Old but gold: L’Imbustatorie. Fogli d’autore #2 – Doppio (ABEditore)

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La parola chiave di oggi è “doppio”, proprio come il tema di questa seconda raccolta di fogli d’autore, l’imbustastorie di ABEditore. Il nostro pomeriggio diventa quindi un viaggio all’insegna dell’introspezione, una ricerca delle cause che possono e degli effetti di uno sdoppiamento.

4 buste, 4 temi, 5 racconti in ogni bustina.

Visita il sito: L’imbustastorie – Fogli d’autore

Editore: ABeditore
Collana: L’Imbustatorie
Traduzione: Federica Bruniera, Margaret Petrarca, Rosangela Amato, Antonella Castello

La nuova serie di imbustastorie comprende tutte e 4 buste tematiche, ognuna delle quali avrà al suo interno 4 o 5 storie, tutte appartenenti a scrittori celebri (ci sono Dickens, Stevenson, Kafka, Woolf, …). Anche questi racconti sono tradotti dai professionisti della “Bottega dei Traduttori”. Ogni foglio vestirà la caratteristica grafica di ABEditore, con la carta effetto “invecchiato” che conferisce al progetto la tipica peculiarità un po’ vintage.

L’altra volta vi ho presentato la prima bustina, incentrata sul tema della “magia”, mentre questa volta andiamo oltre, parliamo di una tematica che tuttora mi affascina: il  doppio.

Come vi dicevo la parola di oggi è doppio, un tema che è stato al centro di diverse discussioni, partendo dalla religione, per poi dirigersi verso la filosofia ed espandersi verso la psicologia. Ne abbiamo sentito parlare spesso soprattutto nelle serie tv o nei libri, il doppio a volte è qualcosa di spiegabile mentre altre volte è qualcosa che non può essere razionalizzato, un’incognita che non trova una spiegazione, ad esempio si può vedere il doppio come un gemello, una copia esatta di noi stessi che nell’aspetto è esattamente identica a noi, ma magari non lo è nella sua personalità.

Per quanto riguarda la religione il doppio è visto più come un dualismo, la luce e l’ombra o il bene e il male, incarnato nello scontro eterno fra Dio e il Diavolo, ma ovviamente non è solo nella religione cristiana che questo concetto ha preso piede, infatti sin dall’antico Egitto, il pensiero di doppio si attribuisce ai regni dei vivi e dei morti, strettamente legati dalle azioni compiute in vita, che è un po’ anche il filo che lega queste cinque storie, le quali si scontrano fra realtà e fenomeni anomali attorno ai quali prendono vita le varie narrazioni.

Auguste de Villiers de L’Isle-Adam, Marcel Schwob, Virginia Woolf, Thomas Bailey Aldrich e Franz Kafka sono le nostre guide in questo viaggio alla scoperta del doppio, interpretato in diversi modi, uno più agghiacciante dell’altro. In alcune accezioni il doppio viene interpretato anche come un’ombra, soprattutto in psicologia, dove può essere una sorta di compagno, un seguace o un essere immaginario che si sostituisce pian piano a quello originale. 

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Tanto da ingannare, Lo scheletro, La signora nello specchio, Sola con la sua anima e La verità intorno a Sancio Panza sono dei brevi racconti tradotti da Federica Bruniera, Margaret Petrarca, Rosangela Amato e Antonella Castello, nei quali emerge l’essenza di questo dualismo, che assume diverse forme.

Una volta è un’occhiata inquietante, un’altra uno scheletro che non regge il confronto con la sua figura in carne e ossa, molto più agghiacciante del primo. Poi invece c’è uno specchio a mostrare la verità a una giovane donna che cade a pezzi, per non parlare di una signora sola con la sua anima, circondata da nient’altro che morte e per finire il potere dell’immaginazione, forte abbastanza da creare una nuova persona, un condottiero immaginario da seguire nelle più folli imprese anche solo per dare un po’ di brio alla propria vita.

Questo è un viaggio straordinario fra le pieghe della letteratura alla scoperta di piccole perle di autori famosi che non avremmo mai immaginato di poter (ri)trovare senza l’aiuto di ABEditore. Ancora una volta l’imbustastorie si rivela essere una bottiglia che racchiude l’essenza del la follia e dell’orrore, in una piccola edizione curata nei minimi dettagli.

Il doppio è quella cosa che sembra te ma non lo è, sembra comportarsi come te ma fa l’esatto opposto di ciò che faresti tu.

“La sua mente era come la sua stanza, in cui le luci avanzavano e si ritiravano, entravano piroettando e avanzavano delicatamente, con le code in vista; poi il suo intero essere veniva pervaso, di nuovo come la stanza, da una nuvola di qualche profonda conoscenza, qualche rimorso inespresso, e poi era piena di cassetti chiusi a chiave, pieni di lettere come i suoi mobili”.

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di ABeditore per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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