Old But Gold: Fermate il boia di Agatha Christie

 

Dunque voi guardate al futuro, non al passato? -A dir la verità non so se guardo in qualche direzione… cioè voglio dire che, di solito, il presente è più che abbastanza, non vi pare?

 

Editore: Libri Mondadori
Data di uscita: 2004
Pagine: 288
Prezzo: 11.50 €

Un caso veramente semplice, quello dell’omicidio della signora McGinty, un’anziana domestica rapinata e assassinata in un paesino di campagna. Nel giro di pochi giorni la polizia recupera la misera refurtiva e incrimina il presunto assassino, un nervoso giovanotto che viveva come pensionante a casa della vittima. Eppure, malgrado il processo e la condanna dell’imputato, qualcosa non quadra; e deve trattarsi di gravi questioni se, poco prima dell’esecuzione, persino il poliziotto che ha condotto le indagini si rivolge a Poirot per cercare di chiarire dei dubbi…

 

 

Paletta e scopino alla mano, è ora di tornare a rispolverare un grande classico dalla nostra libreria Old But Gold firmato dalla penna di Agatha Christie, Fermate il boia. Dopo la forte scarica di adrenalina ricevuta dalla lettura di Il pericolo senza nome, non ho saputo resistere molto tempo prima di tuffarmi di nuovo tra le pagine scritte dalla regina dei gialli. La scelta del romanzo è stata abbastanza casuale, avevo proprio voglia di immergermi in un’indagine misteriosa condotta da Poirot, adoro Poirot alla follia se non si fosse capito!

Come forse già sapete non sto seguendo un filo preciso con la lettura dei romanzi della Christie, giusto o sbagliato che sia mi sto divertendo tantissimo a lasciarmi trasportare dal caso e tuffarmi senza paracadute in balia delle misteriose pagine. Sono molto contenta del fatto di essere riuscita nei mesi finali del 2019, nonostante le difficoltà, a ritagliarmi spazi per queste piccole perle letterarie; certe volte faccio molta fatica ma la soddisfazione di scoprire un nuovo romanzo che avevo da tanto tra le mani è bellissima. Uno dei miei buoni propositi per questo 2020 è quello di concentrarmi di più sui libri dormienti che mi aspettano pazienti nella mia libreria, fisica e digitale. Al momento sono davvero presissima dai casi nati dalla penna della Christie, terminato un romanzo non vedo l’ora di riuscire ad iniziarne uno nuovo! A proposito dei gialli della Christie, un altro buon proposito per il nuovo anno che mi sono prefissata è quello di “concedere” una nuova opportunità a Miss Marple, anche se sarà difficile eclissare temporaneamente il mio amore per Poirot!

 

 

Ora è tempo di chiacchierare di Fermate il boia, un romanzo che mi ha coinvolta davvero molto ma, tra quelli letti fino ad ora con protagonista Poirot, è quello che mi è piaciuto meno. Meno non significa di certo che non mi sia piaciuto, mi raccomando! Nonostante io come investigatrice sono davvero una “sola” in questo romanzo sono arrivata ad accarezzare il piacere di individuare l’assassino; alla fine i miei sospetti si sono concentrati più su altre persone ma il personaggio incriminato non me la raccontava tanto giusta. Forse è per questo motivo che alla fine non sono rimasta così sorpresa e sconvolta dalla soluzione? Credo comunque che questo sia il motivo per cui tra tutte le indagini di Poirot che ho letto fino ad ora questa, se devo scegliere, è quella che mi ha convinta meno. Fermate il boia è tra le ultime indagini del mitico investigatore belga; approdiamo nel piccolo e apparentemente tranquillo paesino di Broadhinny, una località di provincia dove tutto pare noioso e continuativo. Un inaspettato omicidio ha sconvolto qualche tempo prima la comunità, l’anonima e non più giovanissima signora McGinty è stata brutalmente assassinata nella sua dimora. La McGinty era una donna tranquilla, un’ottima lavoratrice che serviva come domestica a ore in diverse case del vicinato, l’unico suo vizio era la curiosità. Si dice che la curiosità è femmina, in questo caso però l’assassino è maschio, precisamente lo strano affittuario della McGinty che l’avrebbe ammazzata per trenta sterline. L’uomo incriminato aveva già sul collo il fetido fiato del boia, la sua vita aveva letteralmente i giorni contati se non fosse stato per l’intervento del poliziotto che ha seguito le indagini. Prossimo alla pensione, il funzionario non voleva avere un innocente sulla coscenza perché proprio qualcosa nella soluzione del delitto non tornava…allora perché non chiamare il migliore?

La trama si sviluppa in un continuo crescendo di interrogativi e dubbi, indizi e falsi indizi vengono rilasciati magistralmente dall’autrice per confondere le idee al lettore. Poirot con il suo intuito e acuto spirito di osservazione riapre il caso, a distanza di qualche mese inizia a scavare nella vita tranquilla degli abitanti di Broadhinny, ed è sempre più convinto che dietro le sbarre sia finito un innocente, un innocente strano e bizzarro ma pur sempre innocente. Le indagini proseguiranno con il solito ritmo serrato tipico della narrazione di Agatha Christie, pagina dopo pagina sarà riportata luce sul mistero e verrà assicurato alla giustizia il vero assassino.

Al prossimo classico!

 

 

 

May the Force be with you!
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