Old but gold: L’Imbustatorie. Fogli d’autore #1 – Magia (ABEditore)

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Cominciamo la settimana con le imbustastorie, i fogli d’autore firmati da ABeditore: magia, doppio, sogno e incubo sono i quattro temi di queste particolari buste, ognuna contenente quattro o cinque storie di autori celebri. Oggi vediamo più da vicino la prima, incentrata sulla magia. Siete pronti a dare una sbirciata?

4 buste, 4 temi, 5 racconti in ogni bustina.

Visita il sito: L’imbustastorie – Fogli d’autore

Editore: ABeditore
Collana: L’Imbustatorie
Traduzione: Barbara Barnini, Giuseppina De Vita, Erminia Raiteri e Veronica Bernardini

La nuova serie di imbustastorie comprende tutte e 4 buste tematiche, ognuna delle quali avrà al suo interno 4 o 5 storie, tutte appartenenti a scrittori celebri (ci sono Dickens, Stevenson, Kafka, Woolf, …). Anche questi racconti sono tradotti dai professionisti della “Bottega dei Traduttori”. Ogni foglio vestirà la caratteristica grafica di ABEditore, con la carta effetto “invecchiato” che conferisce al progetto la tipica peculiarità un po’ vintage.

Il lunedì comincia con un nuovo appuntamento della rubrica “Old but Gold”, lo spazio dove mi piace parlare di racconti o romanzi intramontabili e nel caso della casa editrice ABEditore, delle loro pubblicazioni, sempre curate nei minimi dettagli, dalla grafica alla traduzione, che rispolverano veri e propri gioielli della letteratura portandoli nuovamente alla nostra attenzione. 

Le imbustastorie, questi stupendi fogli d’autore sono dei veri e propri capolavori. Appaiono come delle pagine datate, arricchite da illustrazioni favolose alle quali l’occhio non riesce a resistere e se non fosse che la casa editrice è una realtà recente potrebbero passare tranquillamente per stampe d’epoca. Il lavoro che c’è dietro ogni pubblicazione è veramente immenso, basta vederlo e toccarlo con mano per capire con quanta dedizione ABEditore stia portando avanti un progetto meraviglioso, che continua ad evolversi, stuzzicando l’appetito del lettore.

Come dicevo, le imbustastorie sono fogli d’autore dal retrogusto passato, che rispolverano racconti intriganti, tradotti dal collettivo di traduttori volontari, La bottega dei traduttori. In questa prima busta Barbara Barnini, Giuseppina De Vita, Erminia Raiteri e Veronica Bernardini  ci permettono di (ri)scoprire autori del calibro di Richard Wilhelm, Emilia Pardo Bazán, Robert Louis Stevenson Juan Manuel.

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Nella nostra cultura la magia è una tematica ampiamente diffusa da risultare comune, non per questo meno affascinante, tuttavia un tempo la sola idea che una forza del genere esistesse creava il panico, basta guardare indietro nella storia per rendersi conto che questo tema era uno di quelli scottanti del quale era anche solo proibito parlare, eppure le fiabe pullulano di figure quali maghi, streghe o fate in grado di fare l’impossibile, usando le loro abilità a fin di bene o per servire il male. Questo mi ha portata a riflettere sul vero significato del termine.

Che cos’è quindi la magia? Secondo l’enciclopedia Treccani è la pratica e la conoscenza esoterica in grado di controllare le forze della natura, ma da quello che ho potuto leggere non c’è una definizione vera e propria, solo una lunga riflessione portata avanti da studioso a studioso per cercare di trovare un senso logico a quello che a volte erroneamente veniva definito come magia.

Un esempio di ciò che può essere travisato e scambiato per magia sono molte delle superstizioni in cui crediamo ancora oggi e che Sir Edward Burnett in Primitive culture ha preso in esame non solo per definire gli stadi evolutivi della religione ma anche il senso stesso di cultura basata sulle credenze dell’uomo nella società.

Se prendiamo come esempio il numero 17 infatti tuttora esistono hotel e B&B che saltano le stanze con questo numero convinti che porti sfortuna. In realtà la brutta fama di questo numero è dovuta ad un triste “anagramma”, secoli fa quando un marinaio marinaio moriva sulla nave veniva scritto sulla sua bara la parola latina VIXI  (è vissuto) che essendo associata alla morte di una persona ha assunto un significato tragico col passare del tempo. La cattiva fama del numero 17 deriva semplicemente dall’anagramma della parola VIXI che risulta essere XVII, ovvero il numero diciassette in numeri romani.

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S.J. Tambiah, antropologo, era convinto che la vera forza della magia derivasse dal compiere o pronunciare un determinato atto, ma è a Evans-Pritchard che dobbiamo la distinzione tra stregoneria e la magia, la prima negativa e incontrollata mentre la seconda portava con sè una precisa volontà dal parte del praticante. In ogni caso su una cosa entrambi erano d’accordo, l’efficacia derivava dalla forte volontà di una persona.

E questo ci porta al contenuto della nostra prima busta in cui sono presenti quattro meravigliosi racconti, che guidano il lettore attraverso un percorso, portandolo a scoprire varie sfumature di magia: La setta del Loto Bianco di Richard Wilhelm, Lo scongiuro di Emilia Pardo Bazán, La vernice gialla di Robert Louis Stevenson e Il mago di Toledo di Juan Manuel.

Questi quattro autori infatti riescono a trattare di un argomento così vasto in maniera incisiva, raccontando la loro idea di magia da diverse angolazioni, chi con un’occhio verso la cultura asiatica, chi invece puntando all’esoterismo e chi per insegnare qualcosa a un conte, ma resta curioso il modo di approcciarsi di Robert Louis Stevenson che ne La vernice gialla regala ai lettori qualcosa di unico e inimmaginabile, un racconto straordinario che esplode in tutta la sua potenza paragrafo dopo paragrafo.

ABEditore dunque racchiude per noi l’essenza di magia in un sorprendente preparato vintage al quale è impossibile resistere, per gli appassionati delle rarità Le Imbustastorie sono ciò che serve per sopravvivere alle lunghe giornate invernali, dove una tazza di tè e un buon racconto possono fare la differenza.

I fogli d’autore non solo aiutano a riscoprire capolavori, bensì è come se ridessero loro nuova vita, in una veste grafica accattivante dove gioca un ruolo fondamentale la vista. Questo infatti è un viaggio visivo, un percorso dove poter tornare indietro nel tempo e perdersi tra la bellezza di queste pagine “perdute”.

Non mi resta che augurarvi buona lettura! Alla prossima!

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di ABeditore per la copia omaggio.

 

May the Force be with you!
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