Music Monday #7: Foschia di Anna Luisa Pignatelli

Non posso lamentarmi, dopo la settimana appena trascorsa, sono riuscita a riposarmi e di conseguenza a ricaricare le batterie. Oggi riparto da qui, da un lunedì un po’ caotico, dove ci sono un po’ di cose da portare a termine.

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Come sempre la mia cura al lunedì è quella di affrontarlo con la colonna sonora giusta, ma solo dopo aver bevuto tanto di quel caffè da essere carichi, e se aggiungiamo anche una lettura interessante non potrebbe che essere un giorno perfetto.

Il 24 gennaio arriverà in libreria per Fazi Editore il nuovo romanzo di Anna Luisa Pignatelli, Foschia, una storia intensa, che travolge con tutta la sua carica esplosiva chi legge, e segna il ritorno di un’autrice dallo stile penetrante che lacera e resta impressa parola dopo parola.

Pagine: 208

Acquistalo subito: Foschia

Editore: Fazi Editore
Collana: Le strade

Data di uscita: 24 Gennaio
Prezzo: € 16,00

Ambientato in una Toscana appartata e solitaria, tra boschi incontaminati e vigneti, Foschia è il racconto di una storia familiare dai contorni decisi, intenso e conturbante.
Adulta e già malata, Marta decide di ripercorrere con la memoria il rapporto teso e tormentato vissuto con il padre Lapo, un affermato critico d’arte, uomo carismatico di grande fascino e talento. Nel ricordo, l’ammirazione da parte di lei bambina si trasforma dapprima in infatuazione e poi, via via, in una forma di attrazione più subdola e pericolosa. Dopo l’infanzia passata a Lupaia, luogo affascinante e misterioso, Marta si trasferisce con il padre e il fratello nella più austera Torre al Salto, dove, preda di pulsioni che coincidono con un naturale risveglio dei sensi e delle inevitabili trasformazioni dovute all’adolescenza, vive un momento delicato all’interno di una famiglia che non sente più come sua. Sono lontani i giorni in cui Marta cresceva accanto alla madre, donna anticonformista e inquieta, dal carattere quasi selvaggio ma profondamente legato alla natura, e lontano è il ricordo delle gite fatte insieme a Lapo nei dintorni di Lupaia per vedere le opere di Piero della Francesca o del Pontormo. Avvolti da una densa foschia sono anche gli anni in cui Marta aveva esaltato la figura del padre, legandola a ideali di purezza e bellezza, che lo scontro con la realtà porterà irrimediabilmente a rinnegare, non senza uno strascico di dolorose conseguenze.

Toscana di nascita, ha trascorso molti anni fuori dall’Italia, fra cui diversi a Dar es Salaam, Seul e Guatemala City. È molto conosciuta e apprezzata in Francia, dove, nel 2010, ha vinto il Prix des lecteurs du Var con la traduzione della raccolta Nero toscano. Con Ruggine (Fazi Editore, 2016), molto apprezzato da critica e pubblico, ha vinto il Premio Lugnano 2016.

La mia vita s’è svolta nella solitudine, che m’avviluppa come una densa foschia anche quando mi trovo sul palcoscenico – sono un’attrice di teatro –, e quando sto con mia figlia.
Adesso, però, ad avere la meglio è la paura. Un senso di abbandono e di impotenza, contro cui ho sempre combattuto, mi sovrasta a causa del mio male.
«Non le resta molto da vivere», mi disse tempo fa un dottore, «ma se seguirà le mie prescrizioni, almeno eviterà di soffrire».
Quel verdetto così esplicito naturalmente mi sconvolse, ma nella sua schiettezza rafforzò la mia voglia di non darmi per vinta.



Per questo appuntamento è tutto. Alla prossima!

 

 

 

May the Force be with you!
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