#proiettilidicarta: La misteriosa scomparsa di don Vito Trabìa di Sebastiano Ambra

Instagram: @brivididicarta | @lastambergadinchiostro

Un biglietto di sola andata per Palermo per svelare il rebus dietro “La misteriosa scomparsa di don Vito Trabìa”.

Data di uscita: 17 Marzo

Acquistalo subito: La misteriosa scomparsa di don Vito Trabìa

Editore: Newton Compton Editori
Collana: Nuova narrativa Newton
Genere: Giallo

Prezzo: € 4,99 | 9,90
Pagine: 288

L’operazione per catturare il pericoloso latitante Vito Trabìa finisce con un buco nell’acqua: i poliziotti, giunti sul posto in cui avrebbero dovuto sorprendere il boss, trovano solo un vecchio lattaio. Di don Vito nessuna traccia. A Palermo l’ispettrice Malena Di Giacomo, reduce dalla difficile rottura con la sua ragazza, riceve quella che a prima vista sembra la lettera di un mitomane, ma che si rivela in realtà un guanto di sfida: qualcuno ha rapito Vito Trabìa e ora intima a Lena di ritrovarlo, entro ventiquattro ore e senza l’aiuto dei colleghi, altrimenti il boss verrà ucciso. L’ispettrice non ha scelta, ma il compito è tutt’altro che semplice: per arrivare a capire dov’è don Vito, dovrà infatti risolvere la sequenza di indovinelli escogitata dal rapitore, enigmi che fondono arte e letteratura con la storia e le leggende del capoluogo siciliano. Aiutata dallo psicologo Leonardo Colli, Lena intraprenderà così una pericolosa caccia al tesoro, che la condurrà tra i vicoli e i monumenti di una Palermo misteriosa ed esoterica, per giungere a perdifiato all’epilogo di una storia nella quale niente è come sembra.

Il treno sta per partire, destinazione Palermo. A capo del treno c’è Sebastiano Ambra e il suo La misteriosa scomparsa di don Vito Trabìa, un’intrigante giallo raccontato da una penna mordace ed ironica che permette non solo di godersi il viaggio ma di sentirsi in qualche modo protagonisti di una vera e propria caccia al tesoro, ma non una di quelle a cui siamo abituati. Il premio in palio, questa volta, è tutto fuorché piacevole, ma di certo è una ghiotta occasione per l’ispettrice Malena Di Giacomo di segnare un grosso punto a suo favore, di farcela anche in un mondo che la vede fin troppo relegata a un ruolo in secondo piano.

Il nostro sipario si apre con l’operazione di cattura di don Vito Trabìa, un momento di tensione assoluta che sfuma nel momento in cui ci si rende conto che il bersaglio è sparito, soltanto allora ogni speranza di mettere dietro le sbarre un soggetto pericoloso crolla miseramente. È durante una trasmissione che le carte vengono ribaltate, quello che era stato un fallimento può diventare un grande successo, ma per riuscire a mettere le mani su Trabìa bisogna stare al gioco del folle che lo ha rapito. All’ispettrice Malena Di Giacomo spetta il compito di prendere parte alla caccia al tesoro preparata dall’ignota figura perché è la sola e unica ad essere stata “invitata” a farlo ed è qui che il nostro viaggio diventa frenetico, il ticchettio dell’orologio incessante: Lena ha soltanto ventiquattr’ore di tempo per venire a capo di tutti gli enigmi e trovare così Trabìa. 

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In un certo senso leggere La misteriosa scomparsa di don Vito Trabìa significa fare i conti con il lato oscuro del tessuto sociale siculo, affinare i sensi e rendersi conto che dietro un’indagine così complessa, dietro una caccia al tesoro così minuziosa, si nasconde non solo l’ombra di un crimine apparentemente inspiegabile ma anche l’amore dell’autore per questa terra, ricca di misteri e di enigmi da risolvere. Ma la scomparsa di Trabìa non è altro che un moscerino intrappolato in una vasta tela fatta di domande a cui nessuno vuole rispondere, di crimini che nascondono le tracce di altri crimini. È così che si parte alla ricerca di un uomo che si credeva essere il fulcro della narrazione ma che si scopre essere solo uno dei mille tasselli che compongono questa indagine.

Insieme a Malena Di Giacomo c’è Leonardo Colli, entrambi incaricati di seguire questa indagine ma diametralmente opposti eppure, ciò nonostante, questo duo effervescente riesce a funzionare. Lena, nonostante si sottovaluti, ha le carte in regola per prendere le redini di questo caso e dall’altra parte Leonardo Colli è quella parte che riesce a colmare le mancanze di Lena, dando così un nuovo punto di vista che ci porta ancora una volta a seguire nuovi indizi e volerne sapere di più. I fantasmi di Sciascia ed Edgar Allan Poe guidano Lena alla ricerca della verità, perché la verità è lì, sulla punta del naso, ma nessuno sembra in grado di vederla.

La penna intrigante di Sebastiano Ambra rende questo suo romanzo una ventata d’aria fresca, persino il ticchettio dell’orologio diviene piacevole quando si va a caccia di indizi, esplorando Palermo a tutto tondo, tuffandosi nella sua storia, e negli anfratti della sua struttura sociale, mettendo in gioco un’ispettrice che secondo me ci darà filo da torcere, d’altronde chi la conosce lo sa, Lena non ha peli sulla lingua e nonostante le batoste della vita è ancora lì in piedi e mai chiave di lettura fu più interessante.

In libreria quindi vi aspetta una sfida interessante, un gioco di contrasti in una caccia al tesoro che nasconde la bellezza di un territorio e il suo lato più misterioso con due protagonisti un po’ bisticcioni che finiscono per farsi amare. Ma ora che il dado è tratto non vedo l’ora di rivedere Lena e Leo alle prese con la prossima indagine.

Leo continuò senza prestarle attenzione: «E poi non penso che da sola possa andare lontano. Come ha detto il commissario, la mia presenza significa avere accanto l’intera squadra. E non credo che possa obiettare».
«Ecco, direi che avete fatto conoscenza», disse D’Orrico. «Leo, la Di Giacomo è un buon elemento, ha solo un carattere un po’ irritante, ma ci sa fare».
«Ah, pure!», intervenne Lena con aria incredula, lasciando la bocca eloquentemente spalancata.
«E sono certo», continuò a voce più alta il commissario, con tono perentorio e il bastoncino di liquirizia sollevato in aria, «che troverete la chiave per collaborare nel modo migliore. Noi nel frattempo vedremo di tirare fuori, da qua, tutto quello che vi può servire. A partire dall’analisi di quel biglietto».
«Non ci saranno problemi», disse Leo.

 

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Newton Compton per la copia omaggio.

 

 

 

May the Force be with you!
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