Brian Panowich è stato per anni un musicista itinerante prima di fermarsi in Georgia, dove vive tuttora e lavora come pompiere. Il suo romanzo d’esordio, Bull Mountain, pubblicato da NNE nel 2017, è stato finalista nella categoria Mystery/Thriller del Los Angeles Times Book Prize 2016 accanto ad autori del calibro di Don Winslow. La saga di Bull Mountain prosegue con il secondo episodio, Come i leoni (2018) e Hard Cash Valley (2021).
Dico solo che la vita quassù non è per tutti. Queste montagne? Questa terra? Non è solo roccia e suolo. È una cosa viva, che respira. E quando ha fame? Mangia la carne tenera e non lasvia nient’altro che ossa.
Editore: NN Editore
Data di uscita: 12 luglio 2024
Pagine: 384
Prezzo: 19.00 €
Brian Panowich ci porta alle origini della saga di Bull Mountain, con un prequel appassionante in cui tornano le atmosfere e i personaggi del fortunato esordio che ha aperto la serie.
Nella contea di McFalls Gareth Burroughs — padre di Clayton, lo sceriffo protagonista di Bull Mountain — è il boss della montagna. “Nails” Mckenna, un duro dal cuore buono, è il suo tuttofare fin da quando era ragazzino. Una notte, in una steakhouse, Nails prende le difese di una donna ma la situazione gli sfugge di mano: un cadavere e innumerevoli testimoni rendono Nails e la donna due fuggitivi. Sulla strada verso un possibile rifugio a Jacksonville sono in molti a seguire le loro tracce… alla fine l’uomo sarà costretto a una scelta difficile e terribile.
Luglio, luglio è un mese che detesto: per me è ora d’invecchiare e inevitabilmente porta con sé un caldo insopportabile. Ogni anno non vedo l’ora che questo periodo passi il più velocemente possibile, quest’anno però NN Editore ha addolcito questi giorni roventi facendo tornare in libreria uno dei miei autori preferiti, Brian Panowich. Con Nient’altro che ossa Brian Panowich ci porta alle origini della saga di Bull Mountain, il nuovo romanzo è un prequel coinvolgente e appassionante grazie al quale approfondiremo il passato di alcuni personaggi che abbiamo già conosciuto. Ho amato profondamente la lettura di Nient’altro che ossa, specialmente la storia di Nails e Dallas, questi due personaggi mi hanno rubato il cuore, a oggi è il mio romanzo preferito dell’autore.
In Nient’altro che ossa ritroviamo le atmosfere oscure e pittoresche che hanno caratterizzato i precedenti libri della saga, sulla montagna si respira un’aria selvaggia e violenta, il mondo di Bull Mountain è una realta fatta di lupi, sangue e potere. Io amo la letteratura americana che ci narra di un’America crudele e feroce, un’America ostile che non guarda mai in faccia a nessuno incastonata in una natura selvatica. Nei libri di Brian Panowich le ambientazioni e la natura sono molto importanti e sentite, istantanee di un mondo che non è facile immaginare pensando a questo continente. Lo stile di scrittura dell’autore è sempre crudo, violento e suggestivo, Brian Panowich è un ottimo narratore, la sua voce incalzante e avvolgente trascina il lettore in una spirale sempre più serrata d’intrighi, ingiustizie e dinamiche familiari. La famiglia in Nient’altro che ossa, come nella dilogia principale, gioca un ruolo chiave, famiglia intesa come quell’unità nella quale nasci e non scegli ma anche quel gruppo fidato d’individui del quale ti circondi; entrambe le concezioni di famiglia sono presenti e sviluppate all’interno del romanzo.
Gareth Burroughs è il padrone indiscusso della montagna, comanda incontrastato nell’intera valle gestendo traffici criminali basati sul contrabbando di whiskey di mais, cannabis e mmetanfetamina; Gareth è la legge e assoggetta la legge. Infatti assistiamo a un episodio in cui Clayton, figlio di Gareth, e Nelson Mckenna, Nails, il protagonista principale di questo romanzo, sono coinvolti in una rissa tra coetanei che degenera, non viene chiamato lo sceriffo di McFalls bensì il signor Burroughs. Dopo questo episodio Nails diventa il tuttofare di Gareth Burroughs, un duro dal cuore buono che ha deciso di sporcarsi le mani per un senso di appartenenza e lealtà entrando quasi a far parte della famiglia pur non avendo lo stesso sangue.
Sarà sempre attraverso una rissa, degenerata in omicidio, che la vita di Nails cambierà drasticamente e improvvisamente, perdere tutto per proteggere Dallas, una donna sconosciuta, una ragazzina giovane, avventata e sola. Dopo che la situazione gli sfugge di mano, il protagonista si ritroverà in fuga con Dallas, come una sorta di moderni Bonnie e Clyde, uniti verso l’ignoto. Da una parte abbiamo Dallas che si è ancorata a Nails, come se questo sconosciuto fosse la sua salvezza, la sua aria; dall’altra abbiamo il solitario Nelson che non si spiega come si sia potuto legare così tanto profondamente a una sconosciuta.
Il viaggio di Nails e Dallas sarà breve ma molto intenso, sulla strada incontreranno tantissime insidie e pericoli, provenienti specialmente dal mondo al quale Nelson è sempre appartenuto. Nails e Dallas hanno tanti segreti tra loro, il passato di Dallas mi ha sorpresa ma ho amato come i protagonisti si sono legati, la loro storia mi è rimasta proprio a cuore, specialmente il finale, davvero autentico ed emozionante.
Nient’altro che ossa è stata una lettura meravigliosa, un viaggio all’insegna della famiglia, dell’amore, della giustizia, dell’ingiustizia, della violenza e della vita vera; non perdetevi questo libro e gli altri scritti da Brian Panowich.
Desclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di NN Editore per la copia omaggio