Let’s talk about: L’immortale di Ricard Ruiz Garzón (Piemme)

Finalmente parliamo del romanzo di Ricard Ruiz Garzón, L’Immortale, pubblicato da Piemme nella collana Vortici de Il Battello a Vapore e tradotto da Maria Bastanzetti.

Pagine: 134

Acquistalo subito: L’Immortale

Editore: Piemme
Collana: Il Battello a Vapore, Vortici
Genere: Libri per bambini
Età: Da 11 anni
Traduzione: Maria Bastanzetti
Illustrazione di copertina: Giovanni Da Re

Prezzo: € 13,00
Data di uscita: 4 Settembre

Judit ha quasi dodici anni e uno straordinario talento per il disegno. Da quando il padre, un celebre illustratore, ha abbandonato la famiglia per trasferirsi in Ungheria, vive con la mamma e il nonno a Ginevra. Su suggerimento del suo professore, per migliorare nel bianco e nero e nelle ombreggiature, Judit comincia a disegnare le scacchiere giganti del parco. Ed è proprio lì che conosce il misterioso signor Aliyat, riservato iraniano, fenomenale scacchista, straniero senza permesso di soggiorno e persona per cui vale la pena combattere.

Questa volta apriamo la giornata con un premio Edebé 2017, il romanzo di Ricard Ruiz Garzón, L’immortale, una storia meravigliosa sulla passione per gli scacchi, audace come la sua giovane protagonista e attuale per i temi trattati dal rapporto con la famiglia ai pregiudizi derivanti della società per chi è “diverso”, appartenente a una cultura differente, che a volte sfocia in una vera e propria caccia alle streghe.

Per essere un romanzo per ragazzi, ancora una volta, Il Battello a Vapore dimostra di saper portare alla nostra attenzione titoli interessanti, che scavano a fondo nelle problematiche familiari e della nostra società. 

Con uno stile incisivo e al tempo stesso delicato, Ricard Ruiz Garzón, anima un oggetto immobile come un pedone per raccontare la storia di Judit, vista con uno sguardo differente da quello di un essere umano, probabilmente un punto di vista che non avevamo mai preso in considerazione. 

Instagram: @brivididicarta | @stambergadinchiostro

Judit è una bambina di incredibile talento per il disegno, vive a Givevra insieme a sua madre e il nonno, suo padre ha abbandonato la sua famiglia per rifarsi una vita in Ungheria, tagliando definitivamente i ponti con la sua vita passata. È un noto illustratore e da questo deriva il talento innato della bambina, che cerca sempre di migliorarsi per riuscire a partecipare al campionato di ritratto artistico.

Giorno dopo giorno esce con suo nonno e si siede davanti alla grande scacchiera di Parc Des Bastions per ritrarre, ed è qui, proprio durante una delle partite tra Roger e il signor Aliyat, un bravissimo scacchista iraniano, che Judit entra a contatto con una nuova realtà: fatta di pedoni e mosse calcolate, un avvincente mondo che le permette anche di affrontare i problemi della sua famiglia, come l’assenza di suo padre. 

Bigliettino dopo bigliettino il signor Aliyat permetterà a Judit di conoscere il mondo degli scacchi, aprendo uno spiraglio anche nella sua stessa vita, proprio come se fosse una caccia al tesoro lei e suo nonno indagheranno sui termini riportati nei fogliettini, arrivando a scoprire la vera condizione dello scacchista, ovvero quella di un immigrato clandestino che rischia di essere rimpatriato.

Al tempo stesso l’autore apre una finestra nella vita della sua giovane protagonista, mettendo a nudo il fragile equilibrio all’interno delle quattro mura di casa sua, con sua madre che pur di non ferire Judit nasconde la sua tristezza e suo nonno, per farle sentire la presenza del padre, le invia mail fingendosi lui, permettendo così alla bambina di creare una sorta di legame immaginario di cui nutrirsi per affrontare la vita di tutti i giorni e aiutare lo scacchista.

Il campionato di ritratto artistico era tutto ciò che Judit desiderava per sentirsi vicino a suo padre, far sì che fosse fiero di lei, ma quando la sua vita si intreccia a quella del signor Aliyat le cose cambiano, le maschere scivolano di dosso e una manifestazione così importante diventa il fulcro per una protesta pacifica, un modo per fare l’impossibile. Ci riuscirà? Sta a voi scoprirlo. Io non posso far altro che consigliarvelo.

Con un’ambientazione suggestiva e un espediente narrativo decisamente intrigante, l’autore ci regala una storia unica, dove ogni singolo elemento si muove in armonia con l’altro, il suo stile scorrevole permette di divorare questo gioiellino in breve tempo e i suoi personaggi, a differenza di altri, restano impressi nella mente del lettore.

La collana Vortici de Il Battello a Vapore inserisce un nuovo tassello, questa volta uno spagnolo, dando ai giovani lettori la possibilità di immergersi in una storia avvincente e odierna, un inno all’uguaglianza e la diversità, che arricchisce una comunità.

L’immortale” è colui che tace ma osserva tutto, una semplice pedina che in alcuni casi può diventare il pezzo forte del gioco. 

“Tutti i libri hanno un pedone come me, una semplice pedina in un gioco complicato.”

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Piemme per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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