Pensieri di china #5: Io sono Frida di Sophie Faucher (Rizzoli)

Bentornati nella nostra Stamberga, oggi vi parliamo di un libro per bambini, “Io sono Frida” di Sophie Faucher, illustrato da Cara Carmina e pubblicato in Italia da Rizzoli.

Età di lettura: da 6 anni

Acquistalo subito: Io sono Frida

Titolo originale: Frida, c’est moi
Autore: Sophie Faucher
Illustrazione: C. Carmina
Traduzione: S. Di Mella
Editore: Rizzoli

Data di uscita: 2018
Prezzo: € 16,00
Pagine: 30

Frida vive in Messico, trabocca di energia e ha occhi grandi che vedono tutto. Frida ride, piange, scopre i colori del mondo. Proprio come te.

Bentornati nella nostra Stamberga, oggi vi parliamo di un libro per bambini, “Io sono Frida” di Sophie Faucher, illustrato da Cara Carmina e pubblicato in Italia da Rizzoli.

Questo è un libro illustrato molto particolare, infatti affronta da un punto di vista esterno la vita di Frida Kahlo raccontandolo con la voce della pittrice da bambina, con lo scopo di raccontare ai più piccoli che sebbene la vita, a volte, ci riserva delle brutte sorprese se siamo abbastanza forti da sopportarne i colpi possiamo rialzarci sempre dimostrando il nostro valore.

Questo è il caso della piccola Frida, una bambina cresciuta in Messico circondata da tradizioni e usanze particolari che tengono insieme la sua famiglia, il fulcro della sua vita, composta da sua madre, suo padre e le sue sorelle.
Come ogni bambina la sua infanzia era spensierata, passava le giornate all’interno della sua casa Azul, la casa Azzurra a Coyoacàn, che nella lingua Azteca significa “padrone dei coyote”. Lì la piccola Frida giocava con le sue sorelle e aiutava sua padre a dare colore ai suoi scatti, avvicinandosi per la prima volta all’arte nella sua vita, apprendendo la bellezza della fotografia.

La sua famiglia era molto unita, le donava tutto il calore di cui aveva bisogno e allo stesso tempo le insegnava quanto fosse importante preservare le proprie origini rispettando le tradizioni e le feste che il suo popolo si tramandava da secoli.

La spensieratezza lascia spazio, però, ad un altro aspetto della vita, quello più negativo, dove c’è posto anche per le brutte esperienze, sia quelle accidentali sia quelle fatte di proposito.
È nel bullismo che Frida comincia ad assaporare l’amaro della vita, quando il suo amico Tonito le fa cadere un pezzo di legno sul piede, che la costringerà a zoppicare per il resto della vita a causa di una grave malattia che viene scoperta solo dopo questo incidente, la poliomielite.

Ma questo non è l’unico scoglio nella sua vita, l’essere storpia a causa della malattia è un pretesto per i suoi compagni di classe per riempirla di epiteti e nomignoli, facendola sentire tradita nel profondo e inadatta alla vita stessa.

Nonostante questo, però, Frida vede il lato positivo della vita, trasformando i suoi difetti in veri e propri punti di forza, facendo delle sue debolezze le sue armi più affilate, le stesse che l’hanno spinta durante la sua vita ad andare sempre avanti.

In tutto questo Frida impara anche a trovare il suo posto nel mondo e lo fa inseguendo le sue passioni, nonostante la sua condizione, non si è mai data per vinta, neanche quando ha avuto un incidente che l’ha costretta a restare a letto per molto tempo, ma al contrario ha continuato sempre e comunque a coltivare la sua arte, riversando le sue esperienze nella pittura, facendo gridare le tele al suo posto, un grido di estrema forza e orgoglio.

Questa è la storia di Frida raccontata da Sophie Faucher e illustrata da Cara Carmina, un viaggio colorato e ricco di cultura e sentimento, un modo per avvicinare i più piccoli al mondo dell’arte ma in particolare ad una figura ricca di spessore come Frida Kahlo.
Questa è una storia che potrebbe spingere qualunque bambina a ispirarsi e avere la forza di superare le difficoltà della vita imparando ad accettare il brutto e il bello assieme, come parti del tutto, e essendo consapevoli che non esisterebbe il piacere se non ci fosse il dolore a definirne la forma.

Questo è un messaggio importante, che spesso si evita di portare all’attenzione dei bambini, ma probabilmente cullarli troppo e far credere loro che nella vita non esiste il male è controproducente, una condotta di gran lunga più dolorosa del semplice affrontare il fatto che la vita riserva anche delle cose spiacevoli. In un certo senso questo libro ci prepara ad affrontare la vita sapendo che prima o poi ci saranno delle cose brutte ad aspettarci dietro l’angolo e che non si potranno evitare ma senza ombra di dubbio dentro di noi c’è la forza per poter andare avanti ed è sufficiente tirarla fuori per poter rinascere e dare valore alla vita stessa.

Anche questa volta è un libro per bambini ad insegnarci in maniera tangibile a non arrenderci mai di fronte alle difficoltà, qualunque esse siano.

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May the Force be with you!
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