Let’s talk about: Il caffè dei piccoli miracoli di Nicolas Barreau

“Di tutte le paura che aveva, quella di volare era certamente la più grande. E con il tempo la paura divetò un atteggiamento mentale, per quanto Nelly non la sventolasse come una bandiera perchè se ne vergognava.”

IL ROMANZO

Acquistalo subito: Il caffè dei piccoli miracoli

Editore: Feltrinelli
Collana: I Narratori
Prezzo: € 15,00

Pagine: 236
ISBN: 9788807032561

Eléonore Delacourt ha venticinque anni e ama la lentezza. Invece di correre, passeggia. Invece di agire d’impulso, riflette. Invece di dichiarare il suo amore al professore di Filosofia alla Sorbonne, sogna. E non salirebbe mai e poi mai su un aereo, in nessuna circostanza. Timida e inguaribilmente romantica, Nelly adora i vecchi libri, crede nei presagi, piccoli messaggeri del destino, diffida degli uomini troppo belli e non è certo coraggiosa come l’adorata nonna bretone con cui è cresciuta, che le ha lasciato in eredità l’oggetto a lei più caro: un anello di granati con dentro una scritta in latino, “Amor vincit omnia”. Sicuramente, Nelly non è il tipo di persona che di punto in bianco ritira tutti i propri risparmi, compra una costosissima borsa rossa e in una fredda mattina di gennaio lascia Parigi in fretta e furia per saltare su un treno. Un treno diretto a Venezia. Ma a volte nella vita le cose, semplicemente, accadono. Cose come una brutta tosse e una delusione d’amore ancora più brutta. Cose come una frase enigmatica trovata dentro un vecchio libro della nonna, con accanto una certa citazione in latino… Un’incantevole storia d’amore che racconta perché può essere una fortuna far cadere la propria borsa nel Canal Grande, concedere un po’ di fiducia a un veneziano scandalosamente bello e accettare di sentirsi letteralmente mancare la terra sotto i piedi. Un viaggio appassionante tra i quais di Parigi e le calli di Venezia, fino a un piccolo caffè dove si celano segreti in attesa di essere svelati e i miracoli sembrano davvero possibili.

COPERTINE A CONFRONTO

Let’s talk about “Das Café der kleinen Wunder”

“Cosa me ne faccio dei se! Non esiste una vita al condizionale! E i sogni non servono a niente. Bisogna solo agire, solo agire!”

Bentornati, lettori! L’ultima volta mi trovavo nella Biblioteca delle lettere della Howling Books e poi mi sono trasferita nel ghetto di Hillside, a Los Angeles. Oggi invece osservo le strade parigine della capitale francese da un fantastico bar sulla strada principale e chissà, magari domani farò rotta verso l’Avana. Non sono impazzita, al centro di tutto ci sono come sempre i libri. Questa volta parliamo del nuovo romanzo di Nicolas Barreau, “Il caffè dei piccoli miracoli”, pubblicato in Italia da Feltrinelli.

Barreau ci trasporta dentro una storia che avvolge chi legge come una calda coperta e lo riscalda, regalandogli quel senso di familiarità e spingendolo ad entrare in empatia con la protagonista, che scivola leggera fra le righe di una commedia romantica in vero stile francese.

Il vero punto di forza di questo romanzo non sono soltanto le ambientazioni, ma soprattutto lo stile dell’autore, che rende la storia leggera e scorrevole nella lettura, senza mai farcirla in maniera esagerata, ma evocando una miriade di sensazioni diverse attraverso la sua prosa delicata.

“Solo noi possiamo dare un senso e un significato alla nostra vita. Perciò smettila di aspettare un fantomatico segno. Fidati, all’universo non importa un accidente di cosa facciamo noi sulla terra.”

Eléonore Delacourt, o meglio Nelly, è una giovane studentessa francese spaventata dall’idea di volare. È anche una ragazza timida, che si rifugia tra le pagine di un buon libro e che ama sognare ad occhi aperti, in attesa di un segno del destino che possa stravolgere la sua esistenza. Quando era piccola i suoi genitori sono morti in un’incidente stradale e da quel momento è rimasta traumatizzata. Non è mai riuscita a metabolizzare ciò che è accaduto, trasformando quel terribile episodio in una fobia per gli aerei. Sarebbe normale essere terrorizzati dalle macchine ma in qualche modo il suo trauma ha preso le redini della sua mente, trasformando la paura in qualcos’altro.

La studentessa di filosofia sta preparando una tesi su Paul Virilio, l’unico filosofo che ammira e che riesce a comprendere a pieno. Tuttavia è anche merito del suo insegnante se è riuscita ad appassionarsi alla materia. Il professor Daniel Beauchamps è tutto ciò che potrebbe desiderare e talvolta si ritrova a sognarlo ad occhi aperti, ma quando potrebbe avere l’occasione di farsi avanti e dichiarare ciò che prova, finisce per darsela a gambe levate, spingendo l’uomo tra le braccia di un’altra donna. Quella che sarebbe dovuta diventare la sua storia con un lieto fine diventa un nuovo capitolo tutto da scrivere per il professore e la sua nuova compagna.

“Omnia Vincit Amor. L’amore vince su tutto.”

Per guarire il suo cuore a pezzi, Nelly cerca in tutti i modi di non pensare al suo professore ed è lì, nascosto dentro una scatola che trova “Validità giorni dieci”, un libro di Toddi, contenente una curiosa dedica per sua nonna datata 1952. A quell’epoca Claire Delacourt, la nonna di Eléonore, aveva diciassette anni. Il mistero che si cela dietro l’anello regalatole dalla nonna e il romanzo sembra essere fitto e allo stesso tempo rappresenta l’occasione perfetta per fuggire da Parigi e dal suo cuore infranto.

Quattro settimane. È questo il tempo che ha a disposizione per venire a capo dell’enigma. Determinata e allo stesso tempo spaventata, Eléonore Delacourt, parte per Venezia.

Venezia sfoggia con orgoglio il suo massimo splendore, Nelly è rapita dal fascino della città e delle stradine gremite di persone che vanno e vengono. Tra le stradine magiche di Venezia esiste un bar “Il settimo cielo”, un posto in grado di aiutare le persone ad affrontare i loro problemi e lasciarseli alle spalle, un posto magico dove una seconda chance è possibile. È una città così piena di vita e colori che è impossibile perdersi ed è proprio qui che comincia una nuova avventura per la studentessa parigina.

“È l’amore che alla fine vince sulla paura e permette a due persone di volare insieme, malgrado tutti i dubbi e le incertezze.”

Venezia diventa una tappa fondamentale del suo viaggio, permettendole di scoprire sé stessa e allo stesso tempo di lasciarsi travolgere da qualcosa di inaspettato.

Nelly è sempre stata un personaggio dietro le quinte in attesa che qualcuno si accorgesse di lei, ma spesso le speranze non bastano e per quanto una persona sogni disperatamente di trovare un lieto fine questo non arriva. L’amore giunge in maniera inaspettata e questo è la stessa protagonista a testarlo sulla sua pelle. La paura svanisce nel momento stesso in cui ci si rende conto di aver trovato la persona giusta, ma questa è tutta un’altra storia.

Nicolas Barreau descrive in maniera appassionante e romantica due città meravigliose: Parigi e Venezia, che sembrano uscite da un sogno. Per un momento mi è sembrato di essere lì ad osservare Nelly mentre sorseggiavo un caffè al Settimo Cielo, circondata dal vociare della folla e la bellezza di un luogo che non smette mai di affascinare chi visita. La città dell’amore lascia spazio alla magica e intrigante Venezia, dove chiunque può riuscire a trovare la felicità semplicemente passeggiando tra la folla o osservando le gondole pronte a navigare i canali, scoprendo l’immensa bellezza di una città eterna.

“E quale posto migliore per trovare una scintilla di magia delle pagine di un libro – o dentro un piccolo caffè che sembrava fatto apposto per i miracoli?”

Questo è un romanzo che spinge il lettore a sorridere per tutto il tempo, beandosi dello stile in grado di suscitare immagini e suoni, che accompagno per tutta la lettura senza mai abbandonarlo.

Nicolas Barreau riesce a raccontare una storia romantica, rinata dalle ceneri di un cuore spezzato e lo fa servendosi di una protagonista che ancora crede nel destino e che non aspetta altro che un segno in grado di accendere la sua vita. È anche un viaggio tra due città da sogno che rendono il quadro dipinto dall’autore ancora più magico.

 “Il caffè dei piccoli miracoli” è un inno alla vita, all’amore e alle occasioni perse o a quelle trovate. Un posto che vale la pena trovare per ricominciare a respirare.

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