Let’s talk about: Il giardino di Elizabeth di Elizabeth von Arnim

“Eppure in primavera per me la felicità nasce in gran parte dal profumo della terra bagnata e delle foglioline nuove.”

IL ROMANZO

Acquistalo subito: Il giardino di Elizabeth

Editore: Fazi Editore
Collana: Le Strade
Data di uscita: 5 ottobre
Prezzo: € 16,50
Pagine: 180

In fuga dall’opprimente vita di città, l’aristocratica Elizabeth si stabilisce nell’ex convento di proprietà del marito, un luogo isolato e carico di storia in Pomerania. A vivacizzare le giornate della signora ci sono le tre figlie – la bimba di aprile, la bimba di maggio e la bimba di giugno –, le amiche Irais e Minora, ospiti più o meno gradite con le quali intrattiene conversazioni brillanti e conflittuali, sempre in bilico fra solidarietà e rivalità femminile, e poi c’è lui, l’Uomo della collera, «colui che detiene il diritto di manifestarsi quando e come più gli piace». Ma soprattutto c’è il giardino, una vera e propria oasi di cui Elizabeth si innamora perdutamente. Estasiata dalla pace e dalla tranquillità del luogo, trascorre le ore da sola con un libro in mano, immersa nei colori, nei profumi e nei silenzi, cibandosi soltanto di insalata e tè consumati all’ombra dei lillà. Mentre le stagioni si susseguono, Elizabeth ritrova se stessa, i suoi spazi, i suoi ricordi e la sua libertà. Una storia che ha molto di autobiografico narrata da una donna più avanti del suo tempo: una donna di mondo coraggiosa e irriverente che parla a tutte le donne di oggi. Uscito per la prima volta nel 1898 in forma anonima, Il giardino di Elizabeth, primo romanzo di Elizabeth von Arnim, ebbe da subito un successo clamoroso. Presentato qui in una versione integrale fino a ora inedita in Italia, è un romanzo del passato che colpisce per la sua modernità.

COPERTINE A CONFRONTO

 

Let’s talk about “Elizabeth and Her German Garden”

Era tutto qui – pace, felicità e una vita sensata – eppure nemmeno una volta in quegli anni ho pensato di venire a viverci.

Oggi sono qui per parlarvi di una perla rispolverata da Fazi Editore, in uscita domani. Si tratta del romanzo di Elizabeth Von Arnim, “Il giardino di Elizabeth”.

Il nome dell’autrice dovrebbe esservi familiare, vi avevo già parlato di “Un incantevole aprile”, questa volta invece si tratta di un romanzo pubblicato per la prima volta nel 1889.

A differenza di “Un incantevole aprile” questo è un romanzo scritto sotto forma di diario dalla protagonista, moglie e madre, che stanca di vivere in città si trasferisce nella tenuta di famiglia situata tra la Polonia e la Germania. Ci troviamo approssimativamente nella Germania del 1800, un’epoca dove le donne si occupavano soltanto dell’abitazione e di crescere i figli, attività come la lettura era malvista perché cosa da uomini, così come curarsi del proprio giardino, soprattutto se si aveva qualcuno pagato per farlo.

La donna che ci viene presentata è frustrata dal caos urbano e nonostante la vita in città abbia i suoi vantaggi, non è paragonabile alla pace che si prova lontano da tutto questo. La tenuta di famiglia permette sia a lei che alle sue figlie di godere giornate colme di beatitudine, comodamente sedute in veranda ad osservare la magnificenza di Madre Natura. Poco a poco si rende conto che il giardino di quella dimora è tutto ciò di cui ha bisogno, un posto di cui prendersi cura e godere degli sforzi.

E più invecchio, più mi è chiaro quanto quelli tra i due e i diciotto siano stati anni incantati.

Elizabeth non ha bisogno di circondarsi di nessuno, ama la solitudine e bearsi della compagnia dei libri, prendendosi anche cura del suo giardino, anche se significa scatenare la collera del suo stesso marito. Il giardino diventa una metafora di vita e morte, degli anni che trascorrono e della bellezza dei momenti vissuti.

Il giardino diventa anche il suo modo per rinascere, il seminare, prendersi cura e finalmente godere dei frutti del suo lavoro. Dietro l’apparente ossessione per un giardino si nasconde la voglia di rivalsa di una donna, che colma il vuoto lasciato dalla sua vita da nobildonna prendendosi cura di qualcosa che è soltanto suo.

Il trovare un posto nel mondo e sentirsi parte di esso diventa fondamentale, mentre il tempo continua a scorrere e la vita prosegue, ma nel suo giardino è come se il tempo si fermasse, come se non esistesse altro che loro in quel piccolo angolo di paradiso e anche se le stagioni cambiano, la leggerezza dell’animo è la stessa. Non c’è niente che riesca a turbare la pace che ha raggiunto.

Ho fiducia di poter meritare sempre più la benedizione che raccolgo a piene mani nel mio giardino, e spero di crescere in grazia, pazienza e allegria proprio come i fiori felici che amo così tanto.

Elizabeth è una donna testarda, agguerrita, che pur di tagliare radicalmente la radice dei suoi mali, combatte per allontanarsi da una vita che non sentiva più sua e ci riesce, ricominciando altrove, in una tenuta, che diventa quasi il suo tempio zen.

Questo è un diario che racconta di una donna alla ricerca di sé stessa e che, attraverso i fiori, riesce a riscoprirsi. È un viaggio attraverso le memorie, felici e dolorose, di un personaggio che si impara a conoscere pagina dopo pagina dai suoi piccoli gesti e ciò che la circonda.

“Il giardino di Elizabeth” fiorisce delicatamente, facendo sbocciare non solo i suoi fiori, ma anche un briciolo d’indipendenza e diventa un messaggio importante per tutte le donne alla ricerca del lato più profondo di loro stesse.

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