: Charlie o James? Non ha chiarito in modo totalmente esplicito l’interrogativo però è sicuramente Charlie, per una svista ha lasciato dentro Fern un segno indelebile di lui, Sohie. Un romanzo davvero meraviglioso.

 

 

Nota sull’autrice:

Jenny Eclair vive a Londra ed è una delle più importanti attrici comiche inglesi. Quando non è in radio, in TV o nei teatri con i suoi spettacoli, adora scrivere sceneggiature, articoli per giornali e riviste, e romanzi che puntualmente scalano le classifiche e sono tradotti in dieci lingue. Come Le stanze dei ricordi, che ha conquistato la Top Ten del Times, è stato selezionato dal prestigioso Richard and Judy Book Club e, a oltre un anno dall’uscita, gode del passaparola ininterrotto dei lettori.

 

 

May the Force be with you!
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