L’inventario delle nuvole di Franco Faggiani | Recensione di Deborah

Franco Faggiani Vive a Milano e fa il giornalista. Con La manutenzione dei sensi (Fazi Editore, 2018), vincitore del Premio Parco Majella 2018, del Premio Letterario Città delle Fiaccole 2018 e del Be Kind Award 2019, si è fatto conoscere e amare da moltissimi lettori. Con Il guardiano della collina dei ciliegi (Fazi Editore, 2019), ha vinto il Premio Biblioteche di Roma 2019 e il Premio Selezione Bancarella 2020. Sempre con Fazi Editore sono usciti anche Non esistono posti lontani (2020) e Tutto il cielo che serve (2021). Tutti i suoi romanzi sono stati pubblicati nei Paesi Bassi ottenendo un grande successo di critica e di pubblico. Due di essi sono usciti anche in Ucraina.

 

Devi guardare le foglie, che si girano all’improvviso da un’altra parte, e sentire l’aria col naso. Devi imparare a fare l’inventario delle nuvole.

 

Editore: Fazi Editore
Data di uscita: 21 marzo 2023
Pagine: 296
Prezzo: 18.50 €

1915. Giacomo Cordero abita in Val Maira, con il nonno Girolamo, la madre Lunetta e l’anziana e riservata Desideria. Il ragazzo ha studiato ma gli viene imposto di restare a casa, a Prazzo, dove si vive di taglio del bosco, di piccolo allevamento e agricoltura, e dove gli abitanti delle malghe spesso sopravvivono nella più assoluta miseria. L’Italia è appena entrata in guerra e il vecchio Girolamo, ruvido e determinato capofamiglia, commerciante scaltro e capace, è diventato il fornitore ufficiale di merci per l’esercito. A Giacomo, esonerato dal servizio militare, viene affidata quindi la più delicata delle attività di famiglia, la raccolta dei pels, i capelli, che, accuratamente lavorati durante l’inverno dalle donne del luogo, saranno rivenduti in primavera agli atelier delle grandi città di confine per farne parrucche, ancora molto richieste. Per il commercio dei capelli in Francia, Giacomo si affida a un venditore esperto, Natale Rebaudi, che gli farà da guida confidandogli vecchi segreti riguardanti suo padre. Quando il ragazzo sarà costretto ad affrontare una situazione inattesa e a prendere in mano gli affari di famiglia, tuttavia, il più grande insegnamento gli verrà dal ricordo dei giorni passati da solo in montagna che lo aiuterà ad apprezzare il valore delle piccole cose e la semplicità del vivere quotidiano.

 

La primavera ha portato con sé un nuovo romanzo di Franco Faggiani, L’inventario delle nuvole è arrivato in libreria per Fazi Editore proprio il 21 marzo. Da quando ho scoperto Franco Faggiani con La manutenzione dei sensi non perdo mai un suo romanzo, è un autore che dà vita a romanzi suggestivi, poetici e coinvolgenti ambientati in posti meravigliosi, da grande amante della montagna per me i suoi libri sono davvero imperdibili.

In questo nuovo romanzo l’autore ci conduce alla scoperta della bellissima Val Maira incastonata tra le montagne piemontesi, siamo nel 1915, oltre alle bellezze naturali del territorio Franco Faggiani riporta alla luce un antico mestiere quello del caviè. I caviè si occupavano della raccolta dei pels, i capelli, che venivano venduti dalle donne in cambio di merci o denaro, poi trasportati negli atelier delle grandi città, specialmente francesi, per creare parrucche per i borghesi.

Sono davvero felicissima di aver letto L‘inventario delle nuvole, essere tornata indietro nel tempo e aver scoperto realtà e tradizioni antiche, sono sempre super affascinata dai romanzi ambientati nel passato; questo volume mi ha regalato un po’ meno emozioni rispetto ai precedenti libri dell’autore anche se si è rivelato comunque un viaggio bellissimo.

La voce di Franco Faggiani si conferma coinvolgente, incalzante, diretta, semplice ma allo stesso tempo molto ricercata; l’autore caratterizza i suoi personaggi in modo magistrale, ci fa percepire l’umanità e le emozioni in tutte le sue sfaccettature. Un altro fattore che amo dei romanzi di Faggiani sono le ambientazioni, l’autore dipinge a parole panorami mozzafiato, scorci e luoghi selvaggi, si percepisce come sia importante la natura all’interno della storia ed è bellissimo ammirare da lontano queste cartoline fatte di parole.

 

Scoprii che la felicità poteva essere anche u cumulo di ore tranquille trascorse in compagnia, sulla soglia di una casa illuminata dalla luce sempre più sottile ed evanescente del crepuscolo, a parlare del tempo, dei piccoli raccolti, di chi non c’era più o semplicemente guardare in silenzio la bellezza e l’energia di un temporale che fugge al galoppo verso la notte.

 

Simo nel 1915, Giacomo Cordero, il protagonista del romanzo, abita in Val Maira con il nonno, la madre e Desideria, seconda moglie di nonno Girolamo. Giacomo ha la fortuna di venire istruito ma quando da ragazzo si trasforma in un uomo il nonno non permette al nipote di proseguire la carriera accademica, due braccia gli sarebbero assolutamente servite per far prosperare i propri affari. Girolamo è un personaggio particolare, sembra essere a primo impatto molto umano e molto moderno per l’epoca, in realtà fa tutto ciò che serve per accrescere le proprie attività e guadagni. Oltre ad occuparsi di commercio e piccola agricoltura Girolamo è un caviè, all’alba della guerra istruisce Giacomo a portare avanti il suo antico mestiere ancora molto redditizio dato che il conflitto lo ha reso uno dei fornitori ufficiali dell’esercito italiano.

Giacomo da studioso è obbligato a prendere in mano l’eredità del nonno, esonerato dal servizio militare a causa di una vecchia ferita che lo ha reso zoppo, si arrampica da solo su per le montagne a trattare con donne e mariti per raccogliere i pels. Nonostante il protagonista approccia questa professione per obbligo diventa presto un abile caviè, un degno sostituito dell’anziano nonno che piano piano gli mostra tutti gli aspetti dell’attività.

È stato molto bello accompagnare il protagonista nella sua crescita professionale ma soprattutto personale, crescita avvenuta per lo più grazie ai viaggi, alla solitudine, alle montagne e ai numerosi incontri e scontri avvenuti in questi meravigliosi luoghi remoti e selvaggi.

Franco Faggiani ancora una volta ci regala una bellissima storia di montagna, un romanzo che oltre a intrattenimento è anche tradizione e passato da scoprire

 

 

 

 

 

Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Fazi Editore per la copia omaggio

 

 

May the Force be with you!
Precedente A caccia con Lea – Pancia in dentro e naso in fuori: Missione #119 Successivo Innamorati pazzi di Felicia Kingsley | Recensione di Deborah

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.