Pomodori verdi fritti alla fermata del treno | Recensione di Deborah

A-cura-di-Deborah-Probabile-Firma

 

 

 

la-locandina-di-pomodori-verdi-fritti-alla-fermata-del-treno-9098

 

 

POMODORI VERDI FRITTI ALLA FERMATA DEL TRENO

 

  • Un cuore, anche se spezzato, continua a battere lo stesso. (Ninny)

 

 

Titolo originale: Fried Green Tomatoes

Anno: 1991

Durata: 130

Genere: dramatico

Regia: Jon Avnet

 

Interpreti e personaggi:

  • Kathy Bates: Evelyn Couch
  • Mary Stuart Masterson: Idgie Threadgoode
  • Mary-Louise Parker: Ruth Jamison
  • Jessica Tandy: Ninny Threadgoode
  • Gailard Sartain: Ed Couch
  • Stan Shaw: Big George
  • Cicely Tyson: Sipsey
  • Gary Basaraba: Grady Kilgore
  • Grayson Fricke: Buddy Jr.
  • Chris O’Donnell: Buddy Threadgoode
  • Ginny Parker: madre di Ruth
  • Richard Riehle: reverendo Scroggins
  • Nick Searcy: Frank Bennett
  • Lois Smith: mamma Threadgoode
  • Grace Zabriskie: Eva Bates
  • Tim Scott: Smokey Lonesome
  • Afton Smith: Leona Threadgoode

 

 

 Il segreto è nella salsa. (Sipsey)

 

 

Trama:

Evelyn Couch e suo marito Ed si recano in una casa di riposo dove alloggia la zia dell’uomo. Quando entrano nella camera della donna, questa caccia via Evelyn tirandole addosso un cestino con dei dolci. Evelyn decide di aspettare che Ed finisca la visita e prende posto nel salotto della casa di riposo: qui viene adocchiata da un’anziana ospite della struttura, Ninny, che intavola con lei una conversazione. Ninny racconta a Evelyn che vive a Whistle Stop e le chiede se c’è mai stata, per puro caso Evelyn andando verso l’ospizio era passata per quel paesino ormai abbandonato. Whistle Stop è una cittadina dove la linea ferroviaria è ormai in disuso. Ninny inizia così a raccontarle una storia avvenuta molti anni prima: la storia di amicizia di due giovani donne anticonformiste, Idgie e Ruth, che nel cuore del sud degli Stati Uniti degli anni trenta, ebbero il coraggio di ribellarsi alla prepotenza maschile e al razzismo dilagante. Ninny racconta a Evelyn del Whistle Stop Café, gestito dalle due donne, e dall’amore che lega Idgie e Ruth fino alla fine. Con questo racconto le emozioni e gli stati d’animo che affollano la vecchia signora riescono a entrare nella vita di Evelyn, che rinascerà e riscoprirà il piacere di sentirsi viva e di aggiustare ciò che nella sua vita non va come lei vorrebbe.

 

 

Recensione:

Vi è mai capitato di essere colpiti da un blocco? Un qualcosa di oscuro che vi impedisce di svolgere un’attività o un passatempo che di solito invece praticate con entusiasmo e passione. Conosco il fantomatico “Blocco del lettore” che, fortunatamente, non ho ancora sperimentato ma recentemente sono stata colpita dal “Blocco del guardatore si film/serie Tv”; non so se esista davvero una cosa del genere ma a me è successa. Ho da poco riniziato a seguire con piacere un telefilm e tenete conto che fino a poco fa guardavo anche tre puntate al giorno, seguivo tantissime serie differenti. Fino a qualche giorno fa avevo una voglia incredibile di mettermi al computer o davanti alla tv e vedere un bel film ma appena accennavo a farlo qualcosa mi rendeva svogliata e mi spingeva verso altro. Per fortuna sono riuscita a superare questa fase e sono riuscita a vedere un film meraviglioso. Stiamo ovviamente parlando di un grande classico del cinema, una colonna portante che tutti dovremmo vedere. Ho adorato tutti gli attori, hanno reso una storia davvero magica, appena finito la visione ho già voglia di riniziarlo da capo! È una pellicola che tratta tanti temi importanti e attuali, primo su tutti il razzismo. Qui siamo nell’America degli anni trenta dove ancora gli afroamericani erano trattati in modo abominevole, in particolare siamo nello Stato dell’Alabama, e insomma è risaputo che nel sud del paese era un fenomeno ancora più accentuato. Conosciamo e cresciamo insieme alle due protagoniste Idgie e Ruth, due donne inseparabili, anticonformiste e indipendenti. Ruth conosce Indgie fin da quando era una bambina, già allora la piccola era un uragano e si comportava in modo inadatto ad una signorina, anzi proprio l’opposto rispetto alle rigide regole di un tempo. Le due abitando lontane non si frequentano per un periodo, ma poi si ritrovano un’estate, l’estate che precede il matrimonio di Ruth. Ruth ha sempre mantenuto l’apparenza della brava ragazza devota alle regole, devota al marito e in generale all’etichetta; solo dopo la morte di sua madre e anni di sofferenze riuscirà a spezzare le proprie catene ed iniziare finalmente a vivere secondo la propria personalità, lontana dal marito violento. Detto questo vediamo proprio come era radicata nella cultura occidentale la figura della donna che doveva occuparsi solo dei figli, del marito, della casa e di andare in Chiesa; e come eccezioni quali Idgie venivano viste come qualcosa di sbagliato da recuperare. Quello che mi ha sorpreso è che nel film il solo che “disprezza” (tra molte virgolette) la donna indipendente sembra essere il reverendo del piccolo villaggio di Whistle Stop, gli altri sembrano trovarla normalissima anche se emerge come essa non sia adatta diciamo. Credo che non mi sono spiegata molto bene, ma è un qualcosa di difficile da descrivere a parole, è una di quelle cose che va vista. Ruth e Indgie iniziano a costruire insieme il prioprio futuro aprendo il Whistle Stop Café, la loro vita non sarà mai facile ma resteranno unite amandosi proprio fino alla fine. Non voglio entrare nei minimi dettagli della loro storie perché è da vedere, ci sono tanti colpi di scena, fatti tristi, altri per cui invece gioirete. Un’altra cosa che ho adorato è stata la storia delle due narrata da un’arzilla signora Ninny ad Evelyn. Evelyn conosce l’anziana signora perché ricoverata nella medesima casa di riposo dove era ospitata la zia del marito, zia che non ha mai potuto sopportare le visite di Evlyn che cacciata ogni volta aspettava paziente, le sue attese sono subito state allietate dall’intrigante racconto di Ninny. È stato bellissimo vedere come la storia di due donne indipendenti è riuscita a smuovere la monotonia e infelicità della stessa Evelyn, e come essa si sia affezionata in modo assoluto a Ninny. Se siete arrivati a leggere fino a qui e non avete visto ancora questo film cosa aspettate? Fiondatevi in cucina, friggete i pomodori verdi e piazzatevi davanti al Tv, è così che intendo rivederlo la prossima volta! =)

Salva

May the Force be with you!
Precedente Apparenti suicidi di Stuart MacBride | Recensione di Sandy Successivo Il curioso viaggio di Dante Alighieri | a cura di Sandy

Lascia un commento

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.